Giuda non tradì Gesù, erano d'accordo. - SCIENZE ASTRATTE

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Giuda non tradì Gesù, erano d'accordo.

RELIGIONI E FILOSOFIE

GIUDA NON TRADI' GESU': ERANO D'ACCORDO.


Il bacio di Giuda del Beato Angelico


Il Vangelo secondo Giuda: "Fu Gesù a dirgli di tradire"

di Alberto Flores D'Arcais
Da: http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/vangelo-scagiona-giuda/vangelo-scagiona-giuda/vangelo-scagiona-giuda.html

E' stato decifrato il manoscritto che riabilita l'Iscariota. E' in copto e risale al 300 dopo Cristo. Un testo che riapre il dibattito storico e religioso.
Riabilitata la vicenda dell'uomo che vendette Cristo: invece era il discepolo più fedele.

"QUI si narra il segreto della rivelazione che Gesù fece parlando con Giuda Iscariota...".
Così inizia la prima pagina di un fragile manoscritto in papiro che rilegge in modo radicalmente diverso la vicenda del "traditore" più odiato della storia e lo trasforma nel più fedele discepolo di Cristo; un documento straordinario che oltre a fornire inedite informazioni su Giuda Iscariota lo riabilita presentandolo come colui che consegna Gesù alle autorità su richiesta dello stesso Cristo: il Vangelo di Giuda.

Al termine di un lunghissimo lavoro (cinque anni) una équipe di esperti linguisti, papirologi e studiosi di storia della religione, una vera e propria squadra di "detective biblici" è riuscita a decifrare il testo e a verificarne l'autenticità e il significato religioso. Il risultato, uno dei più eccezionali documenti dell'archeologia giudaico-cristiana, è stato svelato ieri a Washington nella sede della National Geographic Society. In Italia sarà pubblicato in esclusiva dal "National Geographic Italia" di maggio (in edicola dal 21 aprile) e con la rivista si potrà anche acquistare il libro "Il Vangelo perduto di Giuda Iscariota".

Scritto su papiro e legato da un laccio di pelle il codice è stato redatto in copto - la lingua in uso allora in Egitto - intorno al 300 dopo Cristo; ritrovato negli anni Settanta (del '900) nel deserto presso El Minya, in Egitto finì nelle mani di mercanti di antichità, lasciò l'Egitto per giungere prima in Europa e poi negli Stati Uniti dove rimase in una cassetta di sicurezza a Long Island, New York, per 16 anni prima di venire acquistato dall'antiquaria di Zurigo Frieda Nussberger-Tchacos nel 2000.

Un testo destinato a fare discutere storici, religiosi e filosofi, un testo che fa giustizia anche dell'odioso e brutale antisemitismo che per secoli si è nutrito della vicenda-leggenda di "Giuda il Traditore". Già nel titolo ("Il racconto segreto della rivelazione fatta da Gesù a Giuda Iscariota nel corso di una settimana, tre giorni prima la celebrazione della Pasqua") riecheggiano temi cari alla tradizione gnostica e che ebbero una grande diffusione agli albori del cristianesimo; vicende che contraddicono la storia più tradizionale, quella che ci verrà tramandata dai Vangeli ufficiali (di Luca, Marco, Matteo e Giovanni) e che verrà codificata dai dogmi della Chiesa cattolica nei secoli successivi.

Nel documento - in cui non si fa alcun cenno alla crocifissione nè alla resurrezione - fin dalla prima scena Gesù ride dei suoi discepoli che pregano il loro Dio, il "dio minore" del Vecchio Testamento che ha creato il mondo. Li esorta a guardarlo e a comprendere cosa egli sia davvero, ma questi non lo fanno e non capiscono. Il passaggio fondamentale arriva quando Gesù dice a Giuda: "... tu supererai tutti loro. Perché tu farai sì che venga sacrificato l'uomo entro cui io sono". Aiutando Gesù a liberarsi del suo corpo terreno, Giuda lo aiuterà a liberare la sua entità spirituale, la sua essenza divina.

Uno status, quello di Giuda, che viene più volte descritto come speciale: "Allontanati dagli altri, a te rivelerò i misteri del Regno. Un Regno che raggiungerai, ma con molta sofferenza. Ti ho detto tutto. Apri gli occhi, guarda la nube e la luce che da essa emana e le stelle che la circondano. La stella che indica la via è la tua stella". E Giuda "aprì gli occhi, vide la nube luminosa e vi entrò".

Giuda Iscariota non solo non è "il Traditore" ma è - stando al codice copto - il mezzo attraverso cui Gesù di Nazareth raggiunge il suo scopo, dunque il discepolo decisivo, il più importante. Nel testo si prevede l'ira degli altri discepoli contro il traditore (Giuda ha una visione, "vidi me stesso mentre i 12 discepoli mi prendevano a sassate e mi perseguitavano") ma anche il fatto che sarà comunque superiore a loro: "Sarai maledetto per generazioni, ma regnerai su di loro", gli dice Gesù.

Al papiro manca la parte finale e il testo si interrompe all'improvviso: "Essi (coloro che erano venuti ad arrestarlo) avvicinarono Giuda e gli dissero, "Cosa fai qui? Sei un discepolo di Gesù?". Giuda diede loro la risposta che volevano, ricevette da loro del denaro e glielo consegnò".

Le 66 pagine del manoscritto non contengono solo il Vangelo di Giuda ma anche un testo intitolato "Giacomo" (noto anche come la Prima Apocalisse di Giacomo), una lettera di Pietro a Filippo e un frammento di un quarto testo che gli studiosi hanno deciso di chiamare provvisoriamente Allogeni (Book of Allogenes).

7 aprile 2006


Due studiosi studiano il Vangelo di Giuda


IL VANGELO DI GIUDA (Testo integrale)
di Giuseppe Merlino
12/02/2012
tratto da: http://giuseppemerlino.wordpress.com/2012/02/12/vangelo-di-giuda-testo-integrale/

Varie testimonianze del passato, tra le quali quella autorevole di Ireneo di Lione, citavano anche un “Vangelo di Giuda” tra gli innumerevoli Vangeli scritti dopo la morte di Cristo, ma del manoscritto si perse ogni traccia fin dal quarto secolo dopo Cristo.
Circolavano però voci insistenti che una copia del manoscritto fosse conservata negli archivi segreti vaticani.
Solo per un caso fortuito, nel 1978, in una grotta in Egitto, ne fu trovata una versione in lingua Copta risalente al quarto secolo dopo Cristo.
Dalle testimonianze dei secoli precedenti e da una rigorosa analisi del contenuto si è stabilito che il Vangelo di Giuda fosse stato scritto in lingua greca tra il 130 ed il 170 dopo Cristo.
Dall’anno della sua scoperta, il manoscritto Copto subì diverse peripezie e passaggi di mano e la sua pubblicazione fu sempre ostacolata per motivi religiosi, anche con metodi legali.
Finalmente nel 2006 le motivazioni scientifiche prevalsero su quelle religiose ed il manoscritto fu tradotto e pubblicato dalla Natonal Geographic Society.
Due sono le caratteristiche fondamentali di questo Vangelo:
La prima, comune a tutti i Vangeli Gnostici, anche se con qualche variante, è che il Mondo è stato creato da un Dio inferiore insieme ai suoi angeli, mentre Cristo è venuto a farci conoscere il vero Dio altissimo, Padre Nascosto.
La seconda è invece peculiare di questo Vangelo: Giuda è il discepolo prediletto del Signore, l’unico a conoscenza della Dottrina segreta di Cristo. Egli tradì Gesù su esplicito suo comando affinchè gli eventi si compissero secondo quanto egli aveva progettato.
Per chi non avesse conoscenza delle Dottrine Gnostiche, consigliamo di leggere questo articolo, prima del testo del Vangelo di Giuda:

http://giuseppemerlino.wordpress.com/2010/12/11/gnosticismo-e-gnosi/


Prima pagina del Vangelo di Giuda, corrispondente alla pagina 33 del Codex Tchacos


Ecco la traduzione in italiano del Vangelo di Giuda:

Quando Gesù comparve sulla terra, fece miracoli e grandi meraviglie per la salvezza dell’ umanità. E da allora qualcuno ha camminato nella via della rettitudine mentre altri hanno camminato nella trasgressione e furono nominati dodici discepoli . Egli cominciò a parlare con loro dei misteri dell’altro mondo e che cosa sarebbe avvenuto alla fine. Spesso non comparve ai suoi discepoli come se stesso, ma si trovò fra loro come un bambino.

Un giorno era con i suoi discepoli in Giudea, e li trovò riuniti assieme e assisi nel pio rispetto. Quando si avvicinò ai suoi discepoli, riuniti insieme assisi ed offerenti una preghiera di ringraziamento sopra il pane, Lui rise.
I discepoli gli dissero, “Maestro, perché stai ridendo della nostra preghiera di ringraziamento? Abbiamo fatto ciò che è giusto”.
Egli rispose dicendo loro: “Non sto ridendo di voi. Perché non state facendo ciò per vostra volontà ma perché è attraverso di questo che il vostro Dio sarà onorato”. Essi dissero: “Maestro, sei il figlio del nostro Dio”. Gesù rispose loro: “Come mi conoscete? In verità Io vi dico che nessuna generazione di genti che sono fra voi mi conoscerà”.

Quando i suoi discepoli udirono questo, cominciarono ad arrabbiarsi ed infuriarsi iniziando a bestemmiare contro di lui nei loro cuori. Quando Gesù capì la loro mancanza di comprensione, disse loro: “Perché questa agitazione vi ha condotti alla rabbia? Il vostro Dio che è presso voi vi ha provocato per turbare le vostre anime. Chiunque di voi che è abbastanza forte fra gli esseri umani metta in evidenza l’ umano perfetto e si ponga davanti alla mia faccia”.
Tutti dissero: “Noi abbiamo quella forza”.
Ma i loro spiriti non osarono levarsi davanti a lui, tranne Giuda Iscariota. Egli era in grado di porsi davanti a lui, ma non poteva guardarlo negli occhi, e girò quindi la faccia.
Giuda gli disse: “So chi sei e da dove sei venuto. Tu provieni dal regno immortale di Barbelo. E non sono degno di pronunciare il nome di colui che ti ha mandato”.

Sapendo che Giuda stava riflettendo su qualcosa di elevato, Gesù gli disse: “Allontanati dagli altri e ti svelerò i misteri del regno. È possibile per te raggiungerlo, ma dovrai soffrire molto. Qualcun altro prenderà il tuo posto, affinché i dodici discepoli possano venire ancora al completo con il loro Dio”.
Giuda chiese: “Quando mi direte queste cose, e quando spunterà il grande giorno della luce per la generazione?”
Ma quando disse questo, Gesù lo lasciò.

La mattina seguente a questi fatti, Gesù comparve ancora ai suoi discepoli.
Essi gli dissero: “Maestro, dove sei andato e che cosa hai fatto quando ci hai lasciati?”
Gesù disse loro: “Sono andato da un’altra generazione grande e santa”.
I suoi discepoli gli dissero: “Signore, qual è la grande generazione che ci è superiore e più santa, e non si trova adesso in questi regni?”
Quando Gesù sentì questo, rise e disse loro: “Perché state pensando nei vostri cuori a questa generazione forte e santa? In verità vi dico, nessun nato da questo Eone vedrà questa generazione, e nessun padrone degli Angeli delle stelle regnerà su questa generazione, e nessun mortale di nascita può associarsi con essa, perché questa generazione non proviene da Loro. La generazione della vostra gente proviene dalla generazione dell’ Umanità”.
Quando i discepoli udirono ciò, si turbarono spiritualmente. E non poterono proferire parola.
Un altro giorno Gesù venne a loro ed essi gli dissero: “Maestro, ti abbiamo visto in una visione, quando abbiamo avuto grandi sogni notturni”.
Gesù disse: “Perché siete andati nel nascondiglio?”

Essi dissero: “abbiamo visto una grande casa con un grande altare in essa, e dodici sacerdoti e una folla di gente che sta attendendo a quell’altare dove i sacerdoti ricevono le offerte.
Qualcuno sacrifica i suoi stessi bambini; altri le loro mogli; alcuni dormono con gli uomini; altri sono addetti alla macellazione; alcuni commettono un gran numero di peccati e di atti criminosi. E gli uomini in piedi davanti all’altare invocano il tuo nome e tutti i sacrifici sono portati a completamento”.
Essi erano molto turbati.

Gesù disse loro: “Perché siete turbati? In verità vi dico, che tutti i sacerdoti che stanno davanti all’altare invocano il mio nome. Vi dico ancora, che il mio nome è stato scritto su questo libro delle generazioni delle stelle attraverso le generazioni umane ed essi hanno piantato alberi senza frutti, in mio nome, in maniera vergognosa.
Coloro che avete visto ricevere le offerte all’altare sono ciò che siete. Quello è il Dio che servite, e siete quei dodici uomini che avete visto. Il bestiame che avete visto portare per il sacrificio è la molta gente che allontanate da quell’altare che si alzerà ed userà il mio nome in questo modo, ma generazioni di pii rimarranno a lui leali.
Dopo di lui, un altro uomo si leverà in piedi là dai fornicatori e un altro si alzerà là dagli assassini dei bambini, ed un altro da coloro che dormono con gli uomini e da coloro che si astengono ed il resto della gente impura e criminale e sbagliata e coloro che dicono siamo come gli angeli sono le stelle che portano tutto alla fine.
Per le generazioni umane è stato detto: “Guardate Dio ha ricevuto il vostro sacrificio dalle mani dei sacerdoti che sono ministri usurpatori. Ma è il Signore, il Signore dell’Universo, che comanda, e l’ultimo giorno saranno messi nella vergogna”.
Gesù disse a loro: “Cessate di sacrificare quello che avete sull’altare. Da allora sono sopra le vostre stelle ed i vostri angeli , là sono già arrivati alla loro fine . Così lasciateli intrappolati davanti a voi e lasciateli andare.

Giuda disse a lui: “Rabbi, che genere di frutta produce questa generazione ?”
Gesù disse. “Le anime di ogni generazione umana moriranno. Quando, invece, queste persone, comunque, hanno completato il periodo del regno e lo spirito li lascia, i loro corpi moriranno ma le loro anime saranno vive, e portate su in cielo.” Giuda disse: “E che cosa farà il resto delle generazioni umane?”
Gesù disse, “E’ impossibile seminare il seme sopra la roccia e raccogliere il suo frutto”.
Dopo aver detto questo, si allontanò.

Giuda disse: “Maestro, come hai ascoltato tutti, ora ascolta anche me. Perché ho avuto una grande visione”.
Quando Gesù udì questo, rise e gli disse: “tu sei il tredicesimo spirito, perché ti sforzi tanto? Ma su parla, ed io ti sosterrò”.
Giuda gli disse: “Nella visione mi sono visto mentre i dodici discepoli mi stavano lapidando e perseguitando molto duramente. Io vidi una casa ed i miei occhi non poterono comprendere la sua grandezza. Persone straordinarie erano nei suoi dintorni, e quella casa aveva un tetto di fogliame, e nel mezzo della casa c’era una folla.
Maestro, prendimi insieme con queste persone!”
Gesù rispose dicendo: “Giuda, la tua stella ti ha condotto fuori strada. Nessuna persona mortale di nascita è degna di entrare nella casa che hai visto, perché quel posto è riservato ai santi. Né il sole né la luna regnerà là, né il giorno, ma solo il Santo rimarrà sempre là, nel regno eterno con i santi angeli . Vedi, io ti ho spiegato i misteri del regno e insegnato ciò che riguarda l’errore delle stelle e la verità sui dodici Eoni.”

Giuda disse: “Maestro, potrebbe essere che il mio seme sia sotto il controllo dei regnanti?”
Gesù gli rispose dicendo: “ti addolorerà molto quando vedrai il regno e tutta la sua generazione”
Quando sentì questo, Giuda gli disse: “Che cosa ho ricevuto di buono? tu mi hai allontanato da quella generazione”. Gesù rispose dicendo: “Diventerai il tredicesimo, sarai maledetto dalle altre generazioni e andrai a regnare sopra di loro. Negli ultimi giorni malediranno la tua ascesa verso la santa generazione”.

Gesù disse: “vieni, io posso insegnarti i segreti che nessuna persona ha mai visto. Perché là esiste un Regno grande e illimitato, la cui estensione nessuna generazione di angeli ha visto, nel quale c’è un grande spirito invisibile, che nessun occhio di angelo ha mai visto, nessun pensiero del cuore ha mai compreso, e non è mai stato chiamato con alcun nome”.
E là apparve una nube luminosa. Un grande angelo, Il divino illuminato Auto-Generato emerse dalla nube. A causa sua, altri quattro angeli si manifestarono da un’altra nube, e diventarono i compagni per l’ angelico Auto-Generato.
L’ Auto-Generato disse: “Che tutto venga in essere e venga a manifestarsi”.
Ed Egli creò il primo astro a regnare sopra di lui.
Egli disse: “che gli angeli si manifestino per servirlo” ed innumerevoli miriadi si manifestarono.
Egli disse: “che un Eone illuminato venga ad essere” e questo venne.
Egli creò un secondo astro a regnare su di lui, insieme a innumerevoli miriadi di angeli, ad offrire servizio. Questo è come ha generato il resto degli Eoni. Li fece regnare sopra di loro, e creò per loro innumerevoli miriadi di angeli, ad aiutarli.

Adamo era nella prima nube luminosa che nessun angelo aveva mai visto fra tutte quelle chiamate “Dio”.
Egli fu fatto ad immagine e dopo a somiglianza di questo Angelo.
Fece comparire l’ incorruttibile generazione di Seth ed i dodici ed i ventiquattro.
Creò settantadue astri nella generazione incorruttibile, in accordo con la volontà dello Spirito. Gli stessi settantadue astri crearono altri trecentosessanta astri nella generazione incorruttibile, in conformità con volontà dello Spirito, così che il loro numero fosse cinque per ciascuno.
I dodici Eoni dei dodici astri costituiscono il loro Padre, con sei cieli per ogni Eone, così che ci sono settantadue cieli per i settantadue luminari, e per ciascuno di loro cinque firmamenti, per un totale di trecentosessanta firmamenti.
Furono dati loro l’autorità e un grande innumerevole esercito di angeli, per la gloria e l’adorazione e, dopo questo, anche spiriti vergini, per la gloria e l’adorazione di tutti gli Eoni dei cieli e dei loro firmamenti.

La moltitudine di questi immortali è chiamato Cosmo che è separato dal Padre ed i settantadue luminari che coesistono con l’Auto-Generato ed i suoi settantadue Eoni.
In lui è comparso il primo essere umano con i suoi poteri incorruttibili.
E l’Eone che è comparso con la sua generazione, l’Eone nel quale sono la nube della conoscenza e l’angelo, è chiamato El che disse:
“Che dodici angeli si manifestino ed abbiano dominio sul Caos”.
Adesso osserva: là dalla nube è apparso un Angelo con la faccia che splende come il fuoco e che sembra macchiata con il sangue. Il suo nome è Nebro, che significa il “ribelle” altri lo chiamano Yaldabaoth.
Nebro generò Saklas ed altri sei Angeli per avere aiuto, e questi generarono dodici angeli nel cielo, ciascuno dei quali ricevette una parte nei cieli.

I dodici sovrani generarono i dodici angeli: Il primo è Seth, che è chiamato Cristo. Il secondo è Harmathoth, Il terzo è Galila. Il quarto è Yobel. Il quinto Adonaios. Questi sono i cinque che dominavano sull’ inferno, ed il primo di tutti sul Caos.

Allora Saklas disse ai suoi Angeli: “Lasciateci creare un essere umano a nostra somiglianza e immagine”.
Modellarono Adamo e sua moglie Eva, che è chiamata, nella nube, Zoe. In questo nome tutte le generazioni cercano l’uomo, e ciascuna di loro chiama la donna con questi nomi.

Giuda disse a Gesù: “Quanto a lungo nel tempo vivranno gli esseri umani?”
Gesù disse: “Perché ti stai domandando questo? Quell’Adamo, con la sua generazione, ha vissuto con la longevità e con il dominio, il suo spazio di vita nel posto dove ha ricevuto il suo regno?”
Giuda disse a Gesù: “Lo spirito umano muore?”
Gesù rispose: “Ecco perché Dio ordinò a Michele di dare solo in prestito lo spirito alle genti, in modo che potessero offrire i loro servizi, ma l’ Eccelso ordinò a Gabriele di garantire gli spiriti – cioè, lo spirito e l’anima – alla grande generazione senza un sovrano che la domina. Di conseguenza, il resto delle anime perirà.

Dio fu causa della conoscenza concessa ad Adamo ed a quelli come lui, in modo che i Re del Caos e dell’Inferno non abbiano potere sopra di loro.
Giuda disse a Gesù: “Allora cosa faranno quelle generazioni?”
Gesù rispose: “In verità ti dico, per tutti loro le stelle portano i fatti a compimento. Quando Saklas porta a fine il tempo che gli è stato assegnato, la prima stella comparirà con le generazioni, e compiranno ciò che dissero che avrebbero fatto. Poi fornicheranno in mio nome e uccideranno i loro bambini e faranno tutto ciò in mio nome”.
Dopo ciò Gesù rise.
Giuda disse: “Maestro, perché stai ridendo di noi?”
Gesù rispose: “Non sto ridendo di voi ma allo sbaglio delle stelle, perché queste sei stelle vagano con questi cinque combattenti, e tutti saranno distrutti insieme con le loro creature”.

Giuda disse a Gesù: “Allora, che cosa faranno quelli che sono battezzati nel tuo nome?”
Gesù rispose: “In verità ti dico, questo battesimo vi segnerà con il mio nome e vi porterà a me. Ma tu li supererai tutti perché sacrificherai l’uomo che mi riveste. Già il vostro corno è stato alzato, la vostra collera è stato accesa, la vostra stella brilla intensamente, ed allora l’immagine grande della generazione di Adamo sarà innalzata, per prima al cielo.La terra e gli angeli, quella generazione, che proviene dai regni eterni, esiste. Vedi, hai sentito tutto. Alza in alto i tuoi occhi e guarda la nube e la luce all’interno di essa e le stelle che la circondano. La stella che mostra il cammino è la tua stella”.

I loro sommi sacerdoti mormoravano perché lui era andato nella stanza degli ospiti per la sua preghiera. Ma là alcuni scribi lo stavano guardando con attenzione per arrestarlo durante preghiera, poiché erano impauriti della gente, perché era considerato da tutti come un profeta. Si avvicinarono a Giuda e gli dissero, “Che cosa stai facendo qui? Tu sei un discepolo di Gesù.” Giuda gli rispose quello che desideravano. Ricevette dei denari e lo consegnò a loro.



Il bacio di Giuda. Bom Jesus di Braga (Portogallo) XVII secolo

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Per chi non avesse conoscenza delle Dottrine Gnostiche, consigliamo di leggere questo articolo:
http://giuseppemerlino.wordpress.com/2010/12/11/gnosticismo-e-gnosi/

GNOSTICISMO E GNOSI
di Giuseppe Merlino
11/12/2010

L’esistenza storica di Gesù Cristo non è accertata, ma, sia che si tratti di un personaggio reale sia che si tratti di un mito, è indubbio che questa figura abbia grandemente influenzato la storia umana degli ultimi 2000 anni.
Certo è che, dal primo secolo dopo Cristo, sorsero numerose comunità che fondarono la loro Dottrina sulle sue parole e, tra queste, prevalse infine nel quarto secolo dopo Cristo, quella che conosciamo come Chiesa Cattolica. Però, analizzado obiettivamente tutto il materiale a nostra disposizione, sopratutto i codici scoperti nel 1945 a Nag Hammadi, sorge il serio dubbio che la dottrina cristiana, definitivamente sistemata nei primi Concili della Chiesa, non corrispondesse al reale insegnamento di Cristo o che quantomeno esistesse una dottrina segreta che Cristo avrebbe comunicato solo ai suoi discepoli ed a pochi altri.
Un gran numero di queste comunità vengono definite dagli studiosi “Gnostiche” e le loro Dottrine partivano tutte dalla considerazione della estrema diversità tra il Dio descritto nell’Antico Testamento ed il Padre Nascosto di cui parlava Gesù. Dagli scritti e frammenti attualmente in mano agli studiosi si può senz’alto evincere quella che era la Dottrina comune a tutte queste comunità, tenedo ben presente però che talvolta le differenze tra le varie scuole, sopratutto sul piano metafisico erano notevoli.
La Teologia Gnostica non si presenta nella forma di speculazione filosofica, ma sotto la forma del Mito. Il Mito ha una struttura simile alla favola, ma bisogna tenere ben presente due elementi: innanzitutto esso si riferisce ad una realtà dove non esiste il tempo, per cui ciò che racconta sta avvenendo “qui e adesso”. In secondo luogo i personaggi del Mito rappresentano forze cosmiche spesso ben superiori all’Uomo.
Possiamo dunque sintetizzare questa Dottrina:
L’Universo non ha alcuna realtà. Esso è nato da un Errore a causa di un fenomeno che possiamo chiamare “la Caduta”. La Realtà viene chiamata da tutti i pensatori gnostici il Pleroma. Il Pleroma è formato dall’ Uno inconoscibile dal quale discendono una serie di Eoni. Gli Eoni sono entità splendenti e meravigliose. Per gli Gnostici cristiani, uno degli ultimi Eoni è il Cristo. L’ultimo Eone in ordine di gerarchia si chiama Sophia, la Sapienza.
Sophia, piena di Amore per l’Uno, tenta di risalire per conoscerlo. Ciò provoca un cataclisma immane: Sophia precipita in basso e genera Yaldabaoth (Yahve) il Dio creatore di questo mondo e, al di sotto di lui, i sette Arconti. Yaldabaoth è il Dio del Vecchio Testamento: arrogante, geloso, vendicativo.
Egli, ignaro di tutto ciò che è al di sopra di lui, crea questo Universo che è una specie di aborto, Regno del Male. Nell’Universo materiale resta imprigionata Sophia. Egli poi crea l’uomo su questo pianeta: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”. Egli parla sempre al plurale perchè opera insieme agli Arconti, le potenze malefiche dominatrici di questo mondo.
Però, a sua insaputa, nell’Uomo resta imprigionata la scintilla di Sophia. Adamo, disobbedendo al comando di Yaldabaoth, conosce la verità, cioè che al di sopra di Yaldabaoth è l’Uno supremo inconoscibile ed il mondo reale del Pleroma.
Sophia è angosciata e disperata per cui il Cristo, il Salvatore, mosso a pietà, discende attraverso le sette sfere degli Arconti e giunge nel mondo per liberarla ed insegnare agli uomini la vera dottrina. Per questo Yaldabaoth procura, attraverso il suo popolo eletto, gli Ebrei, di farlo morire in croce. Ovviamente muore l’uomo Gesù, mentre l’Eone Cristo risale al Pleroma.
Dunque questo mondo, creato da un Dio inferiore, è visto dallo Gnostico come il Male metafisico. Lo Gnostico in questo mondo è straniero (allogeno). D’altra parte, poichè lo Gnostico conosce la vertità, non è sottoposto alla Legge, per cui ha la più ampia libertà di conportamento.
Compito dello Gnostico è trovare Sophia (la sapienza) e, insieme a Lei risalire nel Pleroma.
Si noti che il tempo è, insieme allo spazio, una delle due categorie con cui la nostra mente ordina i dati che provengono dall’esterno. Nel Pleroma il tempo non esiste per cui quanto esposto avviene qui, adesso ed in ogni istante e lo Gnostico può invertire il movimento e risalire al Pleroma. Questa azione è quella che nell’ Induismo e successivamente nel Buddismo viene chiamata l’Illuminazione.
In ogni uomo è presente la scintilla di Sophia, ma per la dottrina Gnostica la maggioranza degli esseri umani è costituita dagli Ilici che nascono, si riproducono e muoiono vivendo come gli animali o peggio, senza capire niente e vittime delle passioni. Poi c’è una minoranza, gli Psichici, che sono capaci di ragionamento e di conoscere la Verità in via discorsiva. Infine ci sono gli Gnostici o Pneumatici, capaci di giungere alla Verità di fatto.
Nella Bibbia si legge “Io sono un Dio geloso, non esiste altro Dio fuori di me”. Niente di più falso per lo Gnostico che, per questa sapienza, sarà sempre avversato dalle Potenze di questo Mondo. Nel Vangelo Gesù dice di rallegrarsi quando ciò avviene.
Abbiamo detto che la Caduta di Sophia crea un immane sconvolgimento: la nascita del nostro Universo, il Big-Bang, quella terribile esplosione che genera lo Spazio ed il Tempo. Lo Spazio inizia la sua espansione e, nello Spazio nascono le Stelle che si raggruppano in Galassie. Sophia resta imprigionata in questa creazione ed e’ angosciata e disperata. Quando in un punto qualsiasi dell’universo sorge la vita, ciò è dovuto allo sforzo di Sophia di liberarsi della materia. perciò le forme di vita diventano sempre piu’ evolute ed hanno sempre maggiore autocoscienza.
Ma l’evoluzione deve continuare: che vuol dire che lo Gnostico deve trovare Sophia e risalire al Pleroma? Sophia è la Sapienza che si nasconde nell’Uomo ed è dentro di se che l’Uomo la deve cercare.
Lo Gnostico, per congiungersi con l’Uno, deve prima risalire, una per una, le sette sfere, sconfiggendo i terribili Arconti che le presiedono, poi si deve identificare con i singoli Eoni, risalendo i Cieli uno alla volta.
Esistono dunque vari gradi di Gnosi, ma il più alto, è il ricongiungimeto con l’Uno: l’Uomo assume la Consapevolezza dell’illusorietà del mondo materiale e del concetto dell’Io individule. Riconosce l’inesistenza della differenza tra Soggetto ed Oggetto e si identifica con l’unico vero Testimone.
Dice Hans Jonas, uno dei maggiori studiosi dello Gnosticismo:
“L’Uomo Gnostico disprezza il Cosmo perché questo lo separa dalla sua aspirazione inattuabile di ricongiunzione con la divinità. Il Demiurgo Maligno, creatore dell’Universo, ha precipitato l’uomo nel Cosmo. La coscienza della separazione è la sensazione della mancanza del Divino, il sentimento di esule che il pneuma, lo spirito interiore di origine divina, marca drammaticamente e disperatamente la condizione umana. L’angoscia è il sentimento che risveglia l’interiorità umana. Quest’angoscia fonda la Gnosi, la conoscenza, sola cosa che può liberarlo dai legami cosmologici e fargli riscoprire la sua essenza. La Gnosi è lo strumento di battaglia, ciò che aiuta l’uomo a rompere i lacci che lo legano al mondo, a separarlo definitivamente dal Cosmo e in definitiva dalla sua stessa natura materiale, dal suo corpo imprigionante l’Io pneumatico, l’essenza spirituale. La Gnosi non rappacifica l’uomo col Cosmo, ma ne decreta la rottura”.
Dopo la morte di Gesù, cominciò a circolare in Palestina, una raccolta dei suoi detti, quella che gli studiosi chiamano la fonte Q. Decine di anni dopo, sulla base di questa raccolta, cominciarono ad essere scritti i primi Vangeli, che alla fine, superarono il centinaio. Nel Concilio di Nicea indetto dall’Imperatore Costantino nel 325 dopo Cristo, la Chiesa Cattolica adottò i 4 Vangeli cosidetti canonici e rigettò tutti gli altri.
Questa scelta fu invero molto discutibile, basti pensare che il primo Vangelo che iniziò a circolare fu quello di Tommaso, non riconosciuto dalla Chiesa.
In molti di questi Vangeli rigettati si evince chiaramente la Dottrina Gnostica, ma anche una lettura attenta dei Vangeli canonici, se si ha l’accortezza di tralasciare i passi aggiunti secoli dopo, ci fa riconoscere questa antica Sapienza.
Abbiamo detto che le comunità Gnostiche erano numerose e si caratterizzavano da alcune differenza dottrinarie. In particolare gli Ofiti avevano una particolre attenzione per la figura del Serpente della Genesi.
Il Serpente era ritenuto elargitore agli uomini della conoscenza del Bene e del Male preclusa dal Dio del Vecchio Testamento, creatore del mondo, ma, ritenuto dalla Gnosi, inferiore al Dio supremo.
Secondo gli Ofiti, il Serpente era stato mandato da Sophia (la Sapienza) per convincere gli uomini a mangiare il frutto proibito della Conoscenza per rendersi conto di livelli divini ben superiori a quelli del loro creatore: il Serpente è colui che dà la Gnosis, la conoscenza illuminata del bene e del male; è il Serpente l’elemento positivo al quale rendere culto e rivolgersi come via per la salvezza. Una redenzione che può venire raggiunta, proprio con il disprezzo della carne, della materia, anche attraverso il libertinismo più perverso.
Nella loro Dottrina, Il Serpente, il tentatore, appare nelle vesti del liberatore, di colui che solleva l’uomo al di là del bene e del male, al di là della “legge”, al di là del Dio antico, nemico della libertà.
Riportiamo un loro scritto originario:
“Nell’indicibile profondità erano due grandi luci: l’Uomo Primo, o Padre, ed il Figlio suo, l’Uomo secondo ed altresi’ lo Spirito Santo, la Donna prima o Madre di tutti i viventi. Al di sotto di questa Triade eravi una massa torpida composta dai quattro grandi elementi, chiamati Acqua, Tenebra, Abisso e Caos. La Madre Universale covava sulle acque. Il Primo Uomo e l’Uomo secondo, innamorati della sua bellezza, produssero da lei la terza grande luce: il Cristo. Questo fu il parto della mano dritta della Grande Madre. Ma una stilla di luce cadde in basso, dalla mano sinistra, nella Materia Caotica. Questa fu chiamata Sophia, o Sapienza, la Madre del mondo. Ma, per il semplice contatto con le acque dello spazio, ella, prima di ascendere alla regione Media, aveva di già generato un figlio, il principale potere creativo del mondo sensibile: questo figlio era Yaldabaoth che, a sua volta, generò, uno dall’altro, i sette grandi poteri formativi dell’universo sensibile: i sette Arconti. E Yaldabaoth era arrogante e millantatore ed esclamò: “Io sono Padre e Dio e non vi è alcuno sopra di me”. Ma Sophia, udendo tal cosa, gridò al suo figliuolo: “non mentire, Yaldabaoth, poiché al di sopra di te vi è il Padre Supremo, il Primo Uomo, e l’Uomo figlio dell’Uomo”. E tutti i Poteri furono sorpresi della parola, ma, Yaldabaoth, per distogliere la loro attenzione, gridò: “Facciamo l’uomo a seconda della nostra immagine”. Cosi’ essi fecero l’ “uomo”, ed egli giacque come un verme sul terreno, fino a che non lo portarono ad Yaldabaoth che soffiò in lui l’alito di vita, vale a dire il fluido di luce che aveva ricevuto da Sophia e l’uomo, ricevendolo, immediatamente rese grazie all’Uomo Primo e disprezzò i propri fabbricatori (gli Elohim). In seguto a ciò, Yaldabaoth (Yahweh) fù geloso e divisò di privare Adamo della scintilla di luce, formando la donna. Ed i sette poteri creativi furono innamorati di Eva, e da essa generarono gli Angeli e cosi’ Adamo di nuovo cadde sotto il potere di Yaldabaoth e degli Arconti. Allora Sophia, la Sapienza, mandò il serpente (la mente) nel paradiso di Yaldabaoth e Adamo ed Eva dettero ascolto ai suoi savi consigli e cosi’, ancora una volta, l’uomo fù liberato dal dominio del potere creativo e trasgredi’ l’ordine di ignoranza di qualsiasi potere più alto di lui, imposto da Yaldabaoth. Per il ché, Yaldabaoth li cacciò dal suo paradiso ed insieme ad essi, cacciò il serpente, la “mente”. Dopo la cacciata, i corpi di Adamo ed Eva diventarono sempre più densi e sempre più deboli ed essi conobbero di portar seco la morte. Ma Sophia, la Sapienza, non trovando pace ne in cielo ne in terra, implorò l’aiuto della Grande Madre e questa,mossa a compassione, pregò il Primo Uomo di mandare il Cristo ad aiutarla. Ed il Cristo, suo fratello e sposo, venne in suo aiuto discendendo attraverso le sette sfere, privando gli Arconti del loro potere. Egli fece opere possenti, insegnò agli eletti il Padre Sconosciuto e si proclamò apertamente Figlio del Primo Uomo. Per il chè gli Arconti, e specialmente Yaldabaoth, presero misure per ucciderlo; cosi’ Gesù, l’uomo, fu da loro crocifisso, ma Cristo e Sophia salirono in alto all’Eone incorruttibile”.
Oltre che dai Vangeli cosidetti Apocrifi o Gnostici, possiamo trovare le linee fondamentali di questa Dottrina anche in molti pensatori vissuti nei primi tre secoli dopo Cristo:
1) Il Vescovo Marcione, vissuto tra l’85 ed il 160 dopo Cristo, negava per i Cristiani l’importanza del Vecchio Testamento ed affermava che il Dio della Bibbia era un Dio inferiore (Demiurgo), creatore del mondo, vendicativo e terribile. Secondo Marcione, Cristo è venuto sulla terra per far conoscere agli uomini il Padre, buono e misericordioso. Egli affermava che l’Autore di un mondo riboccante di mali e di un uomo pieno di imperfezioni non potesse essere che un Dio “minore” e che la sua legge era spietata e crudele. Marcione non può essere definito propriamente un pensatore gnostico perchè non crea nessun sistema metafisico. Possiamo affermare che il fulcro della sua dottrina è che il vero cristiano deve completamente rigettare il Vecchio Testamento.
2) Valentino visse in epoca alessandrina nel secondo secolo dopo Cristo. Il suo fu il sistema gnostico più completo, ma anche il più complesso. Secondo Valentino la realtà è il Pleroma formato da coppie di entità immateriali (Sigizie) detti Eoni. La prima coppia Abisso e Silenzio genera il Primo Padre (il Dio inconoscibile). Da Questo, per emanazione, si generano Mente e Verità che a loro volta generano Verbo e Vita che generano Essere ed Ecclesia. Questi primi otto Eoni costituiscono l’Ogdoade. Seguno poi atre due serie di dieci e dodici Eoni che costituiscono la decade e la dodecade. L’insieme di questi trenta Eoni costituisce il Pleroma che è l’unica vera realtà. L’ultimo Eone Sophia, la Sapienza, cercò di penetrare i misteri dell’Abisso e questo “Errore” generò un cataclisma immenso che causò la nascita del Mondo materiale. Per ristabilire l’ordine, Mente e Verità generano il Cristo che discenderà nel mondo per riunire tutti i semi di luce sparsi da Sophia e che si trovano intrappolati in alcuni uomini (gnostici o pneumatici). Valentino fu il primo a dividere l’umanità in tre categorie: gli Ilici che vivono come animali e sono la maggioranza del genere umano, gli Psichici che credono nel Demiurgo (il principio della creazione generato da Sophia) e gli Gnostici o Pneumatici ai quali il Cristo ha rivelato l’esistenza di tutto ciò che esiste al di sopra del Demiurgo (il Dio della Bibbia).
3) Cerinto era un filosofo siriano che visse nel primo secolo dopo cristo. Egli affermava che il mondo era stato creato da un Demiurgo (il Dio della Bibbia) che ignorava completamente tutto ciò che era al disopra di Lui. Secondo Cerinto Gesù era solo un Uomo finchè non discese su di Lui lo Spirito sotto forma di Colomba durante il Battesimo. Da quel momento Egli divenne il Cristo ed insegnò agli uomini l’esistenza del Padre sconosciuto.
4) Cerdo fu un pensatore gnostico del primo secolo dopo Cristo. Egli affermava che il modo era stato creato da un Dio arrogante, iroso e vendicativo (il Dio della Bibbia) che ignora tutto ciò che esiste al di sopra di Lui. Il vero Dio Padre avrebbe, secondo Cerdo, inviato nel mondo suo Figlio Cristo per insegnare all’umanità come sfuggire alla malvagità del Dio creatore.
5) Carpocrate era un filosofo alessandrino che visse nel secondo secolo dopo Cristo. Egli predicava che il mondo era stato creato da Angeli inferiori che avevano intrappolato le anime degli uomini nei corpi materiali e che queste anime subivano infinite trasmigrazioni. La visione che Carpocrate ha di questo Mondo è estremamente negativa ed egli ritiene che l’Uomo debba disprezzarne le leggi ed è quindi libero di comportarsi come crede.
6) Basilide visse nel secondo secolo dopo Cristo. Egli affermava che in principio vi era un primordiale “Non Essere” dal quale si generò la Mente (Nous). Successivamente dalla Mente si generò la Ragione (Logos) e da questa per emanazioni successive si generarono la Prudenza (Phronesis), la Sapienza (Sophia) e la Forza (Dynamis). Da questi Eoni naquero gli Angeli distribuiti in ordine gerarchico in 365 ordini. Gli Angeli dell’ultimo ordine crearono questo mondo ed il più potente di essi era Jahvè, il Dio della Bibbia. Per liberare l’uomo dal potere di Jahvè, il Nous (la Mente) discese nella forma di Gesù.
7) Simon Mago non può propriamente essere considerato un pensatore gnostico. Egli è menzionato negli Atti degli Apostoli e visse in Samaria nel primo secolo dopo Cristo. Simone proclamò di essere l’incarnazione del Vero Dio e si accompagnava con una ex prostituta di Tiro, Elena. Questa Elena era, secondo lui, il primo concetto della sua mente, l’Ennoia, che a sua volta avrebbe generato gli Eoni e successivamente gli Angeli creatori del Mondo. Questi ultimi, presi da invidia, avrebbero chiuso l’Ennoia in un corpo umano, codannando la sua anima a trasmigrare per l’eternità di corpo in corpo. Il Sommo Dio, però, si incarnò in Simone per trovare e liberare l’Ennoia. Simone fondò una setta, detta appunto dei Simoniaci, il cui scopo era di salvare il mondo dal cattivo governo degli Angeli, il principale dei quali era Javhè, il Dio dell’Antico Testamento.
8] I Sethiani furono una setta gnostica che fiorì nel secondo secolo dopo Cristo. Essi come molti altri gnostici pensavano che l’unica realtà fosse il Pleroma costituito da Eoni, entità immateriali e meravigliose e credevano che il mondo non fosse stato creato da Dio, ma da un essere inferiore. L’ultimo degli eoni, Sophia (la Saggezza) aveva generato sette figli (gli Arconti), Yaldabaoth, Iao, Sabaoth, Adonai, Elohim, Astaphain e Horaios: essi avevano creato l’uomo a loro immagine e somiglianza. Dopo che Adamo era caduto nel peccato e Caino aveva ucciso Abele, Sophia decise di mandare Seth come Salvatore dotato della scintilla spirituale divina, la cui missione era di liberare l’elemento spirituale degli uomini, intrappolato nel mondo materiale. Cristo era l’ultimo discendente di Seth, o forse Seth stesso, tornato per portare la conoscenza (gnosi) della salvezza, contenuta in un libro segreto e insegnata solo agli iniziati.
9) Saturnino visse e predicò ad Antiochia nella prima metà del II secolo. Prendendo spunto da un passaggio del Vangelo di Giovanni (1:18): Dio nessuno l’ha mai veduto, il Dio unigenito che è nel seno del Padre, egli ne ha parlato, Saturnino affermò che il Padre, essendo non visibile, era sconosciuto.
Egli aveva creato un mondo di angeli ed arcangeli, dei quali sette malvagi angeli avevano, a loro volta, creato il mondo materiale e l’uomo, che era rimasto un essere strisciante, finché il Padre non gli aveva inviato una scintilla divina.
Il più potente di questi angeli malvagi fu Yahweh, ed il Padre mandò in terra il Cristo per distruggerlo.
Il Cristo, però, venne in terra solo in apparenza (Docetismo), per trasmetterci un concetto di salvezza, implicante la liberazione degli spiriti umani dai loro corpi, in cui sono prigionieri ed il ritorno a Dio.
Saturnino, quindi, rifiutò tutto ciò che era materiale, conducendo una vita ascetica praticando l’assoluta castità ed il celibato.
10) Gli Ophiti o Naaseni, come già visto, sono una serie di sette gnostiche del secondo secolo dopo Cristo. Queste sette avevano in comune l’adorazione del Serpente: il Serpente che nella Genesi avrebbe indotto Adamo ed Eva a mangiare il frutto dell’Albero della Conoscenza. Secondo gli Ophiti all’inizio vi era il Primo Uomo che a sua volta generò il Figlio o Secondo Uomo e da essi procedette lo Spirito Santo o Prima Donna. Da questa Terna procedettero il Cristo e Sophia, la Sapienza. Sophia generò un figlio, Yaldabaoth (Jahvè, il Dio della Bibbia) che creò questo mondo e l’Uomo. La sua creazione fù un aborto. Sophia mandò il Serpente che convinse Adamo ed Eva a mangiare il frutto proibito ed essi ebbero la vera conoscenza e conobbero che al di sopra del Dio Creatore, arrogante e geloso, vi erano il Primo Uomo, il Figlio e la Prima Donna. Per liberare la scintilla divina che era nell’Uomo, il Cristo discese in questo mondo e si proclamò apertamente “Figlio dell’Uomo”.
11) Per la Scuola Gnostica di Alessandria In principio c’era un unico, indescrivibile, inimmaginabile Silenzio che generò la Mente, il Nous, il “Dio esterno alla creazione”, al di là del tempo, al di là dello spazio, al di là di materia ed energia. Questa generò il Pensiero, poi il Pleroma originario iniziò a differenziarsi generando gli Eoni. Anche per questa Scuola, Sophia era l’ultimo Eone che generò il Demiurgo creatore di questo mondo, un essere composito formato da sette Arconti, i tirannici guardiani dei sette mondi. Sophia, proveniente dal “cielo supremo”, fu trattenuta dagli Arconti e tirata giù nei mondi.
12) San Paolo, nella sua lettera agli Efesini, scrive: “La nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre”.



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