I CHAKRA. I CENTRI DI COSCIENZA E L'AURA - SCIENZE ASTRATTE

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I CHAKRA. I CENTRI DI COSCIENZA E L'AURA

TERAPIE OLISTICHE

I CHAKRA. I CENTRI DI COSCIENZA E L'AURA UMANA
di Andrea Fontana
2011



La Scienza dei Chakra sarà studiata sempre più in questo nuovo secolo e nuovo millennio.
Lo sviluppo dei Chakra avviene lentamente nel corso dell'Evoluzione e tale sviluppo indica il livello evolutivo umano che è stato raggiunto.

Chi studia Astrologia e le Scienze Occulte aumenta la sua sensibilità psichica maggiormente di chi non le studia. Nelle vite successive questa sensibilità può evolvere in forte sensitività, oppure, se tali studi non sono utilizzati per migliorarsi, può involvere in medianità involontaria o nei casi peggiori in possessione da parte di spiriti poco evoluti.
I libri su tale argomento sono moltissimi, ma occorre stare molto attenti a quali leggere, perchè non sempre sono spiegati i pericoli, ed, anzi, in alcuni libri insegnano come fare a usare il Chakra del Plesso solare per contattare i defunti, o altre tecniche degenerative.
Ad esempio il cosiddetto "medium" è l'espressione più bassa della sensitività, che si esprime per mezzo del Chakra del Plesso solare, anzichè dei Chakra sopra al diaframma, come il Chakra del Cuore e della Testa.
C'è un famoso libro di Manuela Pompas che è molto esplicito, ma nello stesso tempo può confondere, se non si comprende il suo significato: "Siamo tutti sensitivi".
Va precisato che tutti siamo potenzialmente sensitivi, ma gran parte dell'Umanità non è consapevole di questa sensitività e la vive in modo passivo, senza rendersene conto e senza affinarla, come invece è necessario per evolvere.
Ne parla in modo preciso il Maestro Tibetano D.K. nei libri trasmessi ad Alice Bailey, e questo argomento è stato ripreso nei libri di Douglas Baker (Edizioni Crisalide) e Francesco Varetto (Edizioni Synthesis), con l'aggiunta delle loro esperienze.


STADI EVOLUTIVI


Chi appartiene allo Stadio evolutivo di Cancer (da non confondere con chi è nato con il Sole in Cancro) può avere già una notevole sensibilità, ma è un tipo di sensitività inconscia e inconsapevole, che è collegata all'Inconscio Collettivo, e tende a ripetere inconsapevolmente e meccanicamente i modelli comportamentali delle masse umane, assorbendone le caratteristiche e replicandole come fossero sue.
Nello Stadio successivo di Leo (da non confondere con chi è nato con il Sole in Leone) la personalità ha il compito di svilupparsi e diventare indipendente dalle masse, sviluppando il dominio di sè stessa e quindi diventa una "personalità affermata" ma non ancora "integrata con l'Anima".
Negli Stadi successivi, fino allo Stadio di Capricornus, la sensitività si trasmuta in psichismo superiore, da cui emergono i cosiddetti "poteri dell'Anima", che sono potenti e non devono essere usati per fini egoistici.
Una fortissima psichica è stata Helena Petrovna Blavatsky, che ebbe la forza e il coraggio di divulgare al mondo l'esistenza della Gerarchia Spirituale, anche contro il parere di alcuni dei Maestri più anziani che ritenevano (giustamente) che l'Umanità non fosse ancora pronta per aprirsi alle grandi Conoscenze esoteriche. E infatti le Forze del Male fecero di tutto per impedirle di andare avanti, instillando nelle persone meno evolute i peggiori istinti negativi. Tuttavia è stata prodotta una breccia nella Coscienza umana ed ha permesso ad un maggiore numero di individui di avvicinarsi consapevolmente alla Gerarchia Spirituale.

Sono numerosi i sensitivi nel mondo che hanno dimostrato le loro capacità, ma la maggior parte di essi ha reticenza a parlarne, perchè c'è ancora una radicata paura di essere scambiati per fenomeni da baraccone o, nel peggiore dei casi, malati psichici o addirittura degli impostori che vogliono sfruttare queste capacità per fini lucrosi, a causa di certuni ingannatori che hanno simulato di avere capacità paranormali.
Inoltre la Scienza Ufficiale non è ancora in grado di accertare la sincerità di coloro che hanno la padronanza dei poteri psichici.
Uno dei casi italiani più famosi è quello di Gustavo Rol, forte sensitivo e pittore, passato a miglior vita nel 1994 all'età di 91 anni. Quando era vivo Rol non è mai stato molto noto al grande pubblico, perchè non amava mettersi in mostra, né farsi pubblicità. Gustavo Adolfo Rol è oggi considerato il più grande "sensitivo" del XX secolo, ma va detto e considerato che egli stesso aveva dichiarato di non sapere da dove provenivano i poteri che emergevano in lui involontariamente. Chi non lo conosce può leggere questo sito: www.gustavorol.org/chiera.html
Il 20 giugno 2003, in occasione del centenario dalla nascita di Gustavo Rol, è stata costituita un'Associazione denominata "Società Europea di Neuroteologia" - SENT.  www.gustavorol.org/scienzaoreligione.html

Ma uno degli eccezionali casi di sensibilità altamente sviluppata è stato il dottor Roberto Assagioli, che il Maestro Tibetano descrisse ad Alice Bailey in una delle lettere rivolte al discepolo Assagioli , in cui scrisse che egli possedeva una
"estrema sensibilità e impressionabilità psichiche, di un ordine molto elevato... responsabile di gran parte delle tue difficoltà per quanto riguarda la telepatia e le condizioni fisiche".
Questa grande sensibilità faceva molto soffrire Assagioli, ma il Maestro D.K. gli specificò:
"il sentiero dei Salvatori del Mondo è sempre arduo e la via dei divini Sensitivi è colma di sofferenza e di pena..... Vorrei lodarti su un punto. Hai continuato col tuo lavoro ashramico, coi tuoi pensieri e il servizio, nonostante quanto ti è accaduto. Ciò è stato notato da noi ed è precisamente tale qualità di stabilità spirituale che noi osserviamo. Sviluppa la sensibilità telepatica per udire la mia voce, come io l’ho sviluppata per udire la tua".
Infatti il Tema di nascita di Assagioli lo mostra relativamente bene, come l'ho già descritto.

Per sapere se un individuo ha sviluppato la sensitività fortemente si può esaminare Nettuno nel Tema di nascita, oltre agli aspetti che forma o che riceve, anche il Segno in cui esso si trova, sebbene Nettuno sia un pianeta generazionale; infatti le Case governano la Personalità, mentre il simbolismo dei pianeti si mischia al simbolismo dei Segni, che sono espressioni spirituali. Ma occorre sempre individuare il livello evolutivo, perchè Nettuno nel tema di nascita indica diversi livelli di coscienza a seconda dello stadio in cui si trova l'individuo. Per le masse umane poco evolute Nettuno significa generalmente poco più di energie emotive del Corpo astrale, collegato a Marte e alla Luna. Negli Aspiranti spirituali significa lo sviluppo della vita mistica e spirituale, ovvero il trasferimento delle energie dal Plesso solare al Centro del Cuore. Nei Discepoli esoterici Nettuno indica il dominio del Piano Astrale, che si ottiene nella seconda grande espansione di Coscienza, la Seconda Iniziazione, quando il Centro del Cuore è attivo per due terzi.


I CHAKRA



Il Ckakra del Cuore è simile al Loto Egoico


Il Ckakra del Cuore è composto da 12 parti o petali del fiore Anahata, come è chiamato in Sanscrito questo Centro di Coscienza.
Tutta l'Umanità ha attivo almeno uno dei petali del Centro del Cuore, che assicura la vitalità e la vita sul Piano fisico. Durante il lunghissimo periodo evolutivo, nelle migliaia di vite, si alterna l'apertura di altri petali, a volte si aprono e altre volte si chiudono, a seconda del bene o del male prodotto.
Quando si sono sviluppati bene tutti i primi 4 petali è arrivato il momento per l'Anima (il Sè superiore) che essi siano stabilizzati con una Cerimonia segreta, definita Prima Iniziazione, che non ha niente a che vedere con le pseudo-iniziazioni di certi Gruppi o Associazioni culturali o pseudo-esoteriche, che sono composte in genere da personalità dominanti, non da Anime iniziate, che magari rilasciano anche un diploma per certificare la presunta "iniziazione", che è molto lontana dalla vera Cerimonia della Prima Iniziazione, che avviene sempre sui Piani Sottili al cospetto del Maestro dei Maestri, il Signore Maitreya, il Cristo.
Con tale Cerimonia si diventa Discepoli Accettati e si entra nel Sentiero Spirituale Esoterico, con tutti i doveri e le responsabilità che esso comporta, che vanno applicati altruisticamente soprattutto nelle vite successive.
Dopo circa altre 30 incarnazioni di Servizio all'Umanità, avviene la maturazione anche di altri petali, e con essi arriva il momento della Seconda Iniziazione, che stabilizza anche questi petali e nel frattempo si sono sviluppati anche altri petali dei Chakra superiori.
Da questo lungo processo evolutivo si comprende che il Chakra del Cuore non è fine a sè stesso e si sviluppa sempre insieme ad altri Chakra, ma soprattutto che il suo sviluppo dipende dal livello evolutivo conseguito.
Una "Personalità affermata", pur essendo intelligente ed esternamente molto forte, non ha ancora sviluppato i primi 4 petali del Cuore, perchè non ha ancora superato il periodo del mistico o dell'Aspirante spirituale, nel quale si lascia cadere il predominio della personalità e si cerca il contatto con il divino, sviluppando quindi i primi 4 petali del Cuore. (Vedere: I LIVELLI EVOLUTIVI UMANI)

Il disegno sottostante è solo schematico e generico, privo di riscontro reale, infatti mancano il Centro "Alta Mggiore" ed altri importanti chakra della Testa, perchè fanno parte dei segreti iniziatici rivelati dai Maestri ai loro Discepoli. Inoltre la numerazione usata dai Maestri di Saggezza parte dall'alto verso il basso, perchè la polarizzazione esoterica parte dal Chakra alla sommità della Testa e scende verso il basso, ma il normale sviluppo sequienziale avviene sempre dal basso verso l'alto, in senso ascendente, però in tale sequenza il Centro Basale non è il primo, bensì rimane sempre l'ultimo ad aprirsi durante la Terza Espansione di Coscienza, quando l'Energia Kundalini sale fino alla Testa; quindi sarebbe quasi corretta anche la numerazione che parte dal basso verso l'alto, ma solo a partire dal Centro Sacrale. Se non si comprende bene questo importante punto è inutile o addirittura pericoloso interessarsi ai Chakra ed al loro sviluppo.

     


In questo disegno si vede la numerazione dei Chakra che parte dall'alto verso il basso, perchè questa è la numerazione dal punto di vista dei grandi Maestri Spirituali; invece il normale sviluppo umano avviene dal basso verso l'alto a partire dal Centro Sacrale/Svadhishthana (non dal Centro Basale o Muladhara, che invece è l'ultimo ad elevarsi).


Dallo sviluppo dei Chakra è possibile scoprire o accertare il livello evolutivo di un individuo in modo scientificamente esoterico, ma occorre essere dei "chiaroveggenti volontari", così da vedere l'Aura umana con tutti i Chakra fin nei loro nuclei più profondi.
Chi è molto sensitivo è in grado di "sentire" lo sviluppo dei Chakra e da questi può dedurre quale può essere lo Stadio evolutivo in cui si trova un individuo, ma il vero sensitivo psichico è di 2° Raggio, mai di 6° Raggio, come invece credono di essere i medium, che appunto sono sul 6° Raggio (Astrologia e Psicologia dei Sette Raggi).
Le immagini dei Chakra che si vedono pubblicate nei libri sono quasi tutte riferite a uno schema generale dei 7 grandi Centri, ma sono immagini che non sono corrispondenti con nessun essere umano, perchè quando culmina lo sviluppo dei Centri superiori, quelli inferiori si affievoliscono e quasi non si vedono più alla vista chiaroveggente.
Come già è stato precisato la numerazione che in genere viene data sui Centri è di natura opposta a quella insegnata dai veri Maestri Spirituali, che considerano come primo Chakra quello superiore della Testa, scendendo fino al Centro basale, diversamente dalla diffusa opinione che invece classifica come primo il Centro Basale e sale fino all'ultimo Centro della Testa, considerato il settimo, che rivela il punto di vista e il livello di coscienza di chi ha usato tale numerazione ascendente.

L’argomento dei CHAKRA è vastissimo ed in parte deve rimanere ancora esoterico.
Il Maestro Tibetano D.K. ne ha parlato tantissime volte nei suoi libri, in particolare per l’Astrologia dei Sette Raggi e per la Guarigione Esoterica, che sono basate fondamentalmente sullo sviluppo e sulle conoscenze dei Chakra. In particolare il Maestro D.K. ha consigliato di non soffermarsi molto su questo intricato argomento, perché grande è il pericolo per chi cerca prematuramente di attivare i propri Chakra.
Si tratta infatti di grandi Centri di Coscienza che sono disposti lungo la colonna vertebrale umana fino alla testa, dove sono situati altri Centri ancora più maggiori, a cui solo gli Iniziati più elevati hanno rispondenza.

Ecco un brano tratto dal "Trattato di Magia Bianca" pag. 201:

"IL RISVEGLIO DEI CENTRI
Ora sorge la domanda: come si può effettuare il risveglio e la coordinazione dei Centri? Cosa si deve fare per vitalizzarli e determinare la definitiva attività sintetizzata di questi tre Centri? Di fronte a queste domande il vero istruttore si trova in difficoltà. Non è facile dare un’idea precisa delle attività esoteriche che si sviluppano parallelamente alla costruzione del carattere. Molto spesso l’aspirante desidererebbe ardentemente sentire qualcosa di nuovo e quando gli vengono ripetute vecchie verità, tanto vecchie e familiari da non suscitare più alcuna risposta in lui, ha l’impressione che l’istruttore l’abbia abbandonato e soccombe a un senso di impotenza e depressione. Tuttavia, alle domande si deve dare un risposta. Indicherò quindi nel modo più succinto possibile i requisiti necessari, elencandoli nella loro successione e secondo la loro importanza dal punto di vista dell’aspirante. Ne faremo prima un elenco e per poi trattarli singolarmente in breve.
1. Formazione del carattere, primo ed essenziale requisito.
2. Giusto movente.
3. Servizio.
4. Meditazione.
5. Studio tecnico della scienza dei centri.
6. Esercizi di respirazione.
7. Apprendimento della tecnica della Volontà.
8. Sviluppo del potere di impiegare il tempo.
9. L’elevazione del fuoco di Kundalini.
Per ovvie ragioni, il nono e ultimo punto non verrà trattato a questo stadio della formazione. Gran parte degli aspiranti sono allo stadio del terzo e quarto punto e cominciano appena a lavorare al quinto e al sesto. Accennerò brevemente a ciascuno di questi passi indispensabili e vi ricordo la necessità di rendervi conto, in qualche misura, della responsabilità che la conoscenza comporta. Vi rendete conto del fatto che se faceste pieno uso d’ogni cognizione impartita nel corso di formazione, mettendola in pratica nella vostra esperienza, e se viveste giorno per giorno l’insegnamento impartito, vi trovereste già davanti al portale della iniziazione? Vi rendete conto che la verità deve essere elaborata nella trama della vita d’ogni giorno prima che nuove verità possano esservi rivelate senza pericolo?"


I Centri maggiori più noti sono 7, e oltre ai maggiori segreti ve ne sono molti altri minori e un numero ancora più vasto di Centri minuscoli, diffusi in tutto il Corpo eterico umano.
Nell’uomo di media evoluzione sono attivi solo i primi 4 Chakra, di cui due inferiori sotto al diaframma.
Con l’aumentare delle incarnazioni si attivano gradualmente anche i Centri sopra al diaframma, dapprima il Centro del Cuore e della Gola, poi gli altri in successione geometrica, diversa per ogni individuo, a seconda del suo Raggio dominante.
Nella Prima Iniziazione si stabilizzano i primi 4 petali del Centro del Cuore, che è composto da 12 petali.
Nelle successive due grandi Espansioni di Coscienza vengono stabilizzati anche gli altri 8 petali del Cuore (4 + 4) contemporaneamente allo sviluppo e attivazione del Centro della Gola e dei Centri della Testa, e nel contempo si riducono al minimo i Centri sotto al diaframma, ad eccezione di quello Basale, che detiene il segreto di Kundalini, pericoloso perfino da spiegare, infatti i Maestri di Saggezza avvertono di non cercare in alcun modo di risvegliarlo, pena la pazzia o addirittura la morte per rapida combustione (come accadde al giovane faraone Touthankamon), contrariamente a quanto si pensa e si scrive. Infatti fra i Chakra sono situati dei dischi eterici che impediscono all'energia di salire al Centro superiore ed ogni disco si dissolve con il normale processo evolutivo durante le molte incarnazioni, oppure tale processo viene accelerato durante il Discepolato sotto la guida di un autentico Maestro di Saggezza (non un "guru" qualsiasi oppure uno degli illusori maestri ascesi).


PERICOLI DA EVITARE

Riguardo al Centro basale, il Maestro Tibetano ha precisato nel Trattato dei Sette Raggi "Psicologia Esoterica" Vol. II - pag. 303:

"Il centro alla base della spina dorsale (il Muladhara) si risveglia nel suo vero senso definitivo solo alla terza Iniziazione. Allora il circolo è completato. Come già detto, il corpo eterico è collegato alla monade, ed è l’esteriorizzazione dell’aspetto Vita. Esso, con i suoi sette centri, diviene attivo quando il centro alla base della spina dorsale si risveglia e sorge il fuoco di kundalini. È bene si sappia che spesso, quando si ha l’impressione, o si crede che il fuoco di kundalini salga, in realtà non è che l’energia del centro sacrale (del sesso) trasmutata e innalzata al centro della gola, o quella del plesso solare trasferita al centro del cuore. Agli aspiranti piace pensare di essere riusciti a far salire il fuoco di kundalini. Molti esperti occultisti hanno confuso l’elevarsi del fuoco sacrale o della forza del plesso solare sopra il diaframma con “l’elevarsi di Kundalini”, e quindi creduto di essere iniziati, o ritenuto altri per tali. Erano in buona fede e il loro errore è facile a commettersi. C.W. Leadbeater vi incorse spesso, il che tuttavia non ne intacca la sincerità e il livello."


Dal "Trattato sul Fuoco Cosmico" pag. 139:

"IL RISVEGLIO DI KUNDALINI
Come questo fuoco alla base della spina dorsale possa essere risvegliato, quale debba essere la sua progressione (dipendente dal raggio), la fusione di questo fuoco con il fuoco pranico, l’elevazione successiva dei due fuochi uniti, sono cose del passato per molti e, fortunatamente per l’umanità, il lavoro fu compiuto senza sforzo cosciente. La seconda fusione con il fuoco di manas deve ancora essere effettuata. Finora gli uomini sono riusciti a malapena a dirigere il fuoco verso l’alto lungo uno dei canali della triplice colonna, perciò nella maggioranza, i due terzi del suo effetto sono ancora limitati alla stimolazione degli organi di propagazione della specie. Solo quando il fuoco salirà liberamente lungo un altro canale potrà effettuarsi la completa fusione con il fuoco di manas, e solo quando ascenderà geometricamente lungo tutti e tre i canali, simultaneamente e con vibrazione uniforme, il vero fuoco di kundalini sarà pienamente risvegliato e sarà quindi capace di compiere il lavoro di purificazione bruciando la rete che imprigiona e le particelle che separano. Quando questo è compiuto, il triplice canale diventa un canale unico. Da ciò il pericolo.
Null’altro può essere detto su questo soggetto. Colui che indirizza i suoi sforzi verso il dominio dei fuochi della materia, gioca pericolosamente col fuoco, e può letteralmente esserne distrutto. Egli non dovrebbe mai volgere lo sguardo indietro, ma elevarlo al piano dove dimora il suo Spirito immortale e quindi, con l’autodisciplina, con il dominio della mente, con la reale purificazione dei suoi corpi materiali, sia sottili che fisici, rendersi degno di essere il veicolo della nascita divina con la prima iniziazione. Quando il Cristo bambino (secondo la bella espressione cristiana) sarà nato nella grotta del cuore, allora l’ospite divino potrà governare coscientemente i corpi materiali inferiori per mezzo della mente consacrata.
Solo quando buddhi abbia assunto un sempre maggior dominio della personalità tramite il piano mentale (da qui la necessità di costruire l’antahkarana) può la personalità rispondere ai piani superiori, ed i fuochi inferiori possono ascendere per fondersi con i due fuochi superiori.
Solo quando lo Spirito, mediante il potere del pensiero, dominerà i veicoli materiali, la vita soggettiva assumerà il giusto posto, il Dio interiore splenderà radioso, finché la forma non sarà persa di vista e “Il sentiero del giusto risplenda sempre più fino al giorno sii con noi”.


idem, pag. 162

"Molti pericoli e calamità terribili attendono l’uomo che risveglia questi centri con metodi contrari alla legge, e che sperimenta con i fuochi del suo corpo senza le necessarie conoscenze tecniche. Egli potrà riuscire con i suoi sforzi a risvegliare i fuochi e ad intensificare l’azione dei centri, ma pagherà il prezzo dell’ignoranza con la distruzione della materia, con la combustione di tessuti del corpo e del cervello, con la demenza, e avrà aperto la porta a correnti e forze indesiderabili e distruttive. Non significa essere codardi, in queste materie che riguardano la vita soggettiva, il muoversi con cautela ed attenzione e comportarsi con discernimento.
L’aspirante deve quindi fare tre cose:
l. Purificare, disciplinare e trasmutare la sua triplice natura inferiore.
2. Sviluppare la conoscenza di sé, equipaggiare il corpo mentale, costruire il corpo causale con le giuste azioni e il giusto pensiero.
3. Servire l’umanità con completa abnegazione.
Così facendo osserva la legge, si mette nelle giuste condizioni per l’istruzione, si prepara all’applicazione della Verga dell’Iniziazione, riducendo così al minimo il pericolo inerente al risveglio del fuoco."


Inoltre il Maestro D.K. ha dato alcuni accenni ai Centri della Testa:

"La ragione risiede nel fatto che ancora poco si sa (perfino nell’Oriente esotericamente erudito) circa il centro della testa. Neppure gli studenti avanzati si sono resi conto di questa profonda ignoranza. Il loto dai mille petali continua ad essere un segreto o un enigma. Benché molto sia stato rivelato circa il centro del cuore, poco si è comunicato riguardo al centro della testa. Il motivo per cui si sa di più sul centro del cuore, è dovuto al fatto che fu il centro risvegliato nella più alta iniziazione all’epoca di Atlantide. Nella nostra razza ariana il centro della testa è l’obiettivo di ogni stimolo, e anche la stimolazione degli altri centri viene avvertita in relazione all’effetto prodotto sul centro della testa. La razza nel suo insieme, tuttavia, comincia appena ad essere pronta per questo risveglio. Da qui il silenzio completo che è stato mantenuto su questo argomento..... L’evoluzione Ariana produrrà un’identificazione occulta, lo sviluppo del centro della testa e la comprensione dell’unità. “Io e il Padre siamo Uno”. Questo costituì il vero conseguimento del Cristo, Che fu il primo della nostra umanità a raggiungere la completa realizzazione. Questo è un punto di interesse vitale. Anche i nostri attuali Maestri di Saggezza sono giunti a questo stesso riconoscimento. La differenza fra Loro e il Cristo è che Egli aggiunse a questa realizzazione la capacità di essere un canale puro e incontaminato, esente da qualsiasi forma di identificazione con se stesso, a causa del Principio cosmico dell’Amore. Tuttavia, solamente i Maestri che raggiunsero l’adeptato nell’epoca Atlantidea possiedono il dono di questo sviluppo occulto. I discepoli sono portati a dimenticare che i Maestri stessi si trovano a diversi stadi sul sentiero della Loro particolare evoluzione. Vedrai quindi, che stabilire il significato delle controparti del centro del cuore situate nel centro della testa, per esempio, costituisce uno dei grandi misteri che saranno rivelati in una determinata iniziazione superiore."

Dal secondo volume de:  "Il Discepolato nella nuova Era" nelle lettere rivolte al discepolo F.C.D. (Assagioli).


Va detto che purtroppo nei moderni "corsi" o "seminari" del settore "naturale" o "spirituale" o nei moderni libri pubblicati l'argomento dei Chakra viene molto generalizzato, ad esempio viene insegnato ai principianti che i Chakra sarebbero già quasi tutti attivati, e nel caso di qualche chakra non attivo bisognerebbe preoccuparsi e cercare subito di attivarlo mediante oggetti (pietre, amuleti o altri oggetti fisici) oppure tramite l'uso del pensiero! Ma il metodo usato per misurare tali presunti Chakra è genericamente l'uso di un pendolino da Radioestesia, che rivela la natura illusoria di tali insegnamenti, poichè la Radioestesia misura prevalentemente l'energia eterica, oppure astrale/emotiva, ma invece i Chakra sono composti anche da una controparte Mentale, Causale e Spirituale (Buddhica e Atmica) che invece vengono completamente ignorate, mentre invece viene data importanza allo sviluppo dei Centri sotto il diaframma, addirittura al Centro Basale, che invece deve restare inattivo fino al momento del Discepolato superiore, alla terza grande Iniziazione, a cui molti aspiranti credono di essere pronti, ed invece sono ancora lontani perfino dalla prima.

Infatti ho notato spesso che fra gli studiosi di Scienze Esoteriche c'è la tendenza a sopravvalutare il proprio livello evolutivo, alcuni addirittura pensano o dichiarano di essere già stati iniziati in vite precedenti, mentre invece non hanno superato nemmeno la Prima iniziazione e sono solo neofiti Aspiranti. Questi annebbiamenti accadono quando la personalità è avvolta dalle nebbie delle proprie ambizioni personali. Il Maestro Tibetano ha indicato chiaramente i punti per comprendere se il Discepolo in Prova è pronto alla Prima Iniziazione, nel volume: "Iniziazione Umana e Solare" (pag. 193):

"REGOLE PER I CANDIDATI"
"Regola 1. Il discepolo cerchi nel profondo del cuore. Se il fuoco vi divampa riscaldando il fratello e non lui stesso, è giunta l’ora di presentarsi alla Porta. Quando l’amore per tutti gli esseri indistintamente comincia ad essere una realtà nel cuore del discepolo, ma è privo di amore per se stesso, ciò significa che si sta avvicinando alla porta dell’iniziazione e può assumere i necessari impegni preliminari. Questo è necessario prima che il Maestro proponga la sua candidatura. Se non si cura delle sofferenze e del dolore del sé inferiore, se gli è indifferente la felicità, se il solo scopo della sua vita è servire e salvare il mondo, e se le necessità dei suoi fratelli sono più importanti delle proprie, allora il fuoco dell’amore irradia il suo essere e il mondo può riscaldarsi ai suoi piedi. Tale amore deve essere messo in pratica e dimostrato, e non restare una teoria, un semplice ideale e un piacevole sentimento. Deve essersi sviluppato attraverso le prove e le esperienze della vita, in modo che il principale impulso vitale tenda al sacrificio di sé e ad immolare la natura inferiore.
Regola 2. Fatta la richiesta in triplice forma, il discepolo la ritiri, e dimentichi che è stata fatta. È una delle prove iniziali. Il discepolo non si preoccupa di giungere o no all’iniziazione. Qualsiasi movente egoistico deve essere escluso. Il Maestro trasmette all’angelo archivista soltanto le richieste che gli giungono attraverso l’energia generata da moventi puri e altruistici; solo i discepoli che cercano l’iniziazione per il maggior potere di aiutare e benedire che conferisce riceveranno risposta alla loro richiesta. Chi non s’interessa all’iniziazione, non riceverà “l’abbraccio occulto”, e chi per egoismo o curiosità è ansioso di partecipare ai misteri non varcherà la Porta ma rimarrà fuori a bussare.
Coloro che desiderano ardentemente servire, oppressi dalla consapevolezza delle necessità del mondo risvegliando così il senso di responsabilità personale, coloro che hanno adempiuto la legge, busseranno e verrà loro aperto, e la loro richiesta sarà accolta. Sono coloro che lanciano un appello per ottenere maggior potere di aiutare, ed esso giunge all’orecchio di Coloro che attendono in silenzio.
Regola 3. Triplice deve essere l’appello e molto tempo è necessario per farlo risuonare. Il discepolo lanci l’appello attraverso il deserto, al di sopra del mare e attraverso i fuochi che lo separano dalla porta velata e nascosta. Questa simbologia ingiunge al discepolo di fare in modo che il deserto della vita fisica fiorisca come la rosa, affinché dal giardino della vita inferiore si levino suoni e profumi ed una vibrazione abbastanza forte da attraversare lo spazio esistente fra esso e la Porta; di calmare incessantemente le acque agitate della vita emotiva, affinché la Porta possa riflettersi nella loro superficie limpida e tranquilla, e la vita inferiore rispecchi la vita spirituale della divinità che vi dimora; di gettare nella fornace infuocata quei moventi, parole e pensieri che sono causa principale di attività e che hanno origine sul piano mentale. Quando questi tre aspetti dell’Ego che si manifesta, il Dio interiore, sono dominati, coordinati ed utilizzati, anche senza che il discepolo ne sia cosciente la sua voce che chiede l’apertura della porta verrà udita. Quando la vita inferiore del piano fisico è feconda, la vita delle emozioni stabile, la vita mentale trasmutata, nulla può impedire che la sbarra di quella porta venga alzata per lasciar passare il discepolo.
Solo una vibrazione sincronizzata con quella esistente oltre la Porta ne produce l’apertura, e quando la vita del discepolo sia intonata con quella della Gerarchia, ad una ad una le porte si apriranno e nulla potrà tenerle chiuse.
(continua)..."


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

CONOSCENZA TEORICA DEI CHAKRA


Un Chakra eterico si compone di tre tipi di Sostanza, ognuno dei quali risponde a tre differenti tipi di energia: la parte esterna del chakra risponde all'energia della Personalità, la parte intermedia risponde all'energia dell'Anima e la parte interna risponde all'energia della Monade.



Grafico schematico del Centro eterico del Cuore o Chakra Anahata

Da: “Trattato dei Sette Raggi - Psicologia Esoterica" Vol. II - pag. 521:

"PROBLEMI DERIVANTI DAL RISVEGLIO E DALLA STIMOLAZIONE DEI CENTRI.
Chi di voi ha già letto gli altri miei libri e trattati, conosce l’immensità di questo soggetto e quanto poco si sa dei centri e delle loro emanazioni di forza, e dell’attività del corpo eterico o vitale, che riceve e distribuisce le energie. Queste energie determinano e condizionano le circostanze e il fisico dell’uomo e ne producono (in ultima analisi) la manifestazione fenomenica fisica con le caratteristiche inerenti. Ne ho già trattato, e chi vuole può leggere e studiare.
In tal modo chiarirà quanto già conosce a proposito dei centri. A questo punto vorrei esporre, e più avanti lo illustrerò, il rapporto dei vari centri coi Raggi.
È il seguente:
Primo raggio -          Potere o Volontà..………………. Centro della testa.
Secondo raggio -      Amore………………………….. Centro del cuore.
Terzo raggio -          Intelligenza attiva………………. Centro della gola.
Quarto raggio -        Armonia tramite Conflitto……… Centro ajna.
Quinto raggio -        Conoscenza Concreta…………… Centro sacrale.
Sesto raggio -          Devozione………………………. Plesso solare.
Settimo raggio -       Ordine cerimoniale……………… Centro alla base della spina dorsale."


Occorre precisare che il suddetto elenco è valido per l'Umanità ordinaria, mentre per i Discepoli sul Sentiero Spirituale il Maestro Tibetano ha precisato le seguenti corrispondenze dei Sette Raggi con i Pianeti sacri ed i Chakra:

Primo Raggio: Vulcano = Centro della Testa.
Secondo Raggio: Giove = Centro del Cuore.
Terzo Raggio: Saturno = Centro della Gola.
Quarto Raggio: Mercurio = Centro Basale.
Quinto Raggio: Venere = Centro Ajna.
Sesto Raggio: Nettuno = Plesso Solare.
Settimo Raggio: Urano = Centro Sacrale.


Proseguendo a pagina 521 del “Trattato dei Sette Raggi - Psicologia Esoterica" Vol. II:

"Sarebbe molto istruttivo raccogliere tutti i dati forniti su quest’argomento in un solo volume, così contenente tutto ciò che si sa dei punti specifici d’energia che si trovano nella struttura umana. Qui non posso che darvene un’idea generale, indicando certe linee di sviluppo e di relazioni fra i sette centri principali, le sette ghiandole maggiori e le regioni del corpo dove si trovano. Considerate inoltre:
1. Che gli uomini poco evoluti ricevono energia o sono stimolati all’attività esterna, per mezzo dei tre centri situati sotto il diaframma.
2. Che l’uomo di media evoluzione comincia ad agire principalmente tramite il centro del plesso solare, e ad usarlo quale centro di trasferimento per le energie destinate a salire da sotto a sopra il diaframma.
3. Che gli aspiranti sono a poco a poco vitalizzati e governati dalle forze trasferite dai centri sotto il diaframma al centro della gola, e dall’anima a questo. Ciò comporta un’attività creativa.
4. Che i discepoli cominciano ad essere governati e dominati dai centri della gola e del cuore, ed inoltre a trasferire al centro ajna, fra le sopracciglia, nel mezzo della fronte, le forze già trasferite al cuore e alla gola. A questo punto l’uomo è una personalità integrata.
Anche l’anima stimola il centro ajna.
5. Che i discepoli più progrediti e gli iniziati sono pure vitalizzati da due sorgenti: mediante le energie ascese ed elevate alla testa da tutti i centri del corpo, e da quelle provenienti dall’anima, tramite il centro più alto, al sommo del corpo.
Come vedete, si tratta di un processo di sviluppo, uso e trasferimento, come avviene in tutti gli sviluppi evolutivi. Nel corpo eterico vi sono due centri principali di trasferimento (il plesso solare e la gola), ed uno capitale tramite cui l’energia dell’anima deve penetrare a tempo debito, affluendo coscientemente e con piena consapevolezza del discepolo. È il centro della testa, che la filosofia orientale chiama “il loto dai mille petali”. Il problema dell’uomo di media evoluzione è dunque connesso al plesso solare. Quello del discepolo, dell’aspirante progredito e dell’iniziato d’ordine inferiore, è connesso al centro creativo della gola.
Ricordo agli studenti di tenere sempre presenti questi tre punti in relazione al trasferimento d’energia:
1. Vi è un trasferimento da attuare da tutti i centri inferiori a quelli superiori, ciò che generalmente avviene in due fasi. Questo trasferimento, che si svolge entro la personalità, va di pari passo con quello d’energia spirituale dalla riserva di forza che chiamiamo anima all’uomo fisico. Ciò è possibile quando egli compie in sé i necessari trasferimenti.
Questi moti possono verificarsi nel corso dell’evoluzione, o essere accelerati con la formazione specifica impartita ai discepoli d’ogni grado.
2. Entro questo campo principale d’attività, i trasferimenti da operare sono i seguenti:
a. L’energia del centro alla base della spina dorsale (organo della volontà personale) deve essere elevata e trasportata lungo la colonna vertebrale fino al centro della testa, passando per l’ajna.
b. L’energia del centro sacrale (che regola la vita sessuale e gli organi della creazione fisica) deve essere innalzata a quello della gola, che diventa organo d’attività creativa di natura non fisica.
c. L’energia del plesso solare (organo del desiderio personale autocosciente) deve essere innalzata al cuore per esservi trasmutata in servizio di gruppo.

3. Tutti questi centri si sviluppano e si attivano in tre stadi, condizionando così progressivamente gli aspetti esteriori della vita:
a. Vi è un periodo in cui i centri sono pigri e semi sopiti: le forze di cui sono composti e che esprimono, muovono lente e con ritmo grave e inerte, la luce che si vede ovunque esista un centro è fioca, il punto di potenza elettrica al centro (il “cuore del loto, o chakra”, il mozzo della ruota, secondo la denominazione esoterica orientale) è relativamente quiescente. Nel centro affluisce solo l’energia sufficiente per conservare la vita, per il regolare funzionamento della natura istintiva, più la tendenza a reagire, in modo fluttuante e non intelligente, a stimoli
provenienti dal piano astrale attraverso il corpo astrale individuale.
b. Un periodo in cui la forza aumenta e si intensifica in modo preciso. La luce dei centri è più brillante, e il plesso solare, in particolare, è molto attivo. Tutta la vita reale è ancora focalizzata sotto il diaframma. I centri sopra di esso sono pallidi, opachi e relativamente inattivi; però il punto al centro è più elettrico e dinamico.
A questo stadio l’uomo è il cittadino d’intelligenza media, dominato in prevalenza dalla natura inferiore e dalle reazioni emotive, che usa la mente solo per soddisfare le sue necessità. I suoi centri ricevono principalmente forze fisiche e astrali, ma occasionalmente rispondono a stimoli mentali.
c. Il periodo del primo trasferimento. Può durare a lungo e comprendere diverse vite. I centri sotto il diaframma sono pienamente desti; la loro attività è intensa, la loro luce vivida, la loro interazione è effettiva e tale da stabilire un intero campo magnetico includente tutta l’area sotto il diaframma, e abbastanza potente da estendere
la sua influenza anche a di sopra. Il plesso solare è l’organo dominante, in luogo del centro sacrale che ha regolato per tanto tempo la natura animale. Esso così riceve correnti d’energia provenienti dal basso, che assorbe e distribuisce, adempiendo il suo compito di deviarle e trasferirle ai centri superiori. Ora l’uomo è il cittadino d’intelligenza elevata e l’aspirante. È conscio del dualismo della sua natura, di ciò che è in basso e di ciò che è in alto, come si dice, ed è pronto per il Sentiero della Prova.
d. Un periodo in cui il trasferimento prosegue. Le forze sacrali salgono alla gola, e quelle del plesso solare al cuore. Quest’ultimo è un trasferimento ancora molto modesto, dall’effetto quasi trascurabile. È un periodo molto lungo e difficile. Attualmente la maggior parte degli uomini attraversa i periodi c e d, fasi preparatorie
alla vita mistica.
e. Un periodo in cui si attivano i centri del cuore e della gola. L’uomo è creativamente intelligente in qualche settore e acquista lentamente coscienza di gruppo. Le sue reazioni sono ancora mosse dall’egoismo benché, al tempo stesso, sperimenti periodi di visione e di spiritualità. La vita mistica lo attrae decisamente.
f. Sta per diventare il mistico. Segue un secondo periodo di trasferimento e il centro ajna, che governa la personalità integrata, diventa attivo e dominante. In tale periodo il fervore e l’ardente disciplina della vita mistica e di sentimento possono temporaneamente spegnersi e sono sostituite dall’integrazione, dalle ambizioni, dalle mire e dall’espressione della personalità. È un mutamento giusto e benefico perché tende correttamente a uno sviluppo equilibrato. È soltanto provvisorio, in quanto sotto l’attività esterna e la vita mondana intelligente sonnecchia il mistico, che rivivrà, quando la mente sarà pienamente ridesta e avrà assunto il predominio, quando sarà sazio il desiderio di appagamento mentale, e il “figlio di Dio sarà pronto a levarsi per andare dal Padre”. Durante questo periodo l’uomo d’intelligenza creativa, o l’uomo potente salirà allo zenit della vita personale. I centri sotto la testa sono tutti attivi e funzionanti, ma quelli sotto il diaframma sono subordinati ai superiori, che li controllano. Sono allora soggetti alla volontà determinante dell’uomo, guidato dall’ambizione, dalla speculazione
intellettuale e dalle forme di lavoro di gruppo che tendono ad esprimerne la potenza personale. Il centro ajna è vivido e potente; il centro della gola è intensamente attivo e quello del cuore si risveglia rapidamente.
g. Un periodo in cui il centro più alto, al sommo della testa, diviene attivo e radioso. Ciò avviene come risultato dell’elevarsi (in modo nuovo e più potente) dell’istinto mistico, accompagnato questa volta da un accostamento intelligente alla realtà. Il risultato è duplice:
1. L’anima comincia a riversare la sua energia in tutti i centri eterici o vitali, tramite quello della testa.
2. Il punto nel cuore di ogni centro per la prima volta è veramente attivo; è radioso, brillante, magnetico e potente, sì che “offusca la luce di tutto ciò che è intorno”.
Tutti i centri del corpo sono così ordinatamente attivati dalle forze dell’amore e della volontà. Si compie quindi il trasferimento finale di tutte le energie del corpo e psichiche al centro della testa, mediante il risveglio di quello che è alla base della spina dorsale. Allora i grandi opposti polari, simbolizzati ed espressi dal centro della testa (organo dell’energia spirituale) e dal centro alla base della spina dorsale (organo delle forze materiali) si uniscono e fondono e dal quel momento l’uomo è governato soltanto dall’alto, dall’anima. Studiando il mistico e le sue difficoltà, si devono perciò tenere presenti due fattori; innanzi tutto, il periodo del risveglio ed il susseguente impiego dei centri e, in secondo luogo, il trasferimento d’energia dal plesso solare al cuore, e quindi da tutti e quattro i centri lungo la spina dorsale a quello della gola, preludio al focalizzarsi dell’energia di tutti i centri nell’ajna (fra le sopracciglia). Quest’ultimo controlla la vita della personalità che da quel punto dirige e guida i cinque centri inferiori, che sintetizza. Ognuno di questi stadi comporta difficoltà e problemi. Tuttavia ce n’occuperemo soltanto per quanto riguarda l’attuale opportunità o gli ostacoli dell’uomo che segue il Sentiero e quindi dirige la propria evoluzione. Egli si trova “a metà strada fra le coppie di opposti”, ciò che significa (per quanto c’interessa in questo momento) che l’opera mistica si suddivide in tre stadi, ognuno dei quali segna un preciso punto di crisi, con le prove ed i tentativi che lo accompagnano:
1. Trasferimento di tutte le energie inferiori al plesso solare, stadio preparatorio ad elevarle ai centri della gola e del cuore, sopra il diaframma. Non comprende soltanto il trasferimento, ma anche il focalizzarsi delle forze nei centri superiori.
Periodo…………………… Gli ultimi stadi del Sentiero della Prova e i primi di quello del Discepolato.
Nota fondamentale………. Disciplina.
Meta……………………… Idealismo, sforzo personale. Purificazione e dominio.
2. Trasferimento nel centro ajna, la vita della personalità diviene integrata e potente.
Periodo…………………… Gli ultimi stadi del Sentiero de Discepolato, fino alla terza iniziazione.
Nota fondamentale………. Espressione dell’Anima per mezzo della Personalità.
Meta……………………… Comprendere il Piano e collaborarvi.
Il terzo stadio, finale, di cui non è necessario occuparci, è la completa fusione delle forze corporali (focalizzate tramite il centro ajna) con quelle dell’anima (focalizzate tramite il centro della testa). A questo punto vi è l’evocazione finale della volontà personale (purificata e consacrata), fino allora “sopita e avvolta a spirale come il serpente della saggezza” alla base della spina dorsale; essa si eleva per impulso di devozione, aspirazione e volontà illuminata, e si fonde nella testa con la volontà spirituale. È l’elevarsi finale, per atto di determinazione discriminante, del fuoco di kundalini. Questa elevazione avviene in tre stadi o impulsi:
1. Le energie inferiori salgono al centro del plesso solare.
2. Queste energie si riversano nel cuore, si fondono con le energie di quel centro, e salgono alla gola.
3. Le cinque forme inferiori d’energia si concentrano nel centro ajna, che è nella testa.
Qui lo studioso potrebbe chiedere: sotto il diaframma, oltre alle energie sacrali e quelle focalizzate nel centro alla base della spina dorsale, n’esistono altre che sono trasportate all’ajna, tramite il centro del plesso solare? Vi sono molti centri secondari con le rispettive energie, ma non li specifico per amore di chiarezza; tratteremo solo dei centri principali, dei loro effetti e rapporti reciproci. Il soggetto è già astruso e difficile, e non è il caso di complicarlo.
Esistono ad esempio energie provenienti da fonti planetarie che entrano nella milza, come pure, fra l’altro, in due piccoli centri situati presso i reni, uno per parte, e tutte queste forze debbono essere comprese, trasmutate, trasformate e trasferite. È interessante notare che questi due piccoli centri sono connessi con i livelli inferiori del piano astrale, e attraverso essi penetra nel sistema gran parte delle paure, eccetera, caratteristiche di quei sottopiani. Sono quindi vicini al centro che può dominarli, perché come l’endocrinologo oggi sa, le ghiandole
adrenali, se stimolate, producono (come risultato psicologico di un evento fisico) un eccesso di coraggio e una forma di volontà diretta, che permette prodezze normalmente impossibili.
Devo precisare che l’affermazione, spesso ricorrente nei testi d’occultismo, che “kundalini dorme” è vera solo in parte. Il centro alla base della spina ha la stessa vita ritmica degli altri. Il periodo specifico in cui “kundalini si risveglia” si riferisce al momento in cui il “punto nel centro” diventa vibrante, potente e attivo; le sue forze penetrano in tutta la regione della spina fino al centro al sommo della testa. Ma ciò non sarebbe possibile senza tre precedenti “elevazioni della forza latente della volontà”. Queste sgombrano il canale della spina, forando e distruggendo la membrana eterica che separa un centro dall’altro, e le zone che ciascuno controlla.
Questi trasferimenti e organizzazioni interni causano di norma e naturalmente turbamento e conflitto nella vita del mistico, con difficoltà prettamente psicologiche, e sovente anche patologiche.
Perciò tenete presente questa sequenza: trasferimento, difficoltà psicologiche ed effetti patologici.
Questi concetti si faranno forse chiari nella vostra mente, se vi indico certi fatti, in relazione al centro sacrale che per tanto tempo governa la vita creativa animale e fisica dell’essere umano. Durante i processi evolutivi, questo centro passa per stadi successivi: l’uso automatico incosciente, come nell’uomo puramente animale; poi l’uso sotto la spinta del desiderio di godimento e soddisfazione fisica, quando l’immaginazione comincia ad esercitare
un’influenza; quindi il periodo della subordinazione cosciente della vita all’impulso sessuale.
Quest’ultimo è di natura diversa dal primo. Il sesso diventa un pensiero dominante nella coscienza, e moltissimi oggi vivono questo periodo, e tutti lo attraversano per qualche tempo o in qualche vita. Succede poi un periodo di trasferimento, in cui l’attrazione fisica del sesso e l’impulso alla creazione fisica non sono così prevalenti e le forze cominciano a raccogliersi nel plesso solare. Qui sono ampiamente controllate dalla vita immaginativa astrale, assai più che dalla vita animale inconscia o dalla vita di desiderio cosciente. Si fondono con le forze dello stesso plesso solare per poi salire gradatamente alla gola, ma sempre attraverso il centro del cuore. A questo punto, al mistico che rapidamente nasce e si sviluppa, si presenta una seria difficoltà. Egli diviene penosamente conscio della dualità, dell’attrazione del mondo e della visione mistica, delle possibilità divine e dei poteri personali, dell’amore in luogo di desiderio e attrazione, del rapporto con il divino invece di relazioni umane. Ma il tutto è ancora interpretato in termini di dualismo. Il sesso è figurativamente ancora presente nella sua coscienza,
e non ancora relegato al giusto posto fra gli altri istinti della natura umana; ne consegue un interesse patologico per il simbolismo del sesso e per quella che si potrebbe chiamare una vita sessuale spiritualizzata. Negli scritti e nelle esperienze di molti mistici del Medioevo si trovano molti esempi di questa tendenza. Espressioni quali “la sposa di Cristo”, lo “sposalizio nei Cieli”, il Cristo raffigurato come “sposo celeste” ed altri termini e frasi consimili sono molto frequenti. Nel Cantico di Salomone si ha la versione maschile dello stesso accostamento fondamentalmente sessuale all’anima e alla sua vita che tutto include.
Questi, e molti altri spiacevoli esempi di psicologia sessuale, si mescolano ad una sincera e intensa aspirazione mistica e ad una genuina brama d’unione col divino. La Causa sta nel trasferimento. Le energie inferiori, come vedete, sono trasferite in due stadi: prima nel plesso solare, poi alla gola. Questo centro durante tale periodo non è ancora abbastanza attivo o desto d’assorbire e utilizzare le energie sacrali. In qualche caso la loro ascesa è arrestata, e temporaneamente sono trattenute nel centro del cuore, producendo i fenomeni di stimoli sessuali (talvolta con definite reazioni fisiche sessuali), d’erotismo religioso, nonché un atteggiamento generalmente malsano, che va dalla sessualità vera e propria al celibato fanatico. Quest’ultimo è un estremo altrettanto indesiderabile quanto il primo, ed ha conseguenze assai spiacevoli. Se il mistico è di sesso maschile, si riscontrano spesso eccessivo sviluppo sessuale fisico, perversioni diverse o marcata omosessualità. Nelle donne invece si hanno disordini al plesso solare (anziché sacrali), e le conseguenze sono disturbi gastrici, oppure un’immaginazione malsana, da un lieve isterismo a vere forme di pazzia sessuale, accompagnate (spesso) da gravi pregiudizi religiosi. Ma ricordate che queste sono anormalità, e che devo per forza parlare di queste cose spiacevoli. Se nei primi stadi di sviluppo mistico il comportamento della mente e del pensiero fosse ben guidato, e il processo spiegato con franchezza, si eviterebbero molte difficoltà successive. Questi stadi iniziali sono molto simili all’interesse degli adolescenti per il sesso e la religione. In questo particolare periodo, questi due fattori sono strettamente connessi.
Se gli educatori, i genitori e tutti coloro che si dedicano ai giovani porgessero l’aiuto necessario, certe tendenze indesiderabili — oggi tanto prevalenti, non diverrebbero abitudini e stati mentali come ora."



L'AURA UMANA


Non solo ogni essere vivente, ma anche ogni oggetto inorganico come le pietre, gli oggetti naturali e l'intera Terra possiede un campo elettromagnetico, che è definito aura, e consiste in una sfera ovoidale di radiazione luminosa, un campo in flusso costante e continuo.
L'aura non è solida ma è fatta di energia molto sottile, in genere non può essere rotta e ci permette di interagire con l'ambiente. Coloro che vedono l'aura testimoniano che è somigliante ad una bolla di sapone colorata, che si muove verso l'esterno e verso l'interno.
L'aura contiene ogni più piccola informazione della nostra vita attuale e soprattutto di altre vite precedenti.

L'aura umana della Personalità è composta principalmente da tre Corpi sottili, immateriali, che avvolgono il corpo fisico:
1) Il Corpo Eterico, che vitalizza tutti i processi fisici del corpo umano. Alcuni guaritori che hanno sviluppato la vista eterica riescono a diagnosticare eventuali patologie osservando il Corpo eterico, il quale dopo la morte si dissolve.
2) Il Corpo Astrale, che produce le emozioni e i sentimenti, e comprende i desideri e i pensieri nascosti nella psiche umana. Questo corpo sottile è il veicolo dei cosiddetti "viaggi astrali" e dopo la morte lascia il corpo fisico e si trasferisce nel Piano Astrale, ma può allontanarsi indipendentemente dal corpo fisico anche in caso di incidenti gravi, nel coma o con uso di sostanze stupefacenti. Nelle esperienze di pre-morte il Corpo astrale vaga nel Piano Astrale assistendo ad avvenimenti e impressioni.
3) Il Corpo Mentale, che crea tutti i pensieri, compresi quelli extrasensoriali e intuitivi. Il Corpo Mentale è formato da due parti:
= mente inferiore o mente concreta, legata al Piano Mentale inferiore ed è la sede di tutte le funzioni razionali, analitiche e intellettive della mente, alle speculazioni ed elucubrazioni: è collegato con l'emisfero cerebrale sinistro, che in genere domina gli esseri umani.
= Mente superiore o Mente Astratta, che ha sede nel Piano Mentale superiore ed è collegata alle esperienze spirituali, alle intuizioni e alle verità astratte più elevate: è collegata con l'emisfero cerebrale destro, in genere poco utilizzato.  
Questi tre Corpi sottili rivestono un ruolo importante sia nelle discipline occulte, sia in relazione alla vita nell'Aldilà.
I Corpi sottili consentono all'uomo di superare i confini e i limiti imposti dal corpo fisico e di elevarsi dalla vita fisica fino alle altre Dimensioni sottili ed invisibili alla ordinaria vista umana.



Il Corpo Emozionale di tre diversi Livelli evolutivi: Uomo ordinario, Discepolo Accettato, Iniziato. Il colore è solamente simbolico, in analogia al Piano Astrale Emotivo.

Le persone dotate di particolare sensitività vedono in ogni essere vivente l'aura che circonda il corpo.
Uno dei primi occidentali a fare cenno dell'Aura nei suoi scritti fu il medico Paracelso, che la descrisse come una sfera infuocata. Nel XVIII secolo il medico austriaco Franz Anton Mesmer introdusse il concetto di "magnetismo animale", un sottile fluido che congiunge l'uomo, la Terra ed i corpi celesti. Mesmer riteneva che le malattie scaturissero dalla disarmonia di questo fluido all'interno del corpo umano.
Nel XX secolo il medico londinese Walter Kilmer ha inventato uno schermo per osservare la luce ultravioletta, e grazie a questo strumento è riuscito a scorgere attorno al corpo umano un'emanazione, da cui sosteneva di poter rilevare la presenza di malattie dell'organismo, basandosi semplicemente sulle caratteristiche della luce diffusa. Nel 1939 il russo Semjon Davidovic Kirlian presentò un procedimento di stampa fotografica, noto ora con il nome di "fotografia Kirlian", che consente di analizzare l'aura degli esseri viventi, evidenziandone l'effetto "corona" nell'aria.

L'Aura degli esseri umani possiede una forma ovoidale e nell'umanità media si propaga per circa 30-45 cm. attorno al corpo fisico, ma nelle persone molto estroverse è più estesa, così come nei Discepoli spirituali e soprattutto nei grandi Iniziati, in cui arriva ad estendersi per molti metri, fino ad arrivare alle eccezionali dimensioni dei grandi Maestri di Saggezza, come ad esempio Cristo o Buddha, la cui Aura spirituale si estende per molti chilometri o addirittura in tutto il nostro pianeta.
Invece nelle persone malate e nei moribondi l'aura è debole e molto ridotta.




Disegno che raffigura l'aura di un Discepolo in Prova, in cui si vedono i Corpi sottili ancora non completamente raffinati, con i sette Chakra principali e con il Corpo Causale che si sta espandendo, insieme al sottile collegamento (l'anthakharana) fra la Personalità e l'Anima o Sè superiore.



LA CHIAROVEGGENZA VOLONTARIA E INVOLONTARIA


Attraverso lo studio dei colori dell'aura è possibile comprendere gli stati d'animo, emozioni e sentimenti: ad esempio il rosso rappresenta la rabbia e la forza vitale, il verde la compassione e il benessere, il blu la spiritualità e la passione, l'indaco l'amore e l'intuizione, con accentuazione a seconda se i colori sono vividi e luminosi, ed invece con attenuazione se sono poco luminosi e opachi, oppure mischiati a colori grigi. Ma la vastità delle sfumature cromatiche è vastissima, ed altrettanto vasta deve essere la preparazione di un chiaroveggente consapevole e volontario, che deve essere in grado di attivare o disattivare volontariamente questa dote, perchè se fosse attiva in una persona poco evoluta potrebbe portarla alla pazzia in breve tempo, non essendo in grado di annullare la visione delle entità involutive ed indesiderabili che vivono nei Piani sottili inferiori.

I veri "chiaroveggenti volontari" sono rarissimi perché per acquisire tale facoltà occorre possedere la purezza di vita e un Corpo Causale ben sviluppato, ma soprattutto la guida di un autentico Maestro di Saggezza, che non sia un'illusoria entità del Piano Astrale o peggio del Piano Mentale Inferiore, dove si trovano tutti i falsi profeti e falsi maestri. Generalmente coloro che vedono la presunta "aura" in realtà vedono il Corpo eterico, e questo significa solo che hanno sensibilizzato in modo particolare la retina del loro occhio, ma non hanno sviluppato la vera chiaroveggenza.
Ad esempio coloro che fanno uso di droghe o acidi, tipo LSD, è possibile che riescano a sviluppare la vista eterica, per cui vedono i Chakra eterici e il Corpo eterico, ma non si tratta di vera chiaroveggenza, bensì dello sviluppo artificiale della retina eterica dell'occhio umano, che spesse volte procura ossessioni mentali o addirittura la pazzia, in questa o nella vita successiva, come sappiamo dalla vita di coloro che hanno fatto uso e abuso di droghe.

Il "chiaroveggente volontario" vede ed investiga i Piani Sottili con la sua volontà, mentre invece il "chiaroveggente involontario" è incapace di indagare con la sua volontà per ottenere informazioni, poiché non può osservare quello che desidera, ma vede solo passivamente quello che è in sintonia con la sua coscienza.
Quindi è molto importante fare distinzione fra i due tipi di chiaroveggenza e comprendere di quale dei due tipi si tratta.
Una valida regola per capire se colui che si dichiara chiaroveggente è davvero "volontario" è questa: un "chiaroveggente volontario" non eserciterà mai la sua chiaroveggenza a scopo di lucro, sia esso denaro o altro tipo di sfruttamento, e non la userà mai per soddisfare la curiosità o la propria vanità, ma soltanto per aiutare l'Umanità sofferente.
Inoltre nessun vero chiaroveggente darà lezioni a scopo di lucro per insegnare a sviluppare la chiaroveggenza.
Coloro che chiedono denaro per svilluppare la chiaroveggenza o per impartire lezioni su di essa, non possiedono nulla che meriti di essere pagato, ed in ogni caso aggraveranno il loro Karma di altri fardelli ancora più pesanti.


......

L'Aura di un Discepolo Accettato con i sette Corpi Sottili. I colori sono soltanto simbolici e corrispondono ai Piani Sottili planetari.


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