TORO - SCIENZE ASTRATTE

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TORO

ASTROLOGIA > PROFILI GENERALI DEI 12 SEGNI

TORO  


Due articoli diversi sotto vari punti di vista che si completano:
il primo scritto da Benedetta nel 2007;
il secondo da Andrea Fontana nel 2013.


Attribuzioni del Toro
Periodo: 20-22 Aprile – 20-23 Maggio
RAGGI: 4° = ARMONIA TRAMITE CONFLITTO  O UNITA' (Bellezza, arte di vivere, creativitià artistica)
Governatori:
Venere per l'Astrologia Classica: 5° Raggio = CONOSCENZA CONCRETA O SCIENZA
Vulcano per l'Astrologia dell'Anima e per la Monade: 1° Raggio = VOLONTA' O POTENZA
Esaltazione: Luna
Caduta: Urano
Esilio: Marte e Plutone
Triplicità: Terra
Quadruplicità: Fisso
Polarità: Femminile
Segno Opposto: Scorpione
Casa: Seconda


IL SEGNO DEL TORO
di Benedetta
2007


I "profili astrologici generalizzati" sono sempre da considerare in senso lato, in quanto non tengono conto delle molteplici sfumature che un "Oroscopo di nascita" può dare, perché solo questo è calcolato sulla base di luogo, giorno, mese, anno ed ora di nascita, quindi è personalizzato. Ritengo comunque che una buona approssimazione si possa avere anche solo conoscendo la posizione del Sole della persona interessata (posizione che generalmente coincide con il Segno a cui appartiene) e il suo Ascendente. Se conoscete il Segno e l'Ascendente, sarà utile che leggiate entrambi i profili relativi ad entrambi tali Segni, perché probabilmente troverete corrispondenza in tutti e due.
In relazione ai Livelli Evolutivi degli esseri umani e, di conseguenza, all’evoluzione dell’Astrologia, i profili generali di tutti i 12 Segni zodiacali sono qui trattati in una visione Classica ed in una Esoterica.


     



Caratteristiche generali

UOMO DEL TORO

Governato dal pianeta Venere, di solito ha un aspetto fisico molto gradevole anche se non in termini convenzionali e sarà sempre elegante e ben vestito ( è vanitoso, ma lo nasconde benissimo!).
Non lo troverete mai fuori posto o vestito in maniera troppo vistosa: il Toro non è una persona “alla moda”, tende al convenzionale piuttosto che al sensazionale.
Gentile e amante della bellezza, è un segno sensuale, intendendo per sensualità tutto quello che è in grado di soddisfare i suoi sensi, non solo in campo sessuale: amano l’arte, la buona tavola, la musica, i tessuti pregiati. E chiaramente anche l’amore fisico (come la bellezza fisica).

Per molti nati Toro, l’aspetto sessuale della relazione è molto importante, se non la cosa prioritaria. Il suo credo nella fedeltà è strettamente legato al suo punto di vista personale : ci sono Tori che decidono di soddisfare i loro piaceri sensuali, gironzolando di qua e di là con gioia e per contro, Tori fedelissimi perché hanno scelto di essere fedeli (più probabilmente perchè la loro compagna soddisfa la loro ricerca di soddisfazione sensuale).
Amano la concretezza e la stabilità, quindi, se siete corteggiate da un Toro, sappiate che non amano le titubanze, i “ci sono“, “non ci sono”, il rischio è che partano alla ricerca di qualcuno più disponibile.
Sono romantici come i cavalieri delle fiabe e quel che promettono mantengono e realizzano: proprio perché sono personaggi solidi, concreti, tenaci, promettono solo quando si sentono sicuri, ossia, quando hanno ben analizzato (o ben sotto controllo) la situazione.
E’ molto conscio della sua stabilità, e anche del suo bisogno di mantenerla (specie per gli affetti) quindi sarà raro che inizi o interrompa con leggerezza una relazione. Abbiamo visto prima che può decidere di svolazzare come una farfalla per quanto riguarda gli incontri sessuali, ma se decide di impegnarsi in una relazione, sappiate che il termine relazione ha per lui un grosso  significato.   
Ha un tipo di sessualità esplicita e priva di imbarazzo. Se vi piace la forte sensualità, il Toro la possiede in abbondanza e molti uomini del segno spesso si vantano della propria prestanza sessuale; l’amore fisico, l’avrete capito, per l’uomo Toro,  non va fatto in fretta o male.
Troverete in alcuni esponenti del segno, la tendenza a diventare un po’ macho: sono molto sensibili e percettivi ai ruoli collettivi proposti dalla società quindi a volte tendono, a fare propri tutti quegli aspetti che la società attribuisce al maschio a partire dall’abbigliamento, dall’atteggiamento mentale, fino alla possessività nei confronti della donna.
Beh, possessivo e geloso lo è di certo e se è innamorato, voi sarete sicuramente una “sua proprietà”!
Apprezza la semplicità ed è molto realista, il problema è che spesso non ha sfumature, non coglie ciò che non visibile ai suoi occhi terreni. Se non può avere le cose ben visibili e tangibili davanti a se, non le capisce e le blocca fuori dalla mente.
L’uomo Toro ha pazienza ed è proverbialmente calmo, tranquillo, accomodante. Diffilmente si adirerà, ma…… avete presente un Toro infuriato? Parlo dell’animale Toro, ovviamente! Ecco, l’uomo Toro, una volta infuriato può anche avere reazioni violente: spacca i piatti ad esempio, ma nei casi più drastici può anche arrivare a dare un ceffone.
Non ama molto ansie, paure , nervosismo, disprezzandole spesso se le vede negli altri (non fategli scenate isteriche perché oltre a non capirle, non le ama proprio! Non ha pazienza per gli isterismi femminili).
Non ama l’ambiguità ed aspettarsi quindi comprensione per azioni poco chiare non porta a nulla. Abbiamo visto che ama con costanza ed è fedele e anche vulnerabile per quanto riguarda i suoi sentimenti più romantici quindi se vi ha investito del suo ideale romantico, con l’ambiguità lo disorienterete.  
E’ tendenzialmente pigro ed è verissimo! Spesso può diventare il classico pantofolaio, che oltretutto ama molto essere viziato.
Se vi piace qualcosa di più frizzante, forse il Toro non è molto indicato per voi e se vi aspettate un certo tipo di indipendenza e libertà nei legami, il Toro non fa per voi.


DONNA DEL TORO

Ecco una donna che oserei definire “classica”, che piace agli uomini in quanto incarna spesso il principio di femminilità quindi di dolcezza, forza, saggezza, pazienza, passione e tutti gli attributi legati proprio all’ideale maschile di donna.
Governata dal pianeta Venere, valgono come per l’uomo appartenente al segno, le caratteristiche di sensualità e bellezza. Ama vestirsi con lusso, cura molto il proprio aspetto fisico, adora vizi e coccole ed è molto consapevole del proprio fascino che sa spesso usare benissimo per piacere agli uomini (il grosso problema si presenta quando non pensa ad altro che a questo).
Ha bisogno di sicurezza, più che emotiva direi proprio legata all’aspetto concreto dell’esistenza: denaro, agiatezza, una bella casa, una buona posizione sociale del partner e magari anche sua, sono per lei molto importanti e sicuramente incidono molto sulle sue scelte in amore.
E’ generalmente fedele, affettuosa, tenace e dà molto di sé, almeno finchè riceve ciò di cui ha bisogno e ripeto che spesso non bastano le rassicurazioni emotive.
Proprio perché è ha una incredibile tenacia, è difficile sciogliere una relazione con lei, non mollerà molto facilmente: userà tutte le armi in suo possesso per riprendevi e se non ci riuscirà subito sa aspettare molto bene e farvi capitolare per sfinimento!!!!  Inoltre prende alla lettera tutto quello che dite, ha molta memoria e visto che il carattere del Toro in generale non si presta molto a cogliere le sfumature della vita che muta, non accetta molto di buon grado i cambiamenti.
Esiste un'altra tipologia di donna Toro, molto diversa dalla prima ed è il tipo al naturale: semplice, spesso senza trucco, ama la vita salutare a contatto con la natura, i cibi sani ed è forse questo secondo tipo che ha mantenuto di più il legame alla tradizione e al Mito della Dea Madre, legato al segno.
Grande qualità della donna del Toro è il suo buon senso, sia sul lavoro che in casa: è davvero molto concreta, realista, stabile ed affidabile e mantiene le promesse fatte.
In linea generale, spesso è attratta dai segni di fuoco con i quali condivide l’amore per il prestigio ed il successo, ma non condivide l’amore per l’avventura e l’impeto col quale affrontano la vita i segni di fuoco. Con i segni d’aria hanno pochissimo in comune (specie con i Gemelli e l’Acquario, che non vedo andare molto d’accordo con il desiderio di stabilità del Toro !), anche se, a solito, queste segnalazioni sono da ritenere puramente indicative (il vero accordo tra due persone con l’astrologia si può rilevare solo con la comparazione dei due temi natali).



Il Toro negli affreschi di Palazzo Schifanoia di Ferrara




TAURUS/IL TORO
nella Mitologia, nell'Arte e nell'Astrologia

di Andrea Fontana
19 Aprile 2013


     




TAURUS di Johannes Hevelius nel "Firmamentum Sobiescianum"  del 1690


Il Sole entra nel Segno del Toro ogni anno nel periodo fra il 20-22 Aprile e il 20-23 Maggio, sempre ad un'ora diversa e talvolta un giorno prima o un giorno dopo.

Con il Segno del Toro il ciclo annuale del Sole entra nel mese in cui si celebra il Wesak, la grande Festa orientale della Luce, celebrata anche in Italia negli ultimi 30 anni.

Il Motto esoterico del Toro è: “Io vedo, e quando l’occhio è aperto, tutto è illuminato”.
Questo Motto è la sintesi dello “Stadio del Toro”, che non ha niente a che fare con il Sole nel Segno del Toro, e riguarda solo i grandi Iniziati che hanno cessato di appartenere karmicamente all'Umanità e si sono trasmutati in Adepti immortali della Gerarchia Spirituale, nel Quinto Regno di Natura, di cui il Buddha è il più noto esempio, che in Oriente è ricordato con il racconto dell’illuminazione del principe Siddharta al plenilunio del Toro, ma in realtà quel discepolo iniziato fu adombrato dal Buddha, allo stesso modo in cui Gesù fu adombrato da Cristo fino al Getsemani.
Per la maggior parte dell'umanità accentrata nella personalità il motto di Taurus è questo: “La lotta sia imperterrita”.


         




Il Maestro Tibetano D.K. ha rivelato che il Buddha rappresenta l’aspetto LUCE (la Conoscenza) del nostro Lògos planetario, ricordato nella Grande Invocazione con le parole: “Dal Punto di Luce entro la Mente di Dio, affluisca Luce nelle menti degli uomini”, come Cristo rappresenta l'aspetto AMORE (la Comprensione) "Dal Punto di Amore entro il Cuore di Dio, possa Cristo tornare sulla Terra".

In Taurus, Buddha vinse il desiderio e conseguì l’illuminazione.
In Pisces, Cristo vinse la morte e divenne Salvatore del mondo.

Da: "L'esteriorizzazione della Gerarchia" pag. 411
"Il Buddha venne incarnando in Sé un grande principio o qualità divina. Egli trasmise al mondo l’Illuminazione; Fu il Signore della Luce. Come sempre avviene, per istruire i suoi discepoli riprodusse in Sé i processi dell’illuminazione e divenne “l’Illuminato”. Le scritture dell’India dicono che conseguì l’illuminazione sotto l’albero, così come il Cristo raggiunse la liberazione dello spirito umano sopra l’albero eretto sul Golgotha. Luce, saggezza, ragione, quali attributi divini eppure umani, furono focalizzati nel Buddha. Egli dimostrò la possibilità per tutti gli uomini di conseguire l’illuminazione e camminare nella luce. Li incitò a percorrere il Sentiero dell’Illuminazione, i cui aspetti sono la saggezza, la percezione mentale e l’intuizione.
Successivamente venne il grande Istruttore, il Cristo. Incarnò in Sé un principio o aspetto divino ancora maggiore, quello dell’Amore, nel contempo comprendendo in Sé tutta la Luce del Buddha. Cristo fu l’espressione sia della Luce che dell’Amore.
Grazie alla Loro opera, ora è possibile una risposta più profonda all’opera e all’influenza delle grandi Vite che oggi attendono di aiutare l’umanità, come pure una loro più ampia comprensione.
"  


Un'altra rivelazione del Maestro Tibetano D.K. è che il Buddha fu l'ultimo essere umano che raggiunse l'immortalità durante la vita sulla catena lunare prima che la vita fosse trasferita sulla Terra, mentre il Cristo è stato il primo uomo che ha raggiunto l'immortalità sulla Terra, e per questo è il Capo di tutti i Maestri della Gerarchia Spirituale ed è Maestro degli uomini e degli Angeli o Deva, ed il Maestro D.K. ha rivelato anche i loro Raggi:
Buddha: Anima II; Personalità 1; Mentale 6 (caso rarissimo).
Cristo: Anima II; Personalità 6 (ciò spiega la sua intima relazione con il Maestro Gesù); Mentale 1.


Nell'Astrologia dei Sette Raggi il Toro appartiene al Quarto Raggio, dell’Armonia tramite Conflitto o Unità, Bellezza e Arte di vivere, governato dalla Luna per l'umanità ordinaria (che vela tre pianeti sacri, Vulcano, Nettuno e Urano, a seconda del livello evolutivo) e da Mercurio per i discepoli avanzati sul Sentiero.

Sono rarissimi gli individui che vivono i livelli più evoluti del Toro, mentre la maggior parte dei nativi di tale Segno sono combattuti dai valori inferiori.


              
Il Maestro Robert Browning (1812-1889)        Leonardo Da Vinci (1452-1519)              Guglielmo Marconi (1874-1937)




Il Maestro Robert Browning è nato con il Sole in Toro e rappresenta uno degli esempi più evoluti di tale Segno, sebbene non facesse parte del Dipartimento del Quarto Raggio, ma di un Ashram di Secondo Raggio (AMORE-SAGGEZZA).
Il nome esoterico dato da Leadbeater al Maestro Inglese R.B. è Vulcano, il pianeta esoterico governatore del Toro. Il primo a citare questo Maestro di Saggezza è stato il Maestro Tibetano D.K. attraverso i libri di Alice Bailey, usando solo le iniziali, come usano fare i Maestri della Gerarchia Spirituale, che lo ha indicato come Maestro inglese R.B. La sua completa identità è stata rivelata da Douglas Baker, suo discepolo, appartenente all'Ashram del Secondo Raggio.


Un altro esempio molto evoluto di nativo con il Sole in Toro ed Ascendente in Sagittario, è stato Leonardo Da Vinci, il grande Iniziato che aveva una straordinaria capacità di usare la mente intuizionale per tradurre in pratica i concetti del futuro; il Maestro Tibetano D.K. ha rivelato che Leonardo era un forte Quarto Raggio.
Secondo le mie ricerche Leonardo era un Discepolo iniziato della Seconda Iniziazione, che per quell'epoca era uno stadio molto evoluto, e si preparava a superare la Terza Iniziazione; questi i suoi Raggi:
Monade Primo; Anima II; Personalità 4; Mentale 1; Emotivo 2: Fisico 1.
Per approfondire si può leggere l'analisi astrologica.


Un altro esempio evoluto di Sole in Toro è stato Guglielmo Marconi, un discepolo che ha dimostrato al mondo l’esistenza dell’etere per mezzo della radio, grazie al cui sviluppo è nato Internet.
Secondo le mie ricerche, Marconi era guidato dall'Ashram di Primo Raggio del Maestro Morya per realizzare la radio, ed alla sua morte ha superato la Seconda Iniziazione; questi i suoi Raggi:
Monade di Primo; Anima II; Personalità 1; mentale 1; Emotivo 2; Fisico 1.



IL TORO, MADRE DELL'ILLUMINAZIONE


Nel Segno del Toro avviene l’esaltazione della Luna, la madre della forma.
L’esaltazione della Luna nel Toro incarna nel suo simbolismo la Luna piena, il riflesso del Sole e la coscienza solare.
I cicli lunari influenzano la crescita fisica nei Regni vegetali, animali e umani, ma la Luna non ha nulla a che fare con la coscienza, è semplicemente un influsso ritmico biologico.
La Luna è stata erroneamente definita la 'Grande Madre', ma il vero archètipo femminile, Gaia, risiede all'interno della Terra, ed invece la Luna è il suo satellite, in cui vi era la vita milioni di anni fa, prima di essere trasferita sulla Terra.
Nello stesso modo troviamo questa azione biologica lunare in altri Segni 'femminili' governati dalla Luna, il Cancro per la personalità, la 'Madre della Forma', che comprende il corpo fisico, e la Vergine per l’Anima, la 'Vergine Madre'.


VENERE


L'influsso femminile del Toro deriva da Venere per l’Astrologia ortodossa-classica, perchè è accentrata sul corpo emotivo e sulla personalità, che sono rappresentati da Venere come dea della bellezza, con il sesso, i soldi, le forme sensuali e seducenti, perché gran parte dell'umanità è ancora polarizzata in modo emozionale, nel corpo astrale emotivo.
Ma su un livello superiore, Venere simboleggia la Mente astratta, che è di polarità 'femminile' ed è collegata alla mente concreta o mente inferiore, che però appartiene al quinto Raggio ed è di polarità 'maschile'.
La Mente astratta è collegata al Piano Mentale Astratto, dove risiedono gli Archètipi spirituali che emergono nella coscienza umana.
Il simbolo di Venere è la Stella a cinque punte e il pentagono.
Venere è la luce della Conoscenza e il Toro è la madre dell’Illuminazione, dunque una potente combinazione.
La luce della Conoscenza alla fine viene trasformata nella Saggezza: Venere diventa la Sophia, la Saggezza.



POLARITA' TORO-SCORPIONE


L'esatto opposto del Toro è lo Scorpione, un Segno governato sia a livello classico che esoterico da Marte, pianeta non sacro, signore della guerra e delle opposizioni.
Il Maestro Tibetano D.K. ha precisato una verità poco conosciuta che non si deve mai scordare: i Segni opposti si rafforzano e aiutano a vicenda, poichè sono connessi da una linea diretta di forza e di contatto. In Astrologia Esoterica, un Segno zodiacale è sempre da considerare in relazione al suo opposto polare, perché rivela come bilanciare le coppie di opposti fisicamente, emotivamente e mentalmente, in modo che alla fine trascenda la dualità.
Il Segno opposto al Toro è lo Scorpione, governato da Marte sia per la personalità che per l'Anima.
Chi nasce con il Sole in Toro avrà la Terra in Scorpione e viceversa per chi nasce con il Sole in Scorpione avrà la Terra in Toro.
Infatti se noi osserviamo attentamente una persona nata con il Sole in un determinato Segno, noteremo che presenta alcune caratteristiche del Segno opposto, tanto più se non vive in modo cosciente i valori del suo Segno solare, come ha classificato l'Astrologia Psicologica, denominando questa tipologia “compensazione”.

Esotericamente parlando, la Monade dell’Umanità è governata dallo Scorpione (Gerarchia creativa) e questo spiega il destino di dolore e di conflitto dell'Umanità e della Terra, unico pianeta all'interno di questo sistema solare.
Nella mitologia Marte e Venere sono amanti, e questo allude al loro rapporto come pianeti del sistema solare, ma anche come le energie sessuali che l'umanità sta trasmutando per il loro bilanciamento ed uso corretto.
L’equilibrio delle coppie di opposti sul Piano Astrale è collegato strettamente al Toro-Scorpione.
Il desiderio in Toro trova la sua sazietà fisica in Scorpione; a sua volta, la profondità e l'intensità dell'esperienza dello Scorpione porta l’illuminazione in Toro.
Infatti, l’ego umano si annida nei chakra inferiori. Lo Scorpione è collegato al Centro sacrale, mentre il Toro al Centro della gola.
L’Evoluzione impone che le forze procreative del Centro sacrale alla fine vengano elevate al Centro della gola, sede del Corpo mentale e fonte della coscienza creativa. Il processo evolutivo consiste nel mantenere la circolazione tra i Centri inferiori e i Centri superiori, senza eccessiva enfasi su entrambi.
Coloro che hanno molti valori in Toro o Scorpione, sia nel tema natale che nel tema progresso, sperimenteranno questa forte polarità nella loro vita rispetto alla media degli altri Segni.



LA CROCE FISSA


Il Toro, lo Scorpione, il Leone e l'Acquario formano la Croce Fissa dello Zodiaco.

               
LA CROCE FISSA E IL SUO SIMBOLO



Vi sono due dimensioni della Croce, una verticale e una orizzontale.
La dimensione verticale dell'uomo sulla Croce Fissa è sempre riferita all'asse Leone-Acquario, ma non riguarda il Segno in cui si trova il Sole, bensì lo stadio evolutivo ed indica che l'individuo Leone, centrato sul Sè superiore, impara le lezioni provenienti dalla Croce e si decentralizza nell'Acquario, polarizzandosi sul gruppo e dedicandosi al Servizio.
La dimensione orizzontale è riferita all'asse Toro-Scorpione, ad indicare che al desiderio di cose materiali del Toro subentra il desiderio di valori spirituali, attraverso il superamento delle prove e tribolazioni imposte allo Scorpione; la Terra del Toro e l'Acqua dello Scorpione devono entrare in rapporto e fondersi, ossia i desideri terreni del Toro devono essere immersi a tempo debito nelle acque purificatrici dello Scorpione, poiché il battesimo per mezzo dell'Acqua (la seconda iniziazione) necessita di un periodo preliminare di prove e tribolazioni per poter raggiungere la purificazione che fornisce lo Scorpione. Questa è la verità che riguarda tutti gli insegnamenti sul battesimo e sulla purificazione.



ANALOGIA CON LA SECONDA CASA


Il Toro governa la seconda Casa, che riguarda i possessi, il denaro e le proprietà.
Occorre sempre tenere presente che tutte le Case hanno un duplice significato: Materiale e Spirituale (Personalità e Anima). Quindi le Case hanno molti più significati di quelli tradizionalmente conosciuti dall'Astrologia Classica.

II CASA MATERIALE:
1) Beni. Finanze. Scambi monetari. Risorse personali.
2) Spese. Uso delle risorse materiali.
3) Possessi. Atteggiamento verso il denaro.
4) Perdite causate dall’uso sbagliato dei beni materiali.
5) Entrate, guadagni, azioni e titoli.  


II CASA SPIRITUALE:
1) Prana o energia vitale. Risorse e valori spirituali.
2) Uso delle energie vitali.
3) Controllo sulla personalità da parte dell’Anima. Uso della materia come espressione di valori spirituali.
4) Distacco dalla materia. Perdite di energia.
5) Acquisizione di poteri e valori spirituali.

Chi nasce con una seconda Casa molto forte può ricevere molti mezzi per implementare lo scopo della sua Anima in quella vita, ma può diventare facilmente intrappolato o sviato dal denaro e dalle proprietà che ha a disposizione.                    
Douglas Baker ha fatto notare che solo ai discepoli più fidati viene affidata (dal Karma) una grande ricchezza materiale, nella certezza che sarà usata a buon fine e non accumulata o usata per fini egoistici, poiché il denaro è “energia concretizzata”.

           

Il Buddha ha insegnato: “Tutto è impermanente”.
Eràclito disse: "Panta Rei" =“Tutto scorre.”
Infatti la sofferenza deriva dall’attaccamento a ciò che è transitorio, perché niente sul Piano fisico è durevole in eterno, ma permane solo ciò che è di carattere interiore e spirituale.                                                                                                                             
Il Cristo ha insegnato che per percorrere il Sentiero Spirituale è necessario trasmutare i propri desideri in aspirazioni più elevate e durature.
Infatti il desiderio può avvinghiare, legare, intrappolare, assoggettare e confinare l’individuo che ha forti valori nel Toro, il quale solo quando avrà chiaramente compreso tutto questo in consapevolezza potrà iniziare a collaborare seriamente con la propria Anima.

Per ogni attaccamento ci deve essere alla fine una liberazione. Questo è il modo in cui l’Anima si coinvolge nella materia e poi se ne libera.
La completa libertà arriva quando ci si libera degli attaccamenti sul Piano fisico, emotivo, mentale e spirituale.




Samael Aun Weor (1917-1977) ha scritto questa descrizione del TORO nel suo: “Trattato esoterico di Astrologia Ermetica”:

Il Toro è il segno zodiacale che governa la laringe creatrice — quell'utero meraviglioso dove ha origine la Parola, il Verbo — ragion per cui ci conviene comprendere a grandi linee in questa lezione la parola di Giovanni quando disse: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste”.  (Giovanni, 1, 1)

Esistono sette ordini di mondi, sette cosmi creati con il potere del Verbo, con la Musica, con il suono:

- il primo cosmo si trova sommerso nella Luce Increata dell'Assoluto;
- il secondo ordine è costituito da tutti i mondi dello spazio infinito;
- il terzo ordine è la somma totale di tutti i Soli dello spazio stellato;

- il quarto ordine è il Sole che ci illumina, con tutte le sue leggi e dimensioni;

- il quinto ordine è composto da tutti i pianeti del sistema solare;
- il sesto ordine è la Terra in se stessa, con le sue sette dimensioni e regioni popolate da infiniti esseri;
- il settimo ordine di mondi è formato da quelle sette sfere concentriche del Regno Minerale sommerso, gli Inferi, sotto la crosta terrestre.
La Musica — il Verbo—disposta dal Logos in sette ottave musicali, sostiene saldo l'universo nella sua marcia:
- Primo ordine di mondi, nota ................DO.
- Secondo ordine di mondi, nota ............SI.
- Terzo ordine di mondi, nota.................LA.
- Quarto ordine di mondi, nota...............SOL.
- Quinto ordine di mondi, nota...............FA.
- Sesto ordine di mondi, nota .................MI.
- Settimo ordine di mondi, nota .............RE.


Infine tutto torna nell'Assoluto con la nota DO.

Senza la Musica, senza il Verbo, senza la Grande Parola, sarebbe impossibile l'esistenza meravigliosa dei sette Cosmi.

DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI, SI-LA-SOL-FA-MI-RE-DO: le sette note della grande scala del Verbo creatore risuonano in tutto il creato, perché “in principio era il Verbo”.


Il primo ordine di mondi è saggiamente governato dall'unica legge, la Grande Legge; il secondo ordine di mondi è governato da tre leggi; il terzo ordine di mondi da sei leggi; il quarto ordine di mondi da dodici leggi; il quinto ordine di mondi da ventiquattro leggi; il sesto ordine di mondi da quarantotto leggi; il settimo ordine di mondi infine da novantasei leggi.


Quando si parla della Parola si parla anche del suono, della Musica, dei ritmi del Fuoco con le sue tre battute del Mahavan e del Chotavan, che sostengono saldamente l'universo nella sua marcia.

Gli pseudoesoteristi e gli pseudooccultisti menzionano solo il Microcosmo ed il Macrocosmo; citano solo due ordini di mondi, quando in realtà i cosmi sono sette, sette ordini di mondi sostenuti dal Verbo, dalla Musica, dal Fiat luminoso e spermatico del primo istante.

Ognuno dei sette cosmi è senza dubbio un organismo vivente che respira, sente e vive.

Dal punto di vista esoterico possiamo assicurare che ogni progresso verso l'alto è il risultato di un avanzamento verso il basso. Non si può salire senza scendere; prima bisogna scendere e poi salire.
Se vogliamo conoscere un cosmo, dobbiamo prima conoscere i suoi due cosmi adiacenti, quello di sopra e quello di sotto, perché entrambi determinano tutte le circostanze ed i fenomeni vitali del cosmo che vogliamo studiare e conoscere.
Per esempio in quest'epoca, in cui gli scienziati lottano per la conquista dello spazio, stanno facendo degli enormi progressi —fortunatamente perversi—nel terreno dell'infinitamente piccolo, nel mondo atomico.

La creazione dei sette cosmi fu possibile solo tramite il Verbo, la Parola, la Musica.

I nostri studenti gnostici non devono mai dimenticare ciò che sono le tre forze chiamate Padre, Figlio e Spirito Santo. Queste tre forze costituiscono il Sacro Triamazikamno. Queste sono la Sacra Affermazione, la Sacra Negazione, la Sacra Riconciliazione; il Santo Dio, il Santo Fermo, il Santo Immortale.
Nell'elettricità queste forze sono i tre poli: positivo, negativo e neutro. Senza la convergenza di questi tre poli risulta impossibile qualsiasi creazione. Nella scienza esoterica gnostica, le tre forze indipendenti hanno i seguenti nomi:

Surp-Otheos, forza spronatrice, affermativa, positiva;
Surp-Skiros, forza negativa, di negazione, di resistenza;
Surp-Athanatos, forza riconciliatrice, liberatrice, neutralizzante.

Nel Raggio della Creazione queste tre forze sembrano tre volontà, tre coscienze, tre unità. Ognuna di queste tre forze contiene in se stessa tutte le possibilità delle altre due. Ma nel loro punto di congiunzione, ognuna manifesta solo il suo principio: il positivo, il negativo o il neutro.
È interessantissimo vedere le tre forze in azione: esse si separano, si allontanano e poi si rincontrano per formare nuove Trinità che originano nuovi mondi, nuove creazioni.
Nell'Assoluto le tre forze sono il Logos Unico, l'Esercito della Voce dentro la grande unità della vita libera nel suo movimento.
Il processo creatore della sacra Triamazikamno Cosmica Comune iniziò con il connubio sessuale della Parola poiché: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste”   (Giovanni, 1, 1).
In accordo con la sacra Legge dell'Heptaparaparshinokh (la Legge del Sette), si costituirono nel Caos sette templi per la costruzione di questo sistema solare.
In accordo con la sacra Legge del Triamazikamno (la Legge del Tre), gli Elohim si divisero in tre gruppi dentro ad ogni tempio per cantare in accordo con la Liturgia del Fuoco.
Il compito di fecondare la Prakriti, cioè il Caos, la Madre Cosmica, il Grande Ventre, è sempre opera del sacratissimo Teomersmalogos, la terza forza.

Dentro ad ogni tempio i tre gruppi si organizzarono in questo modo:

1. un sacerdote,
2. una sacerdotessa,
3. un gruppo neutro di Elohim.


Se consideriamo il fatto che gli Elohim sono androgini, è chiaro che dovettero polarizzarsi a volontà in forma maschile, femminile e neutra, in accordo con la sacra Triamazikamno Cosmica Comune: il sacerdote e la sacerdotessa davanti all'altare e, nel pianterreno del tempio, il coro androgino degli Elohim.
Furono cantati i riti del Fuoco ed il connubio sessuale della Parola rese fecondo il Grande Ventre del Caos, quindi nacque l'Universo.

Gli angeli creano con il potere della parola. La laringe è un utero dove si crea la parola.
Noi dobbiamo risvegliare la coscienza nella parola, nella laringe creatrice, affinché essa un giorno possa pronunciare il fiat luminoso e spermatico del primo istante.
La coscienza dorme nella nostra laringe, siamo incoscienti con la parola, dobbiamo diventare pienamente coscienti della parola.
Si dice che il silenzio è oro; noi affermiamo che esistono silenzi criminosi. È tanto cattivo parlare quando si deve tacere come tacere quando si deve parlare. Talvolta parlare è un delitto, talvolta anche tacere è un delitto.
Simili ad un bel fiore colorato, ma privo di profumo, sono le belle ma sterili parole di chi non agisce in accordo con ciò che dice. Simili ad un bel fiore colorato e profumato sono invece le belle e feconde parole di chi agisce in accordo con ciò che dice.
È urgente porre fine alla meccanicità nella parola, è necessario parlare con attenzione, in modo cosciente ed opportuno. Dobbiamo diventare coscienti del verbo.
Esiste responsabilità nella parola, e giudicare col verbo è un sacrilegio; nessuno ha il diritto di giudicare nessuno. È assurdo calunniare il prossimo, è stupido mormorare della vita altrui.
Prima o poi le parole criminose ricadono su di noi come un fulmine di vendetta. Le parole calunniose, infami, ritornano sempre da chi le ha pronunciate, convertite in pietre che feriscono.

In altri tempi, quando ancora gli esseri umani non erano così meccanizzati da questa falsa civiltà, i vaccai portavano il bestiame nella stalla cantando in modo delizioso e semplicemente naturale.
Il toro, la vacca, il vitellino, si commuovono con la musica poiché corrispondono al segno zodiacale del Toro, la costellazione del Verbo, della Musica.

Nella grande allegoria dei Purana, la Terra, perseguitata da Prithu, fugge trasformandosi in una vacca e si rifugia da Brahma. Brahma è la prima persona della Trimurti indù; Vach, la vacca, è la seconda, e Viraj, il maschio divino, il vitellino, il Kabir, il Logos, è la terza persona.
Brahma è il Padre; la vacca è la Divina Madre, il Caos; il vitellino è il Kabir, il Logos.
Padre-Madre-Figlio, questa è la trimurti puranica. Il Padre è la Sapienza, la Madre è l'Amore, il Figlio è il Logos, il Verbo.
La vacca astrale dalle cinque zampe che il colonnello Olcott credette di vedere fisicamente di fronte al meraviglioso ipogeo di Karli, la vacca strana e misteriosa che un giovane minatore delle Ande vide come un'esotica guardiana di quei tesori che i minatori cercavano nella sua fattoria, rappresenta la Divina Madre, Rea, Cibele, sviluppata totalmente nel vero Uomo, nel Maestro autorealizzato.
Gautama, il Buddha, o Gotama, significa letteralmente “il conduttore della vacca”. Ogni bovaro, ogni conduttore della vacca, può usare il fuoco giainista della vacca per entrare nelle terre, nei palazzi, nei templi delle città jina.
Con il potere della Divina Madre possiamo visitare Agarthi, le città jina del mondo sotterraneo.
Il Toro ci invita alla riflessione; ricordiamoci che Mercurio rubò le “vacche del Sole”.
Il Toro governa la laringe creatrice. È urgente che Kundalini fiorisca “sulle nostre labbra feconde fatta Verbo”; solo così possiamo usare il fuoco giainista per entrare nel regno dei Jina.

Pratica zodiacale


Durante il periodo del Toro dobbiamo portare la luce nella laringe creatrice con il proposito di prepararla per l'avvento del Fuoco.
Il discepolo si sieda su una comoda poltrona, chiuda gli occhi fisici affinché niente del mondo vano e sciocco lo distragga, svuoti la mente e allontani da essa ogni tipo di pensiero, desiderio, preoccupazione, ecc.
Immagini ora che la luce accumulata nel suo calice — a testa — durante il periodo dell’Ariete passi durante il Toro alla laringe creatrice.

Il devoto canti il mantra AUM. Apra bene la bocca con la A, immaginando che la luce scenda dalla testa alla laringe; vocalizzi poi la U, immaginando vivamente che la luce inondi la gola (per cantare la U si deve arrotondare bene la bocca), ed infine la lettera M, chiudendo le labbra ed espellendo il fiato con forza come per eliminare le scorie dalla gola.
Questo lavoro si fa cantando quattro volte il potente mantra AUM.
Nella ghiandola tiroide, che secerne lo iodio biologico, si trova il centro magnetico dell'udito magico. Con le pratiche del Toro si sviluppa questo udito: il potere di ascoltare le sinfonie cosmiche, la musica delle sfere, i ritmi del fuoco che sostengono i sette cosmi in accordo con la Legge delle Ottave. La ghiandola tiroide è situata nel collo, nella laringe creatrice.
La ghiandola tiroide è governata da Venere mentre le paratiroidi da Marte.
Il Toro è la casa di Venere. La pietra del Toro è l'agata, il suo metallo è il rame.

Abbiamo potuto constatare per esperienza pratica che i nati sotto il segno del Toro non devono sposarsi con persone dell'Acquario, perché falliscono inevitabilmente a causa dell'incompatibilità di carattere. Il segno del Toro è fisso, di terra, tende alla stabilità e siccome il segno dell'Acquario è aereo, mobile, rivoluzionario, è chiaro che risultino incompatibili.
I nativi del Toro sono come i buoi, mansueti ed operosi, ma quando si infuriano sono terribili come il toro.
Nella loro vita i nativi del Toro attraversano grandi delusioni amorose, sono riservati, conservatori; come il bue seguono passo dopo passo il cammino tracciato.
I nativi del Toro sono molto sensibili, la loro ira cresce lentamente e di solito culmina in forti eruzioni vulcaniche.
Il tipo mediocre del Toro suole essere molto egoista, ghiottone, rissoso, passionale, iracondo ed orgoglioso.
Il tipo superiore del Toro è pieno di amore, ama la musica classica, la sapienza, lavora con allegria per l'umanità, è molto intelligente, comprensivo, fedele, sincero nell'amicizia, buon padre, buona madre, buon amico, buon fratello, buon cittadino, ecc.
La grandezza mistica del toro mitraico, non compresa dalla gente superficiale di quest'epoca tenebrosa del XX secolo, degenerò più tardi nel culto del vitello d'oro.
La Vacca Sacra simboleggia Iside, la Divina Madre, ed il suo torello o vitellino rappresenta Mercurio, il messaggero degli Dèi, il Kabir, il Logos.
Le Pleiadi, le Caprette o vacche celesti sono incluse esotericamente nella costellazione del Toro. Queste sembrano essere sette, ma sono in realtà più di duemila, con le loro nebulose Maya, la loro stella principale Alcione e le loro compagne: Atlante, Taigete, ecc.
Intorno all'occhio rossiccio del Toro — ovvero Aldebaran, l'unico che con Antares, il cuore dello Scorpione, può competere in colorazione con Marte — si raggruppano in modo straordinario e meraviglioso le telescopiche Iadi, un’altra mandria celeste.
Dietro al Toro c’è il gigantesco Orione. Sopra la costellazione del Toro e verso nord, esiste un gruppo celeste, simboleggiante il Re Cefeo o Zefiro, la Regina Cassiopea, il liberatore Perseo con la testa di Medusa tra le mani, e Andromeda, la liberata; davanti invece si trova la Balena circondata dai Pesci e dall'Acquario.
Il panorama del Toro e delle sue regioni siderali vicine è veramente stupefacente.




Il dottor Roberto Assagioli (1888-1974), grande iniziato e famoso psicologo e psicoterapeuta, fondatore della Psicosintesi, ha scritto anche molti articoli a carattere astrologico ed esoterico con lo pseudonimo "Considerator", che usava per tenere distinta la sua attività pubblica di noto psichiatra da quella privata di esoterista e discepolo del Maestro Koot Humi.

Riguardo al Toro evoluto, Assagioli ha scritto:

Il glifo di questo segno rappresenta schematicamente la testa e le corna di un toro. La costellazione del Toro, a cui questo segno è collegato, è formata da molte stelle fra cui la luminosa Aldebaran, che si trova all'apice del suo angolo retto. Questa costellazione contiene due importanti gruppi di stelle, le Pleiadi nel collo e le Iadi nella testa.


Dal punto di vista esoterico, la costellazione e il segno del Toro hanno grande importanza e profondo significato. Nella Dottrina Segreta ( 1: 721) è detto che la costellazione del Toro era chiamata la Madre della Rivelazione e l'Interprete della Voce Divina. Secondo l'astrologia esoterica, il simbolo del toro rappresenta prima di tutto l'uomo, 'il toro di Dio', che si tende verso l'illuminazione; è l'anima che emerge libera dai vincoli, con le sue corna (simbolo di dualità) che proteggono l' "occhio di luce'; come è detto nel Vangelo: "Rendi il tuo corpo pieno di luce".

Le caratteristiche o qualità fondamentali del Toro sono espresse in termini umani e in relazione all'uomo nelle parole: desiderio e illuminazione. Il desiderio ha una funzione importantissima nell'evoluzione dell'uomo. Nei primi stadi del suo sviluppo, l'uomo è incalzato dal desiderio. Come attratto da un miraggio, esso è spinto dal desiderio verso piaceri illusori e soddisfazioni personali. Questo gli permette di uscire dal torpore e dall'inerzia, e di vivere molteplici esperienze. Ciò corrisponde al vagabondare del figliol prodigo, che lascia la casa paterna per andare in un paese straniero. Più tardi, dopo una serie di amare delusioni, il desiderio di esperienza e di soddisfazione si trasforma in desiderio di conoscenza. L'uomo, allora, desidera comprendere il perché della vita, il suo significato e il suo scopo. Questo desiderio intelligente porta all'illuminazione spirituale. Nella luce dello spirito, l'uomo scopre la vanità degli 'idoli terreni' a cui la sua personalità è attaccata, e riconosce i veri valori. Allora, sorge in lui il desiderio di superare il desiderio: la sete di liberazione. In altre parole, il desiderio è trasmutato in aspirazione e, più tardi, in amore spirituale.





ARTE E ASTROLOGIA



  
TORO, di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778)



   
Torre del castello di Cardiff, Galles

Nella torre del castello di Cardiff, nel Galles, sono situate le più grandi statue colorate che raffigurano i sette antichi pianeti dell'Astrologia e sono disposte in senso orario in quest'ordine antiorario: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno. Le statue comprendono anche le figure dei Segni zodiacali governati dal pianeta rappresentato. Ogni statua è alta in media 9 piedi (metri 2,75).
Le statue sono considerate come un raro esempio di sculture dipinte conservate all'esterno, che furono scolpite nella pietra da Thomas Nicholls nel 1869 e colorate nel 1873. Nel corso degli anni sono state ridipinte più volte a causa del degrado causato dagli agenti atmosferici; l'ultimo restauro è iniziato nel 2004 ed è terminato nel 2008, stavolta includendo la completa ridipintura e ristrutturazione delle statue con foglie d'oro, dopo una ricerca effettuata con il microscopio sugli strati decorativi che sono stati applicati nel corso degli anni, al fine di identificare i colori originali e le tecniche decorative.
La statua dorata del Toro è stata situata sotto al piedestallo di Venere.


      
Statua di Venere con il Segno del Toro e della Bilancia (1869-1873) - di Thomas Nicholls







IL TORO (1973)
dipinto di Johfra Bosschart (1919-1998)

Nel bellissimo dipinto del Segno del Toro di Johfra Bosschart, l'autore ha raffigurato e spiegato alcuni dei simbolismi di TAURUS, ispirandosi a tre grandi scuole filosofiche: Neoplatonismo, Hermetismo, e la Cabala Ebraica.
Tutti i 12 dipinti zodiacali vennero eseguiti da Johfra per essere stampati su poster di grande formato, e purtroppo quando vengono ridotti a una piccola dimensione non si riescono a vedere i dettagli, come invece accade nei poster.

Ecco la descrizione di Johfra del TORO:


Il TORO è un segno di terra. Il sole è nel Toro dal 21 aprile al 21 maggio. Il suo pianeta dominante è Venere, è un segno negativo: la terra in generazione.
Quando il sole si trova in questa casa, appare una nuova vita: ho dipinto l'azione, lo slancio del movimento incontrollato del primo segno positivo Aries, l'Ariete, ed ora parlerò della passività, della sensibilità che caratterizzano il Toro, il secondo segno. Sotto di esso la sostanza viene modellata in materia, base della vita. Ho cercato di sottolineare la natura fertile e lussureggiante di questo segno.
Sotto il segno del Toro tutto è armonia e pace grazie a Venere, pianeta dominante: il sonno di Marte sta ad indicare la sua sottomissione. Ho dotato questo segno di due figure simboliche: una è Api, l'Egiziano, l'altro è Giove sotto forma di toro, forma che assume per rapire Europa. Qui Europa è una delle rappresentazioni di Venere: indossa una splendida cintura intorno alla vita e tiene in mano una lampada accesa; sono le "armi magiche" che la Cabala le attribuisce. Il velo trasparente nel quale è avvolta suggerisce il regno vegetale. Ho scelto il toro Giove perché il pianeta Giove governa anche la crescita del regno vegetale.
Venere porta una corona formata da sette rose rosse, perchè la rosa è il fiore di Venere e il 7 è il suo numero per la Cabala nella sua posizione quale settima sephira sull'Albero della Vita; infatti in primo piano è raffigurata una rosa araldica con una stella a 7 punte, che contiene il glifo del Toro.
Nello sfondo del cielo si vede il pianeta Venere, la stella del mattino, che brilla sulla testa di Venere.
Nell'aria si libra Eros, o Amore, il figlio di Marte e Venere che presiede all'amore ed infatti è il frutto di un'interazione armoniosa fra poli opposti, qui raffigurato mentre trascina due bianche colombe, gli uccelli sacri a Venere.
In primo piano si vede Marte che dorme appoggiato allo scudo e alla spada, e due amorini giocano con il suo elmo, poichè Marte è in esilio nel Toro, e significa che le energie aggressive e battagliere sono sottomesse alle qualità dell'armonia e della pace di Venere;
Sullo sfondo si trova la figura tarologica della Papessa, la seconda lama dei Tarocchi, che raffigura Iside seduta su un trono a baldacchino, in cui il timpano è sostenuto dalle due colonne massoniche e le collega fra loro: a destra la colonna rossa della "forza" di Yakin, a sinistra la colonna nera della "forma" di Boaz."





TAURUS (1993)
dipinto esoterico di Patricia Ludlow su incarico di Douglas Baker (1922-2011)
Copyright © Editore Richard Painter (www.claregategroup.org)


(Libera interpretazione di Andrea Fontana)
Nel dipinto esoterico realizzato dalla pittrice Patricia Ludlow su incarico di Douglas Baker, dedicato a Taurus, si vede il forte animale del Toro legato per il naso da una catena di ferro, che simboleggia le grandi energie possedute dalla personalità di questo primo Segno di Terra, che per l’Astrologia Classica è governato da Venere, ma che durante il Sentiero Spirituale ed Esoterico esse devono essere sottomesse alla volontà del Sé superiore, simboleggiate dal pianeta Vulcano, che in questo dipinto si vede sullo sfondo e governa l'Ascendente Toro per l'Astrologia dell'Anima e anche per l'Astrologia Monadica. Infatti le grandi energie taurine prima di poter essere utilizzate, devono essere forgiate da Vulcano, il divino fabbro che forgia i “metalli”, ossia i difetti e le manchevolezze della personalità, prima che possano essere usate dall’Anima.
Vulcano è il pianeta sacro di Primo Raggio, che è il Raggio del distruttore, infatti governa tutto ciò che si libera all’improvviso e si trasforma in qualcosa di superiore, ma rispetto a Plutone, pianeta non sacro, anch’esso di 1° Raggio, Vulcano, dopo avere velocemente distrutto, crea anche i presupposti per la ricostruzione su una voluta superiore.




TAURUS (1987)
Bassorilievo in ceramica di Andrea Fontana - cm. 10 x 10

In questo quadretto in ceramica è raffigurato il TORO dell'Astrologia Classica, che ruota in senso orario ed è governato da Venere.
Nello stadio di Aspirante spirituale e durante il probandato il moto delle incarnazioni attraverso lo Zodiaco gradualmente si inverte: da orario diventa antiorario. L'inversione della rotazione dello Zodiaco riguarda esclusivamente la Coscienza, ossia l'Anima, ma non c'entra niente lo Zodiaco astronomico.
Per l'Umanità ordinaria la Coscienza ruota in senso orario da Aries a Taurus passando per Pisces; invece per le Anime che hanno invertito la rotazione, la Coscienza ruota in senso antiorario da Aries a Pisces, passando per Taurus.
Nel moto orario si manifesta il Raggio della Personalità con il suo governatore planetario classico, nel moto antiorario si esprime il Raggio dell'Anima con il suo governatore spirituale, ma fino alla terza Iniziazione la personalità alterna fasi di collaborazione con l'Anima e altre fasi in cui cerca di opporsi ai propositi dell'Anima.
Nella rotazione in senso antiorario il Toro è governato da Vulcano.

Il Segno del Toro governa le cose che frenano, che stanno ferme e ci limitano, specialmente quando è intercettato nel tema, e governa anche i legami o vincoli, gli attaccamenti psichici e quelli fisici, come le cinture, i fermagli, gli anelli di una catena e i lucchetti, come l’adesività e le cose incollate e tenute attaccate fra loro, o perfino la schiavitù.    
Ogni situazione in cui c’è stallo e ostinazione, in cui c’è il rifiuto di cambiare, è legato al Toro, sia a livello psichico che fisico.  

Il governatore esoterico del Toro è Vulcano, che aumenta ancora di più la Luce di Venere. Infatti si dice che "Vulcano e il Sole sono un’unica cosa", poichè Vulcano è vicino al Sole e quindi è intriso della coscienza solare.

Nella Mitologia, Vulcano era sposato con Venere, la dea più bella, che aveva legami sessuali anche con altri dèi. Infatti nel Sistema solare vi è una vasta matrice di interazioni energetiche che sono codificate negli antichi Miti.
Vulcano è l’archetipo del 'maschile', eppure nel mito era zoppo, poichè rappresenta la Volontà, che simboleggia la sua imperfezione che sarà corretta per mezzo della spiritualità.
Per questo motivo a livello esoterico vi è fra Venere e Vulcano la profonda allegoria dell'unione della Mente con la materia, dell’Anima con la personalità, della Bellezza con la bestia, dello Spirito con la forma, ossia la superficialità della natura inferiore che Vela la coscienza superiore.
Il martello di Vulcano crea una pioggia di scintille, ovvero di idee, sulla sua incudine; Venere e la Luna portano quelle idee in manifestazione. Nel Toro, attraverso il quinto Raggio di Venere, avviene la discesa delle idee divine in manifestazione.
Vulcano, il fabbro divino del Toro, forma le idee della conoscenza che precipita nella mente dell'umanità  e vengono distribuite nel seguente Segno dei Gemelli.



VENUS/Venere, Afrodite (2012)
Quinto Raggio: Conoscenza Concreta o Scienza
TAURUS/Toro, LIBRA/Bilancia
Quadro scultura ad altorilievo in terracotta di Andrea Fontana - cm. 34 X 70

Il simbolismo di Venere è di una complessità enorme, di cui è stata finora rivelata solo una parte.

In questo quadro-scultura è raffigurata Venere, Venus per i latini ed Afrodite per gli antichi greci, la divinità dell'amore distinto in due tipi: cosmico e umano; l'Amore cosmico è inteso come attrazione tra loro delle varie parti dell'Universo per conservare e procreare, che simboleggia l'istinto naturale di generazione e di fecondazione, mentre l'amore umano si riferisce all'amore di vari livelli evolutivi umani, che parte dai livelli più bassi dell'attrazione erotica, fino a giungere all'Amore spirituale dei grandi iniziati.
Infatti Platone distingueva l'esistenza di due tipi della dea: una nata da Urano (il Cielo) e detta perciò Venere Urania, dea dell'Amore puro e spirituale, ideale della Bellezza e dell'Amore platonico, che personificava l'Amore nato dalla contemplazione del divino ed era raffigurata nuda, poiché simbolicamente la nudità rappresenta la purezza spirituale; l'altro tipo di Venere era nata da Dione ed era detta Venere Pandèmia, cioè "del popolo", dea dell'amore volgare, erotico e istintuale, che era vestita elegantemente e ricoperta di gioielli.
In questo quadro è raffigurata un tipo di Venere in modo che comprenda sia la Venere celeste spirituale, sia la Venere terrena materiale, per tali motivi è raffigurata mezza nuda e mezza vestita, poichè raffigura un terzo tipo della dea, quello della Venere intermediaria fra il Cielo e la Terra, fra lo Spirito e la Materia, fra l'Anima e la Personalità.
Il braccio destro è sollevato verso l'alto, per indicare il simbolismo celeste spirituale, ed il braccio sinistro è proteso verso il basso ed è appoggiato alla sua veste, per indicare il simbolismo terreno materiale.
Infatti alcune famose statue di Venere dell'antichità sono state raffigurate vestite solo a metà, ad esempio la magnifica e misteriosa Venere di Milo (II secolo a.C.) di cui non si conosce come era la posizione delle braccia, la Venere di Arles (I secolo a.C.), la Venere di Capua (II secolo d.C.), e in tempi più recenti la Venere italica scolpita nel 1812 da Antonio Canova, parzialmente nuda e in parte coperta da un drappo.
Occorre precisare che è stato scoperto, per mezzo di dettagliate analisi al microscopio, che tutte le statue dell'antichità arcaica erano colorate, ma gli artisti dal Rinascimento in poi, fra cui Michelangelo e Canova, hanno creduto che le antiche sculture fossero state lasciate al naturale, senza colorazione, e per tale motivo hanno scolpito tutte le loro opere senza colorarle.

Pitagora attribuì ad Afrodite il numero cinque ed il pentagono come forma geometrica, infatti Venere è l'unico pianeta del nostro Sistema solare che può essere identificato con un movimento che forma nel cielo un pentagramma perfetto, derivato dal tracciamento dei suoi movimenti astronomici attraverso lo Zodiaco.
Per tale motivo in questo quadro sono raffigurate 5 colombe, animali sacri alla dea, di cui 4 si librano sopra di lei e una quinta è posata sulla sua mano, ad indicare che l'amore della dea non è ancora salito completamente al Cielo.
Poiché il 5 è il numero esoterico di Afrodite-Venere, il 7 è il numero collegato al Segno della Bilancia, il settimo Segno dello Zodiaco, governato da Venere nel suo domicilio diurno per l'Astrologia Classica; ecco perchè in questo quadro ai piedi di Venere sono raffigurate 7 grandi rose, poiché la rosa è il fiore di Venere e 7 è il numero della Bilancia, di cui si vede la figura zodiacale librarsi nel cielo a destra, che richiama la Costellazione di Libra.
In basso a sinistra si vede la figura zodiacale del Toro, da cui ha preso il nome la Costellazione di Taurus, domicilio notturno di Venere.
Il Segno del Toro ed il Segno della Bilancia sono entrambi governati da Venere per l'Astrologia Classica, che governa la Personalità, mentre invece per l'Astrologia dell'Anima, Venere governa il Segno e la Costellazione di Gemini, e rappresenta la Mente astratta.

Nel cielo in alto a destra si vede il pianeta Venere, a cui venne dato il nome della omonima dea della Mitologia romana.
In alto a sinistra si vede il glifo astrologico ed astronomico di Venere, composto da una croce sormontata da un cerchio, che racchiude diversi simbolismi, alcuni noti ed altri esoterici; nel significato classico e materiale questo glifo rappresenta lo specchio di Venere, sinonimo di bellezza ma anche vanità, che in questo quadro vediamo raffigurato ai piedi di Venere; invece il glifo nel suo significato spirituale simboleggia la Materia (la Croce) che viene purificata e governata dallo Spirito dei puri sentimenti (il Cerchio).

Venere è uno dei sette pianeti sacri da cui proviene uno dei Sette Raggi, provenienti dalle Stelle dell'Orsa Maggiore, il Quinto Raggio: Conoscenza Concreta o Scienza.

Sullo sfondo dell'orizzonte si staglia il mare, per ricordare che Venere-Afrodite era nata dalla schiuma del mare ed era figlia della ninfa degli oceani Dione, pertanto era venerata dai naviganti; infatti uno degli appellattivi di Venere è 'Anadiomene', che significa "nata dalla spuma del mare".
Sul Piano Fisico il mare rappresenta il Piano Astrale-Emotivo, ed il simbolismo dell'Acqua è collegato al Corpo astrale-emotivo ed alle emozioni, le quali possono essere padroneggiate solo quando vengono raffinate e purificate dall'assenza di desiderio e con lo sviluppo di emozioni pure e sentimenti elevati, in modo che si possano rispecchiare nell'acqua limpida e calma come se fosse uno specchio.
In secondo piano dietro a Venere è raffigurato un maestoso cigno, che è uno degli animali sacri a Venere. Nel simbolismo esoterico il cigno rappresenta il Nirmānakāya, che, Helena Petrovna Blavatsky, ha spiegato che non è, come comunemente si crede, il corpo nel quale un Buddha o un Bodhisattva appaiono sulla Terra, ma è un grande Essere che durante la sua ultima incarnazione fisica, sia come Hutuktù che Khubilkhan, ossia un Adepto e un perfetto Yogi, è diventato un membro della Gerarchia Spirituale, quell’Esercito invisibile che, entro i limiti Karmici, protegge da milioni di anni l’Umanità e veglia su di essa. Scambiato spesso per uno “Spirito”, per un Deva o per lo stesso Dio, un Nirmānakāya è sempre un protettore, un Maestro di compassione e un potentissimo Angelo custode per chi diventa degno del suo aiuto.
Infatti Douglas Baker ha precisato che nel tema natale dei discepoli dopo la seconda Iniziazione, Venere indica anche il grado e la qualità dell'influenza del Nirmanakaya, ossia l'accessibilità del fuoco spirituale e il punto in cui esso può manifestarsi nella loro vita.

Dopo un lungo studio condotto per molti anni sul mito di Venere sono giunto alla conclusione che la raffigurazione umana di questa dea, quando è ritratta completamente nuda (poichè anticamente la nudità simboleggiava la purezza spirituale) sia l'indicatore esteriore del livello di spiritualità raggiunto dal tipo di individuo che la osserva, che è tanto meno evoluto quanto più egli resta turbato o in qualche modo eccitato alla vista della femminilità nuda, ed invece è tanto più evoluto quanto meno ne risente a livello emotivo, ma vede nella nudità di Venere soltanto un armonioso e atavico corpo femminile portatore di grazia, bellezza ed armonia.


Per approfondire, leggere questo articolo: VENERE, Mitologia, Arte e Astrologia


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