Roberto Assagioli - SCIENZE ASTRATTE

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Roberto Assagioli

ASTROLOGIA > PROFILI ESOTERICI di Personaggi illustri


PROFILO ASTROLOGICO DI ROBERTO ASSAGIOLI
di Andrea Fontana
2009


Roberto Marco Grego, primo nome completo di Assagioli, è nato a Venezia il 27 Febbraio 1888 alle h. 12 ed è deceduto nel corpo fisico (ma non nello Spirito) all'alba del 23 Agosto 1974.
Durante la sua lunga esistenza fisica in qualità di Psicologo e Psichiatra, il dottor Roberto Assagioli ha ricevuto, assistito e curato una moltitudine di persone sofferenti, le quali, tutte all'unisono, ricordano con sincera gratitudine quel piccolo ometto, ma grande Psichiatra, dotato di una profonda umiltà, pari alla sua saggezza e conoscenza.
Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, anche al di fuori della sua professione medica, ne riportano un ricordo meraviglioso, di un “amorevole padre” o "leale amico e fratello" che solo con la sua presenza, e senza nemmeno parlare, faceva stare bene o guarire gli "altri".


Assagioli circondato dai suoi allievi in una foto degli ultimi anni.



Il "profeta dalla saggezza sorridente", come egli fu definito in vita, ha donato al mondo la PSICOSINTESI, un insieme integrale di metodi che include tutti gli strati della vita umana, fino alla realizzazione del Sè superiore.

Il libro "ROBERTO ASSAGIOLI" - Edizioni Mediterranee - firmato da Paola Giovetti, è un insieme di testimonianze e scritti di persone che hanno conosciuto bene il nostro geniale connazionale, il quale è ancora oggi poco noto in Italia, ma che invece è molto famoso ed apprezzato nel resto del mondo, dove sono stati aperti Istituti, Università e Accademie ispirate ai suoi geniali fondamenti.
Forse il dottor Assagioli ebbe il torto di nascere in una Patria da sempre ingrata e avversa ai grandi geni a cui ha dato i natali. Sta di fatto che ancora oggi in quasi tutti i moderni libri ed Enciclopedie di Psicologia non appare il suo nome fra la caterva di personalità che hanno attraversato le tante strade della Psicologia moderna. E chi ne parla o ne ha parlato in passato, generalmente ne ha travisato i valori.
Una di queste persone, sia pur molto intelligente e umanitaria, che non ha compreso il genio di Assagioli è stata quella del noto astrologo-scrittore Dane Rudhyar (1895-1985), che nella sua lunga vita ha pubblicato molti articoli e libri, soprattutto di carattere astrologico.
Nel 1992 la Casa Editrice Astrolabio ha tradotto e pubblicato “L’Astrologia e la Psiche moderna”, pubblicato nel 1976 da Rudhyar. In questo libro egli ha cercato di fare un’analisi astrologica dei principali protagonisti della Psicologia mondiale, pubblicando le loro “carte natali”, fra le quali ha incluso quella di Assagioli, che narra di avere ben conosciuto e addirittura ha vissuto con lui a Firenze nel 1936, ed in anni successivi lo aveva visto molto spesso anche a Roma. Rudhyar ha descritto dettagliatamente il Tema natale di Assagioli, speculando su svariati metodi astrologici ortodossi, senza toccare mai gli aspetti esoterici.
Dane Rudhyar era un vivacissimo intellettuale, del cui pensiero filosofico sono rimasti affascinati moltissimi studiosi, ma non era un Discepolo della Gerarchia Spirituale, benchè fosse nello stadio di discepolo in prova. Analizzare il suo tema di nascita astrologico, che egli divulgava spesso nei suoi libri, servirebbe a poco, se non a confermare l’argomento che egli trattava spesso: l’olismo della personalità, in cui era ancora accentrato e non poteva riconoscere chi era più evoluto di lui. Nessuna colpa, ovviamente; solo una constatazione. Anche a questo dovrebbe servire l’Astrologia di vari livelli, constatare, non giudicare.

Il dottor Assagioli scelse lo pseudonimo "Considerator" per firmare i suoi intensi scritti di carattere esoterico, pubblicati su riviste e giornali di questo settore, perchè egli volle sempre mantenere il riserbo sui contatti che aveva con Alice Bailey e soprattutto con il Maestro Tibetano D.K., di cui era con-Discepolo, ma il suo diretto Maestro era il Mahatma Koot Humi, del Secondo Raggio.
Tuttavia Assagioli non volle mai mischiare la sua Professione Scientifica di psichiatra con le Conoscenze Esoteriche, sebbene in realtà sono collegate e talvolta coincidono.

Roberto Marco Grego rimase orfano di padre a soli due anni, nel 1890 e fu adottato dal dottor Alessandro Emanuele Assagioli. Visse nella città lagunare di Venezia fino al 1904, anno in cui conseguì la maturità al liceo Foscarini. Si dimostrò subito dotato di capacità di apprendimento straordinarie e imparò contemporaneamente, oltre all'italiano, l'inglese e il francese e, in seguito, anche il tedesco.

    
Il giovane Assagioli a 17 anni, Giovanni Papini e Giovanni Vailati nella Redazione del "Leonardo" nel 1905

Trasferitosi a Firenze con la famiglia, Roberto Assagioli s'iscrisse alla sezione di Medicina e Chirurgia del locale Istituto di Studi Superiori, all'epoca una delle Università più qualificate del Regno d'Italia. Però la scelta di uno studio di tipo scientifico non limitò i suoi interessi culturali, che furono e restarono vastissimi: letterari, filosofici, spirituali, tutti ad orientamento transculturale. A soli quindici anni cominciò a pubblicare scritti: del 1903 sono due articoli apparsi sul "Giornale di Venezia". Dal 1906 al 1908 fu bibliotecario della Sezione Psicologica, inserita nell'insegnamento di Filosofia Teoretica dell'Università di Firenze. Negli stessi anni collaborò alla redazione della rivista "Leonardo", con il celebre scrittore e intellettuale italiano Giovanni Papini, con cui strinse amicizia e insieme al quale coltivò un forte interesse per l'Occultismo e lo Spiritismo. Fu in relazione con T. Flournoy, con E. Claparede - che pubblicò suoi articoli sulla rivista "Archives de Psychologie" - e conobbe a Firenze nel celebre caffè "Giubbe Rosse" Giuseppe Prezzolini e Arturo Reghini.

   

Nel 1907 presentò alcuni di quelli che saranno aspetti fondamentali della Psicosintesi e, due anni dopo, in un articolo intitolato "Per una moderna Psicagogia" ne delineò tutta la traccia anche se sarebbe passato ancora qualche anno prima che la Psicosintesi prendesse tale nome. Sempre in quegli anni frequentò in Svizzera l'Ospedale Psichiatrico Burghölzli, una celebre clinica psichiatrica di Zurigo, dove conobbe Jung e col quale restò in amichevole rapporto per tutta la vita. I due studiosi, tra l'altro, erano uniti da un comune interesse per le Culture orientali, i fenomeni paranormali, l'Alchimia e l'Astrologia. In Svizzera cominciò a occuparsi della Psicoanalisi freudiana, che suscitava grande interesse ma anche tante polemiche.
Si laureò il 1° luglio del 1910 in Medicina, a Firenze, con una tesi sulla Psicoanalisi preparata al Burghölzli di Zurigo. Poi si dedicò alla Psicologia e alla pratica della Psicoterapia, nel cui ambito sviluppò il proprio metodo: la Psicosintesi.



Tema di nascita di Roberto Assagioli


PROFILO ESOTERICO ED ASTROLOGICO


Stadio evolutivo e Raggi:
Discepolo Iniziato al 100% che ha superato la Prova della Terza Iniziazione
Monade: Secondo (Maestro Koot Humi)
Anima: II
Personalità: 4
Corpo Mentale: 1
Corpo Emotivo: 2
Corpo Fisico: 7



Nel tema di nascita di Assagioli si nota subito la grande Croce Mobile, definita dall'Astrologia Classica grande Quadrato, composto da 4 Quadrature fra i pianeti, di cui il Pleniluino dei Pesci coincide con IC - MC.
Da notare che la Terra (invisibile nell'astrografico ma sempre esattamente opposta al Sole) è strettamente congiunta alla Luna, ma non è presente alcun tipo di Eclisse, nè totale, nè parziale, che rivela il libero afflusso di Energie fra l'Anima della Terra, che è di II Raggio, con l'Anima del Sole, velata da Nettuno, e con la Monade, velata da Urano. Invece era presente un'Eclisse parziale Solare nel novilunio precedente alla sua nascita, che indica i tentativi attuati dalle Forze dell'Oscurità per bloccare l'opera evolutiva di Assagioli per mezzo della Loggia Nera planetaria, avvenuti nei momenti più difficili della sua lunga vita.

Per l'Astrologia dell'Anima la grande Croce è una chiara indicazione di un'Anima molto antica e tanto evoluta da avere superato in vite precedenti il livello di Aspirante e di essere arrivato "ai piedi del Maestro". La Croce Mobile presente alla nascita indica, per i Discepoli sul Sentiero, di avere superato in una vita precedente il livello iniziatico del Battesimo, la cosiddetta Seconda Iniziazione, e di dover affrontare in questa vita la grande Prova della Trasfigurazione, la Terza Iniziazione. Infatti Assagioli ha superato la grande Prova della Terza Iniziazione, come anche Alice Bailey, grande livello evolutivo a cui pochi sono giunti, poichè tanti hanno fallito, come ad esempio Jiddu Krishnamurti e Rudolf Steiner, benchè anche loro fossero molto evoluti e Discepoli di Maestri di Saggezza, ma che sono rimasti illusi dal loro ego inferiore.

Lo psicologo e antropologo americano Peter De Coppens ha raccontato in un'intervista le sue esperienze con Assagioli e ricorda il racconto dell'esperienza che Assagioli ebbe a undici anni e mezzo: guardando il sole al tramonto ebbe l'intuizione della struttura della Psiche e del mistero del Sè. Tutte le idee di base le ebbe allora, in venti minuti appena. Assagioli gli disse: "Quel giorno ricevetti lo scheletro della Psicosintesi, poi per tutta la vita ho messo la carne intorno a quello scheletro". A undici anni Assagioli aveva già visto il suo Sè personale e transpersonale.

La grande Anima che noi conosciamo col nome di Roberto Assagioli non fu scelta a caso dal Maestro Tibetano D.K., insieme ad altri 49 Discepoli disseminati nel mondo per formare un Gruppo di Servizio all'Umanità, noto come il "Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo", di cui sono riportate le lettere dettate dal Maestro D.K. ad Alice Bailey e pubblicate nei due volumi: "Il Discepolato nella nuova Era".
In queste lettere il Maestro rivelò anche la costituzione dei Raggi di Assagioli, di cui usava come pseudonimo tre lettere, F.C.D., che consistono nelle iniziali di una frase usata dal Tibetano ad Assagioli per guidarlo nella sua evoluzione spirituale, in inglese: "Freedom from ties, Chelaship, Detachment" che significa: "Libertà dagli atttaccamenti (emozionali), Avanzare nello studio (esoterico), Distacco (impersonalità)".

Ecco cosa scrisse il Maestro D.K. ad Assagioli, pubblicato a pag. 152 nel primo volume de: "Il Discepolato nella Nuova Era":
Luglio 1937
"Mio antico fratello,
a proposito dei raggi che controllano e determinano la tua vita ti rammento che hai mente di primo raggio, e ciò ti conferisce indubbio potere mentale. Lo sentono nettamente tutti coloro che vengono in contatto con te. Poiché sei in definito rapporto con l’anima (che a sua volta è sotto l’influenza del secondo raggio) hai una combinazione di forze certamente utile a te e ad altri. Il tuo corpo mentale è dunque governato dal primo raggio.
Il corpo astrale è un aggregato d’energie di secondo raggio, donde l’amore che spandi ovunque. Bada però, che quando anima e corpo astrale sono entrambi dello stesso raggio, si presenta sempre un serio problema di equilibrio. In tali casi nel complesso delle qualità ci sarà una tendenza alla carenza di equilibrio e — come ben sai — tu sei sempre alle prese con questa situazione.
Il corpo fisico è di settimo raggio, ma talmente controllato dalla personalità di quarto raggio che — in senso assai peculiare — ha poca vita di suo. È notevolmente negativo, e anche questo è un serio problema. I tuoi raggi, perciò, sono:
1. Raggio dell’anima o egoico — secondo, dell’Amore-Saggezza.
2. Raggio della personalità — quarto, dell’Armonia tramite Conflitto.
3. Raggio della mente — primo, del Potere o Volontà.
4. Raggio del corpo astrale — secondo, dell’Amore-Saggezza.
5. Raggio del corpo fisico — settimo, dell’Ordine Cerimoniale o Magico.
Credo che queste notizie ti recheranno molta illuminazione, consentendoti un reale progresso."
".... NOTA: In condizioni molto difficili, questo discepolo procede con saldezza, lavorando con K.H. e servendo nel gruppo del Tibetano."

L'evoluzione del discepolato di Assagioli è raccontata da pag. 138 a 156 (edizione inglese) nel primo volume de "Il Discepolato nella Nuova Era", e da pag. 459 a 473 nel secondo volume. Queste pagine contengono le lettere dettate dal Maestro Tibetano per F.C.D. (Assagioli). Le lettere seguono il discepolato di Assagioli per un periodo di quindici anni, dal 1933 al 1948, quando egli aveva da 44 a 60 anni.

Tra il 1940 e il 1943, la vita di Assagioli è stata seriamente perturbata dalla guerra politica in Italia e in Europa. Secondo la testimonianza di Dane Rudhyar ci sono stati almeno due particolari momenti durante i quali la vita di Assagioli e la sua libertà sono stati gravemente minacciati. In un primo tempo Assagioli è stato sequestrato e tenuto in isolamento in carcere per circa un mese dal governo fascista italiano nel 1940. Nel secondo periodo Assagioli è stato nuovamente perseguitato dai nazi-fascisti nel 1943, durante i quali Assagioli è riuscito a mettersi al sicuro rifugiandosi in una regione di montagna. Rudhyar descrive il periodo del 1943 dicendo che i nazi-fascisti arrivarono subito dopo che lui era fuggito via e che saccheggiarono e distrussero la casa di campagna della sua famiglia nei pressi di Firenze. Queste persecuzioni rivelano chiaramente che le Forze del Male planetario, sfruttando l'Asse nazi-fascista, avevano tutte le intenzioni di annientare Assagioli prima che potesse portare al mondo la forma spiritualizzata della Psicologia. Possiamo essere sicuri di questo perché il Maestro Tibetano ha rivelato che il Male planetario ha sfruttato i Paesi dell'Asse nazista durante la Seconda Guerra Mondiale per bloccare l'evoluzione dell'Umanità.

Un Discepolo Iniziato di un Maestro di Saggezza è arrivato a un punto evolutivo molto prossimo alla fine della Legge della Rinascita, e si prepara alle successive vite per passare dal Quarto Regno, l'Umano, al Quinto Regno, lo Spirituale.
Roberto Assagioli ha messo in pratica magnificamente il compito che i Maestri richiedono ai propri Discepoli con la presentazione di un "Progetto" da loro ideato; per Assagioli è stato la Psicosintesi, sebbene poco compresa perfino da tanti allievi dello stesso Assagioli.
Il dottor Sergio Bartoli, deceduto nel 2008, è stato uno dei suoi allievi prediletti, che ha continuato anche dopo il decesso di Assagioli a divulgare la Psicosintesi. In un'intervista Bartoli aveva dichiarato che all'inizio egli stesso era uno di quegli studenti ottusi ai quali Assagioli aveva suggerito di leggere i libri di Psicologia Esoterica di Alice Bailey, che egli lesse, ma che trovò assurdi e li abbandonò, per poi riprenderli qualche anno dopo.

Chi ha conosciuto Roberto Assagioli lo descrive come una figura eccezionale, una persona spiritualmente molto evoluta, dotata di semplicità e volontà, di saggezza e infinito rispetto dell'essere, a tutti i livelli, di senso dell'umorismo e disponibilità a parlare di tutto senza far pesare la sua cultura, di eccezionale equilibrio e di quella profonda bontà che lo portava a non giudicare mai. Gioia e serenità sono le qualità che più di ogni altra vengono attribuite ad Assagioli dalle persone che lo hanno frequentato a lungo.
La sua lunga vita non fu facile e priva di dolore, anche se il suo modo di affrontare la sofferenza è testimonianza concreta del suo insegnamento: il raggiungimento di quella disidentificazione che porta ad elevarsi al di sopra delle emozioni.

Due furono i momenti particolarmente duri nella sua vita: la persecuzione e l'imprigionamento come ebreo e pacifista e la morte del figlio Ilario quando aveva solo 28 anni.
Dal mese di carcere scaturì il breve scritto "Libertà in prigione", di cui si riporta il seguente brano:
"Mi resi conto che ero libero di assumere un atteggiamento o un altro nei confronti della situazione, di darle un valore o un altro, di utilizzarla o meno in un senso o nell'altro. Potevo ribellarmi, oppure sottomettermi passivamente, vegetando; oppure potevo indulgere nel piacere dell'autocommiserazione e assumere il ruolo di martire oppure, potevo prendere la situazione in maniera sportiva e con senso dell'humor, considerandola come una nuova e interessante esperienza. Potevo farne un periodo di cura, di riposo, o di pensiero intenso su questioni personali, riflettendo sulla mia vita passata o su problemi scientifici e filosofici; oppure potevo approfittare della situazione per sottopormi a un training delle facoltà psicologiche e fare esperimenti psicologici su me stesso; o, infine, come un ritiro spirituale. Compresi che dipendeva solo da me capire che ero libero di scegliere una o più di queste attività o atteggiamenti; che questa scelta avrebbe avuto effetti precisi e inevitabili, che potevo prevedere e dei quali ero pienamente responsabile. Nella mia mente non c'era dubbio alcuno circa questa libertà essenziale...".
In queste parole è racchiuso uno degli esercizi fondamentali della Psicosintesi: la ‘Disidentificazione’, alla quale si perviene per mezzo della tecnica del ‘Distacco’ e conduce al ‘Dominio’ (di sé stessi): “Esso si basa su un principio fondamentale della vita psichica che si può così formulare: noi siamo dominati da tutto quello con cui il nostro io si identifica; noi possiamo dominare, dirigere e utilizzare tutto quello da cui ci disidentifichiamo.”  Da: “Principi e metodi della Psicosintesi terapeutica” pag. 28.- 1973 - Casa Editrice Astrolabio.
La "disidentificazione" conduce alla "auto-identificazione", volontà ed accettazione:"La Disidentificazione è uno stato di coscienza, il discernimento fra l'io (ego) e il non-io (Sè) che si ottiene nella coscienza con il continuo obiettivare i successivi e transitori contenuti delle coscienza stessa. Questo porta alla fase di autoidentificazione." Da: "Comprendere la Psicosintesi" pag. 48 - Casa Editrice Astrolabio.
In questo principio sta il segreto della nostra schiavitù e della nostra libertà. Si tratta di un percorso che parte dalla molteplicità fino a giungere all'unità, durante il quale si avvicendano, alla guida della personalità, dapprima strutture parziali denominate subpersonalità, poi l'io personale (che mette in azione la volontà personale: forte, saggia e buona), infine il Sé e la Volontà transpersonale.

La Psicosintesi è stata la prima Psicologia occidentale ad affermare ed includere la realtà dello Spirito.
Importante è il contributo di Assagioli, in campo psicopatologico e psichiatrico, sui disturbi psichici causati dalla "realizzazione del Sé". Assagioli ha messo a punto più di quaranta tecniche ed esercizi volti a favorire la 'Psicosintesi personale' e la 'Psicosintesi transpersonale'.
Per la 'Psicosintesi personale' si può ricordare: l'autobiografia e il diario, il rispondere a determinati questionari, l'inventario della propria personalità, l'accettazione, la biblioterapia, la catarsi, l'analisi critica, la disidentificazione, la musicoterapia, la cromoterapia; l'attivazione e l'uso della volontà, la tecnica della semantica (il potere nascosto e antico delle parole), il modello ideale, la trasformazione delle energie (soprattutto di quelle aggressive e sessuali).
Per la 'Psicosintesi transpersonale' Assagioli ha proposto: le tecniche meditative (in particolare la meditazione riflessiva, quella recettiva e quella creativa), lo sviluppo dell'intuizione, l'esercizio basato sulla Divina Commedia di Dante, l'esercizio sulla leggenda del Graal, l'esercizio della montagna, quello dello sbocciare di una rosa ed altre varie tecniche di utilizzazione dei simboli.

La Psicosintesi è un metodo che nasce per le persone sane e che guarda al Futuro, al contrario della Psicoanalisi che serve per le persone malate e affonda nel Passato, tuttavia la Psicosintesi s'interessa anche delle persone "malate", poiché Assagioli sosteneva che in ognuno di noi coesistono una parte sana ed una malata. Pertanto, la terapia psicosintetica deve aiutare l'individuo a sviluppare la prima, guarendo così la seconda, in base al presupposto che molte persone soffrono e si ammalano soprattutto perché non riescono a realizzare le proprie aspirazioni. Assagioli definiva la sua disciplina: "un metodo di auto-formazione e realizzazione psico-spirituale per tutti coloro che non vogliono accettare di restare schiavi dei loro fantasmi interiori e degli influssi esterni, di subire passivamente il gioco delle forze psicologiche che si svolge in loro, ma vogliono diventare padroni del proprio regno interiore... Un metodo di cura per le malattie e i disturbi psicologici e psicosomatici particolarmente efficace quando la causa profonda di quei mali sta in una lotta particolarmente aspra tra le forze psichiche coscienti e inconsce, oppure in una di quelle crisi complesse e tormentose che spesso precedono il risveglio o un altro passo importante nello sviluppo spirituale". Insomma, la psicoterapia messa a punto da Assagioli mira a sollecitare la parte attiva, creativa della personalità, per rimuovere quei blocchi che si creano quando un individuo non riesce ad esprimersi, a realizzare le proprie potenzialità creative. Tra le tecniche utilizzate a questo scopo figurano l'ascolto della musica, il disegno, il diario psicologico personale (consistente nel riportare su carta, ogni giorno, i propri pensieri e le proprie esperienze), nonché degli ottimi esercizi di rilassamento (o meditazione) e di visualizzazione.

Il dottor Roberto Assagioli in gioventù era in stretto contatto epistolare con Frued e soprattutto con Jung, ma ben presto prese garbatamente le distanze dalla Psicoanalisi perchè aveva messo a punto un suo particolare indirizzo psicologico, che sintetizzò nella sua tesi di Laurea nel 1909, che successivamente denominò Psicosintesi, adottando un termine ipotizzato proprio dallo stesso Jung in una lettera scritta il 2 Aprile 1909 a Freud, in cui scrisse: "Se esiste una psicoanalisi dev'esserci anche una 'psicosintesi' che costruisce un futuro secondo le stesse leggi".


Foto del 1909 = a sedere: Sigmund Freud, G. Stanley Hall, Carl Gustav Jung ; in piedi: A. A. Brill, E. Jones, S. Ferenczi


Assagioli fu il primo in Italia a occuparsi seriamente di Psicoanalisi, e fu un merito non piccolo, dato che inizialmente la Psicoanalisi fu molto osteggiata. Egli fu tra i primi divulgatori scientifici del pensiero di Freud in Italia (Le idee di Freud sulla sessualità, "La Voce", 1910), tuttavia Assagioli si discostò ben presto da Freud, perché riteneva che desse troppa importanza al lato più basso ed istintivo della sessualità umana, e soprattutto alle sue aberrazioni. A queste ultime egli contrapponeva le "manifestazioni superiori dell'amore", e invece della celebre "rimozione" freudiana (cioè la tendenza a mantenere fuori dalla coscienza pensieri, immagini o ricordi condannati dal Super-Io, ossia la parte della nostra psiche in cui si attua la censura esercitata dalla coscienza morale), preferiva sottolineare il processo di "sublimazione", che permette di trasformare le "cieche forze istintive in elevate energie emozionali e spirituali".
Proprio attraverso la sublimazione, Assagioli propugnava il risveglio interiore dell'Uomo. E infatti nel 1910 a Firenze, durante il primo Convegno Italiano sulla Questione Sessuale, suscitò lo stupore dei presenti parlando di superamento dei vincoli materiali "per esplorare le vette più luminose della propria anima e studiare i più alti misteri della vita umana".


 
          
Assagioli nel 1910; la copertina della rivista "PSICHE"; Assagioli soldato nel 1917


Il giovane Assagioli sentiva ormai la necessità di crearsi un cammino di ricerca personale e nel 1912 fondò, insieme a un gruppo di studiosi fiorentini gravitanti attorno a Francesco De Sarlo, la rivista "Psiche" di cui fu il redattore capo e l'animatore; il secondo numero (marzo-aprile 1912) venne interamente dedicato alla Psicoanalisi. Attraverso le pagine di questa rivista si attuò il passaggio dalla Psicanalisi alla Psicosintesi.
A differenza di Freud e dei suoi seguaci più ortodossi, Assagioli riteneva che nella psiche umana non albergassero soltanto conflitti e complessi, ma anche potenzialità sane e creative. Su questo si basava la sua "Psicologia della Salute", che anticipò molti temi caratteristici della Psicologia transpersonale. Infatti, essa si occupava anche di stati di coscienza che vanno al di là di una percezione limitata dell'io, come, per esempio, le esperienze di tipo spirituale, religioso, intuitivo, estatico, così importanti per l'evoluzione umana. Ecco l'importanza dello studio approfondito delle religioni e delle filosofie orientali, nonché l'apertura alla dimensione spirituale. Tutti questi elementi confluiscono nella Psicosintesi; il termine "sintesi", naturalmente, è inteso, in senso alchemico, come trasformazione, armonizzazione, sublimazione a livello individuale e collettivo, ma anche, a livello culturale, come fusione di Oriente e Occidente.
Sempre a Firenze, nel 1913, fondò il "Circolo di Studi Psicologici".

       
        
    Assagioli nel 1946 ed un suo scritto sintetico sulla Psicosintesi                           Una foto da anziano


Nel 1926 pubblicò l'opuscolo "Psychosynthesis - A new method of healing" e fondò a Roma, dove si era trasferito, l'Istituto di Cultura Psichica, che nel 1933 prese il nome attuale di "Istituto di Psicosintesi", ma che nello stesso anno dovette chiudere i battenti, poiché Assagioli, essendo ebreo ed avendo molti contatti con la comunità scientifica internazionale, non era ben visto dal regime fascista. Lo riaprì a Firenze dopo la fine della seconda guerra mondiale, e fu eretto ad Ente Morale dello Stato il 1° agosto 1964 e diretto dallo stesso Assagioli fino al suo decesso nel 1974.


       
Assagioli sulla nave con la nipote Donatella Ciapetti in viaggio verso gli Stati Uniti


Sua nipote, Donatella Ciapetti, ha testimoniato che in certi casi lo zio faceva l'Oroscopo dei suoi pazienti e sapeva unire magistralmente la Psicologia all'Esoterismo e alla Spiritualità, e diceva che prima o poi l'Astrologia e l'Alchimia saranno integrate nella Psicologia per arricchirla e completarla.
La signora Ida Palombi raccontò che negli ultimi anni della sua lunga vita Assagioli si ammalò gravemente, e che gli si era presentato al capezzale un Maestro che gli aveva proposto una "proroga" se avesse scritto i libri della Psicosintesi. Roberto guarì, e poi mantenne la parola data.

Esaminando i Raggi di Assagioli, rivelati dal Maestro Tibetano, sembra strano trovare una Personalità di 4° Raggio, che non ha apparentemente niente a che fare con la Psichiatria e la Psicologia, ma occorre tenere presente che nei livelli più evoluti della Personalità le qualità del Raggio si sono molto raffinate: il Quarto Raggio affluisce da Mercurio, che
"esprime l'aspetto duplice della mente e svolge una funzione mediatrice fra la mente astratta e la mente concreta, mediatrice all'interno della personalità; nel secondo aspetto, reca messaggi fra Anima e cervello e stabilisce giusti rapporti fra ego inferiore e Sé superiore; nella vita spirituale è dunque la mente illuminata, che connette Anima e Personalità. Un terzo aspetto di Mercurio comincia ad agire quando gli altri due sono ormai perfettamente sviluppati e in questo caso Mercurio è la Mente astratta, avulsa da ogni contatto con la materia, che pone in rapporto Anima e Spirito e rivela all'Anima la Triade Spirituale, cioè Volontà, Amore e Mente spirituale" (dal "Trattato dei Sette Raggi").         
                                                                                                                                             
Il Quarto Raggio "Armonia tramite conflitto. Unità e Bellezza" è situato in mezzo fra il Quinto Raggio, "Conoscenza concreta o Scienza" della mente concreta analitica, e il Terzo Raggio, "Attività intelligente" della mente astratta. Nei casi più evoluti il Quarto Raggio rappresenta la Mediazione spirituale e infine l'Unità con i Raggi superiori (Terzo, Secondo e Primo) e i Raggi inferiori (Quinto, Sesto e Settimo), e più direttamente fra il Quinto e il Terzo Raggio: infatti Assagioli è stato il mediatore fra la Psicologia analitica (Quinto Raggio) e la Psicologia Spirituale (Terzo Raggio), ed ha contribuito all'evoluzione dell'Umanità in modo eccezionale con la creazione della "Psicosintesi", con cui ha dimostrato, scientificamente e sistematicamente tramite la Meditazione, l'esistenza del Sè superiore.

In uno dei suoi libri, scritti con lo pseudonimo di "Considerator" dal titolo: "SINTESI DEI SETTE RAGGI" ha scritto:
"Venendo al modo particolare col quale possono meglio servire l’umanità coloro che appartengono individualmente, ossia come Anima o come Personalità, al Quarto Raggio, troviamo nel Trattato sui Sette Raggi vol. II° pag. 143 l’interessante indicazione che segue :
“Il compito principale degli aspiranti che appartengono al Quarto Raggio, è quello di armonizzare le nuove idee con le antiche, in modo che non vi sia tra esse contrasto pericoloso. Essi possono creare un “giusto punto di mezzo” ed adattare il nuovo ed il vecchio in modo di facilitare l’attuazione del Piano da svolgersi. Lavorano per costruire un ponte di passaggio, poiché essi sono i veri intuitivi, e sanno praticare l’arte della sintesi. Così possono decisamente aiutare l’umanità, presentare ad essa il modello ideale, proiettato dalla Mente Divina.”
È una alta e nobile funzione di cui vi è ora urgente bisogno. Noi Italiani, che siamo particolarmente recettivi all’influsso del Quarto Raggio, come dimostra la nostra costante tradizione di Arte, di bellezza, di armonia, possiamo assolverla più e meglio di altri popoli, conciliando tradizione e rinnovamento, per il bene della Nazione e di tutta l’Umanità."

Assagioli considerava la Bellezza un'esperienza fondamentale, sebbene di solito in Psicologia si parla poco di bellezza, ma per lui era un tema centrale e parlava di una vera e propria Via della Bellezza, che porta alla realizzazione di sé e che ha come suo ingrediente di base il senso di rivelazione e di pienezza che il bello ci può offrire. Infatti nella Psicosintesi la Bellezza in ogni sua forma è considerata degna di attenzione, perché è formativa. Assagioli quando incontrava un paziente nella psicoterapia voleva sapere quali erano i suoi film preferiti, i quadri, i libri e le musiche, perchè la Bellezza ci guarisce, ci cambia e ci educa.


             



Nel suo Tema di nascita vediamo infatti la presenza di Chirone congiunto all'Ascendente, sebbene già in dodicesima Casa. Quando Assagioli è nato Chirone non era stato ancora scoperto, come nemmeno Plutone, ma sappiamo che tutti i corpi celesti del nostro Sistema solare, compresi gli asteroidi o le comete, come Chirone, indicano caratteristiche e potenzialità latenti nel Corpo causale e negli atomi permanenti degli esseri umani, che esistono anche prima della loro scoperta da parte degli astronomi e di cui occorre tenere conto, perchè forniscono dettagli utili e talvolta importanti, non importa se sono stati scoperti anche molti anni dopo la morte dell'individuo da analizzare, come è il caso di Assagioli.
Si attribuisce a Chirone l'appartenenza al Quarto Raggio, e quindi trova ulteriore conferma la rivelazione del Maestro Tibetano sul Raggio della Personalità di Assagioli, poichè ho riscontrato che il corpo celeste che è congiunto all'Ascendente nel Tema di nascita indica spesse volte il Raggio della Personalità.
Chirone è uno dei personaggi più significativi della Mitologia greca, che possedeva notevoli virtù legate alla medicina e alle medicazioni. Egli era il più sapiente e il più evoluto tra tutti i centauri ed era un semidio, essendo figlio di Crono e di Filiria; la sua vita e le sue gesta si intrecciano con quelle di altri noti personaggi dei miti classici: Apollo, Asclepio, Achille, Eracle. Apollo affidò suo figlio Asclepio a Chirone, fiducioso della sua vasta conoscenza dell’arte medica, ed Asclepio, grazie agli insegnamenti del suo maestro, diventò il dio della Medicina, acquisendo uno straordinario potere terapeutico.
Il mito di Chirone si accentra su un evento incidentale: un giorno Eracle, mentre lottava con un gruppo di altri centauri, colpì per errore Chirone in un ginocchio, che pure gli era amico. Eracle stesso tentò di curare la ferita, che però non riusciva a risanarsi in alcun modo. Questo mito configura quindi una situazione paradossale: un essere immortale, perché semidio e grande esperto e maestro di medicina, ha ricevuto una ferita inguaribile. Tale contrasto in Psicologia delinea l’immagine simbolica “del guaritore ferito”, cioè di un essere di natura sovrannaturale che soffre come ogni uomo mortale; immagini simili esistono in ogni tradizione religiosa, dal Cristianesimo, all’Induismo e possono ben rappresentare un concetto basilare di grande importanza per la pratica della Medicina e per la comprensione degli aspetti profondi della relazione medico-paziente. Infatti soltanto il medico che considera la malattia come qualcosa che lo riguarda da vicino, come esperienza diretta o indiretta e come possibilità sempre presente, può accedere ad una reale comprensione dei problemi dei suoi pazienti; diversamente, i medici che sono ancorati nella loro cultura tecnologica, effettuano una scissione tra le componenti interiori del guaritore e del ferito, e perdono la capacità di sintonia e reale comprensione umana delle difficoltà dei loro pazienti. Solo i medici che non si allontanano dalla dimensione interna delle proprie ferite (fisiche, psichiche o esistenziali) e che quindi sono consapevoli dei loro limiti, possono acquisire un potere terapeutico e una capacità di interagire in modo umano e sensibile con i pazienti; rinunciando all’onnipotenza, e proprio a partire dalla propria vulnerabilità umana, il medico può quindi acquisire il senso dinamico della propria potenza, evitando lo scacco dell’impotenza e della frustrazione allorquando i propri sforzi terapeutici non sono in grado di sconfiggere il male.
Assagioli è stato un saggio medico ed anche un grande insegnante di Medicina e Psicologia, in cui ha formato diversi allievi nell'arte della guarigione, proprio come il mito di Chirone. Non è un caso che Assagioli abbia sempre sofferto di sinovite cronica al ginocchio, che è una malattia che ricorda molto da vicino la ferita inguaribile al ginocchio di Chirone e che ci fa comprendere quanto siano precisi i simboli astrologici.

Ma soprattutto nel tema di nascita di Assagioli è importantissima Venere, perchè nei discepoli simboleggia la Mente astratta e l’intuizione. Mentre Mercurio simboleggia nel suo aspetto più elevato il passaggio e il collegamento fra la mente concreta e la mente astratta, Venere, sempre nel suo aspetto più elevato, indica dove e come si può sviluppare nella nostra vita la Mente astratta collegata al Piano Causale, il Regno in cui vive l’Anima, il Sè superiore.
Gli influssi più elevati di Venere sono percepiti solo da chi si trova sul Sentiero Spirituale, invece per la maggior parte dell’umanità valgono i valori inferiori.
Douglas Baker ha precisato che nel tema natale dei discepoli iniziati Venere indica anche il grado e la qualità dell'influsso del Nirmanakaya, ossia l'accessibilità del fuoco spirituale e il punto in cui esso può manifestarsi nella loro vita.
Per l'Astrologia Monadica, vissuta solo dai grandi Iniziati dopo la terza Iniziazione, Venere rappresenta il Nirmānakāya, che Helena Petrovna Blavatsky, nel suo GLOSSARIO ESOTERICO, ha spiegato che non è, come comunemente si crede, il corpo “nel quale un Buddha o un Bodhisattva appaiono sulla Terra”, ma è un grande Essere che durante la sua ultima incarnazione fisica, sia come Hutuktù che Khubilkhan, ossia un Adepto e un perfetto Yogi, è diventato un membro della Gerarchia Spirituale, quell’Esercito invisibile che, entro i limiti Karmici, protegge da milioni d'anni l’Umanità e veglia su di essa. Scambiato spesso per uno “Spirito”, per un Deva o per lo stesso Dio, un Nirmānakāya è sempre un protettore, un Maestro di compassione e un potentissimo Angelo custode per chi diventa degno del suo aiuto. Infatti Assagioli era discepolo del Maestro Koot Humi e condiscepolo del Maestro Tibetano D.K.

Inoltre è bene comprendere che esaminare il Tema di nascita di Assagioli può essere molto utile, così come esaminare quello di Alice Bailey e di altri grandi iniziati, ma è necessario considerare che nei Discepoli esoterici l'Oroscopo cambia continuamente e sfugge a ogni tentativo di verifica e controllo da parte di chi cerca di afferrarne la personalità analizzando solo il Tema di nascita.

Per concludere esaminiamo il Tema del suo decesso, all'alba di Venerdì 23 Agosto 1974.


Tema del decesso di Roberto Assagioli il 23 Agosto 1974

Spicca subito il grado dell'Ascendente che è esattamente congiunto al Sole e soprattutto alla Stella Fissa Regulus, chiamata "il Cuore del Leone", che riassume simbolicamente la vittoria dell'Angelo Solare sul Guardiano della Soglia di Assagioli ed il collegamento alla sua Monade, avvenuto alla Terza Iniziazione. Infatti il Maestro Tibetano D.K. ha rivelato il grande mistero su Regulus (Regolo) distribuisce i tre influssi provenienti da Sirio (sede della Grande Loggia Cosmica) e che tale influsso si sente consapevolmente solo dopo la Terza Iniziazione: "Astrologia Esoterica" pag. 270-271.

Inoltre è indicato il Sole di nascita della sua successiva incarnazione, nel Segno del Leone, poichè il Maestro D.K. ha spiegato che il Segno solare al momento della morte risulterà lo stesso Segno solare nell'incarnazione successiva (in tale caso il Sole in Leone vela pienamente Urano ed avrà il suo massimo potere di auto-identificazione con la Monade, simboleggiata da Urano).
La Luna in Scorpione ed in perfetto Trigono con Giove-Giunone e con Saturno indica simbolicamente l'ulteriore grande Prova di questa successiva incarnazione, dove egli potrà affrontare la grande Espansione di Coscienza nota come la Grande Rinuncia (la Quarta Iniziazione), come aveva sottointeso il Maestro D.K. nelle sue Lettere ad Assagioli.



Busto in bronzo situato nel piano terra dell'Istituto di Psicosintesi


Così parlava il dottor Assagioli sull'espansione della Coscienza, durante una sua lezione nel febbraio del 1972, due anni e mezzo prima di passare a miglior vita, dopo una lunga vita dedicata al Servizio dell'Umanità:
Gli allargamenti della coscienza, possono avvenire in tre direzioni: verso il basso, orizzontalmente, verso l’alto. Il modo più semplice della discesa dal supercosciente avviene sotto forma di intuizione. Essa può essere paragonata a un lampo di luce che illumina momentaneamente, o per un tempo più o meno lungo, la coscienza di veglia. Intuizioni si possono avere in tutti i campi, anche in quelli filosofico e scientifico. Citerò una bella espressioni di Einstein sulla intuizione:
“La fisica induttiva pone delle domande a cui la fisica deduttiva non è in grado di rispondere. Solo l’intuizione, simile al rapporto che si stabilisce fra gli amanti, è in grado di permettere la conoscenza di là da ogni valore logico.”
Vi sono vari metodi per promuovere o favorire attivamente la discesa degli elementi transpersonali nella coscienza di veglia. Ma vi sono degli ostacoli di natura volitiva poiché l’io cosciente non vuole lanciarsi verso l’alto; oppone resistenza, ha paura dell’ignoto, delle altezze intraviste. Ciò è stato chiamato in modo felice dal dottor Frank Haronian “rifiuto del sublime”. Non di rado esso può dipendere dal presentimento che certe realizzazioni spirituali sono impegnative, presentano esigenze da cui l’io egoistico, ed egocentrico, rifugge. Così avviene una vera lotta fra l’io personale e il sé spirituale. Vari mistici lo hanno descritto efficacemente, e, in modo particolarmente drammatico, San Paolo e Sant’Agostino.
Anzitutto bisogna affermare la realtà del supercosciente, poiché essa non è ancora riconosciuta, essendo per molti una terra ignota. Ma la realtà del supercosciente non ha bisogno di essere dimostrata: è una ‘esperienza’ quando ne diventiamo consapevoli. E’ una esperienza diretta come quelle di un colore, di un suono, di un sentimento. Nessuno può, né ha bisogno di dimostrare la sensazione del rosso o del verde, della gioia o del dolore.”

Roberto Assagioli



Assagioli ha creato un grafico, denominato l'Ovoide della Psiche, che vale più di un milione di parole.
Psicosintesi. La Sintesi della Psicologia.


     


Nell'Ovoide della Psiche si distinguono: l' Inconscio inferiore, l'Inconscio medio e l'Inconscio superiore, o Superconscio , dove si irradia il Sè superiore. Al centro dell'Ovoide vi è il "Campo della coscienza" con l' io cosciente (l'ego).
All'esterno vi sono gli strati dell'INCONSCIO COLLETTIVO INFERIORE E MEDIO, e l'INCONSCIO COLLETTIVO SUPERIORE o SUPERCONSCIO COLLETTIVO.

Questo grafico non raffigura la Psiche uguale per tutti. Infatti qui vediamo che l'ego è collegato al Sè tramite il filo di luce (l'anthakarana) che è sviluppato completamente solo negli Iniziati come Assagioli, ma per la maggior parte dell'Umanità il collegamento è meno sviluppato e talvolta quasi inesistente, perchè è il frutto di molte vite dedicate all'evoluzione dell'ego ed al suo contatto con il Sè tramite lo sviluppo della Mente Astratta.
E' un grafico che indica le potenzialità che tutti abbiamo e lo sviluppo che tutti possiamo raggiungere, ma deve essere ben chiaro che non tutti siamo nel livello evolutivo per raggiungerlo nella vita attuale. Tuttavia ciò che conta è l'impegno, costante e sincero, che sarà benevolmente produttivo in questa e nelle vite successive.

Bibliografia

Opere di Roberto Assagioli:
R. ASSAGIOLI, Psicosintesi: per l’armonia della vita, Roma 1993 (Ed. Astrolabio) ISBN 8834010949.
R. ASSAGIOLI, Principi e metodi della Psicosintesi terapeutica, Roma 1973 (Ed. Astrolabio) ISBN 8834000099
R. ASSAGIOLI, Per vivere meglio, Firenze 1975 (Istituto di Psicosintesi)
R. ASSAGIOLI, L’atto di volontà, Roma 1977 (Ed. Astrolabio) ISBN 8834000110
R. ASSAGIOLI, Lo sviluppo transpersonale, Roma 1988 (Ed. Astrolabio) ISBN 883400910X
R. ASSAGOLI, La psicologia e l'arte di vivere, Firenze 1988 (Istituto di Psicosintesi)
R. ASSAGIOLI, Educare l'uomo domani, Firenze 1988 (Istituto di Psicosintesi)
R. ASSAGIOLI, Comprendere la Psicosintesi. Guida alla lettura dei termini psicosintetici, Roma 1991 (a cura di Marialuisa Macchia Girelli, Casa Editrice Astrolabio) ISBN 8834010205
R. ASSAGIOLI, I tipi umani (Ed. Istituto di Psicosintesi)
R. ASSAGIOLI, Come si imparano le lingue con l'inconscio (Ed. Istituto di Psicosintesi)
R. ASSAGIOLI, Psicosintesi (Ed. Mediterranee) ISBN 8827205403
R. ASSAGIOLI, Papini Giovanni, Prezzolini Giuseppe: Carteggi (1904-1974) (Ed. Storia e Letteratura) ISBN 8887114196.
R. ASSAGIOLI (con lo pseudonimo: CONSIDERATOR), Le vie dello Spirito, Roma 1974 (Giuseppe Filipponio)
R. ASSAGIOLI (CONSIDERATOR), Il mondo interiore. Scritti teosofici 1918-1962, Vicenza 2008 (Edizioni Teosofiche Italiane) ISBN 88-88858-58-X
R. ASSAGIOLI (CONSIDERATOR), Sintesi dei Sette Raggi.  scaricabile in PDF
Inoltre esiste un lungo elenco di articoli e dispense, alcuni disponibili presso l'Istituto di Piscosintesi di Firenze, altri mai pubblicati.

Opere su Roberto Assagioli:

Alessandro BERTI, Roberto Assagioli. Gli anni della formazione, Firenze 1987 (Ed. Istituto di Psicosintesi)
Paola GIOVETTI, Roberto Assagioli. La vita e l’opera del fondatore della Psicosintesi, Roma 1995 (Ed. Mediterranee) ISBN 8827210784
Marialuisa MACCHIA, Roberto Assagioli: la Psicosintesi, Roma 2000 (Ed. Nomina)
Bruno CALDIRONI, L'uomo a tre dimensioni, colloqui con Roberto Assagioli (1967-1971), Ravenna, 2004 (Edizioni del Girasole)

Libri sulla teoria e pratica della Psicosintesi:
A. ALBERTI, Il Sè ritrovato, Firenze 1994 (Ed. Pagnini)
A. ALBERTI, Il bimbo interiore, Firenze 2000 (Ed. Pagnini)
A. ALBERTI, L'uomo che soffre, l'uomo che cura, (Ed. Pagnini)
A. BOCCONI - P. LACERNA, Il Matto e il Mondo, Roma 2001 (Ed. Nomina)
L. BOGGIO G., Psicosintesi e meditazione, Roma 1988 (Ed. Mediterranee)
P. M. BONACINA, L’uomo Stellare Firenze 1998 (Ed. Pagnini)
D. DE PAOLIS, L’io e le sue maschere. Il lavoro sulle subpersonalità in Psicosintesi (Ed. Istituto di Psicosintesi)
P. FERRUCCI, Crescere. Teoria e pratica della Psicosintesi, Roma 1981 (Ed. Astrolabio)
P. FERRUCCI, Esperienze delle vette, Roma 1989 (Ed. Astrolabio)
P. FERRUCCI, Introduzione alla Psicosintesi. Idee e strumenti per la crescita personale, Roma 1994 (Ed. Mediterranee)
W. PARFITT, La Psicosintesi - Una guida all’autorealizzazione, (Ed. Xenia)
M. ROSSELLI, (a cura di) I nuovi paradigmi della psicologia. Il cammino della Psicosintesi, Assisi 1992 (Ed. Cittadella)

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