I TAROCCHI E LE CARTE - SCIENZE ASTRATTE

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I TAROCCHI E LE CARTE

NUMEROLOGIA E ARITMOSCOPIA

I TAROCCHI E LE CARTE
di Andrea Fontana
25 Gennaio 2013


Prima di tutto bisogna fare una distinzione fra i Tarocchi e le Carte da gioco.
I Tarocchi non fanno parte della vera Astrologia Esoterica, ma sono un agglomerato di vari tipi di simbolismi e alcune superstizioni, che in origine avevano uno scopo magico evocativo, ma come ogni cosa che viene usata ed abusata, nel tempo sono stati sfruttati sempre più per scopi materiali e divinatori e quindi sono diventati la caricatura negativa di ciò per cui furono ideati.
Lo stesso concetto vale per le Carte da gioco usate per scopi divinatori.
L'aspetto più importante ed utile dei Tarocchi è l'analogia con la Numerologia, che proviene dal sommo Maestro Pitagora.

        


Ogni mantica che viene sfruttata per scopi divinatori e per scopi materiali diventa negativa e attira energie negative.
Il futuro non è già completamente scritto, dunque chi riesce a prevedere il futuro attraverso le carte o qualsiasi altro mezzo, compreso qualsiasi tipo di Astrologia, in realtà non ha previsto il futuro, semmai ha solo trovato persone più o meno influenzabili che si sono facilmente suggestionate a livello inconscio e, senza rendersene conto, hanno “eseguito” in modo automatico le previsioni ascoltate, oppure nei casi delle persone che erano ignare delle previsioni e queste si sono avverate, si tratta di persone di basso livello evolutivo.

           


Ecco che cosa ha precisato il Maestro Hilarion sul desiderio di prevedere il futuro, pubblicato nel 1932 nel libro di David Anrias: "Attraverso gli Occhi dei Maestri":
"Questo desiderio di conoscere il futuro, benché sia un istinto fondamentale della natura umana, deve essere disapprovato; se fosse possibile rivelare all’uomo ciò che l’attende sul sentiero che deve percorrere, diverrebbe troppo negativo ed il suo sviluppo spirituale ne sarebbe ritardato. Quando il futuro non sarà più portatore di speranze personali, di timori, di gioia o di tristezza, potrà essere letto come le pagine di un libro: ma questo giorno è ancora ben lontano per la maggior parte di una razza ancora in preda a desideri individuali ed al timore dei dispiaceri personali. È contrario alla legge occulta, salvo casi eccezionali, di rivelare in anticipo a chicchessia il suo Karma, e questo fatto è corroborato indirettamente e molto inconsciamente dai medium di professione, che, pur desiderando onestamente soddisfare le curiosità dei loro clienti, fanno dichiarazioni e predizioni così spesso imprecise e fallaci. La ragione di questa inesattezza riposa principalmente sul fatto che il medium di media evoluzione agisce ancora esclusivamente sul 6° sottopiano astrale e non è capace di distinguere tra ciò che viene dal suo proprio subconscio o dalla mente dei suoi clienti, le diverse entità che cercano di imporgli un’impressione e quello che può essere un messaggio in buona fede. I medium realizzeranno a poco a poco di per sé stessi la necessità di una maggiore padronanza emotiva e un migliore discernimento intellettuale, affinché le loro dichiarazioni siano degne di fiducia e che spiriti più elevati si manifestino attraverso di loro. Ugualmente più un medium è istruito e il suo campo di conoscenza vasto, migliori saranno i risultati. Comprendiamo facilmente che la qualità dello spirito ed il contatto che può stabilire dipendono dalla qualità delle vibrazioni che può percepire il medium allo stato attivo o latente."



Alice Bailey ha scritto nella sua Autobiografia:
“Oggi è fortissimo il pregiudizio contro l’astrologia, il che è comprensibile e salvaguarda gli sciocchi e gli ingenui. L’astrologia divinatoria, secondo il mio punto di vista, è sia una minaccia che un ostacolo. Chi è molto evoluto, governa le proprie stelle. Fa ciò che non è prevedibile, il suo oroscopo si rivela inesatto e privo di senso. Chi non lo è può esserne invece totalmente condizionato e il suo oroscopo mostrarsi esatto. In questo caso quando si accetta il dictum dell’oroscopo, il libero arbitrio resta neutralizzato, si agisce nei limiti dell’oroscopo, evitando qualsiasi sforzo per liberarsi dai fattori determinanti. Sorrido quando qualcuno afferma che - il suo oroscopo è esatto e che ogni cosa è andata come esso indica. Ciò equivale a dire: “Sono del tutto mediocre; non ho libero arbitrio; sono totalmente condizionato dai miei astri e non intendo fare progresso in questa vita.”  Questo è il tipo di oroscopo che gli astrologi migliori evitano. I migliori si interessano principalmente a delineare il carattere, che è la cosa più utile, e scoprire il modo di redigere l’oroscopo dell’Anima, che permette di conoscere il proposito della vita. Di conseguenza si potrà distinguere chiaramente fra le tendenze personali stabilite nel corso di molte incarnazioni e il proposito e la volontà dell’Anima.”

Queste affermazioni le ho potute verificare nei primi anni delle mie ricerche ed esperienze sulle previsioni, nei quali non ho mai trovato nessuna cartomante o astrologo che siano riusciti a prevedere un solo avvenimento nei miei confronti, poichè intuivo che sarebbe stata suggestione e il mio Sè superiore ha sempre allontanato spesse volte le previsioni, per cui non si è mai avverato niente di ciò che mi era stato predetto.

L'Astrologia è tutt'altra cosa dei Tarocchi, è una grande Scienza Astratta che esiste sul nostro pianeta da 25.900 anni.
La vera Astrologia Esoterica è quella rivelata dal Maestro Tibetano D.K. tramite Alice Bailey, la quale non sapeva nulla di Astrologia e pertanto non si è potuta inventare un tipo di Astrologia così elevato, come invece vorrebbero sostenere taluni scetticisti, ma che non va confusa con le varie branche di astrologia che usano il titolo di esoterica e di cui hanno ben poco in comune.
L’Astrologia Esoterica divulgata pubblicamente dal Maestro Tibetano D.K. negli anni trenta e pubblicata per la prima volta nel 1951 è sempre stata patrimonio dei grandi Maestri di Saggezza che compongono la Gerarchia Spirituale del nostro pianeta da 18 milioni di anni, ma solo dopo il 1925 è stato deciso di farne partecipi gli studiosi di tutto il mondo, perché è stato visto che l’Umanità era pronta a passare ad un livello superiore di Astrologia e soprattutto perchè nel 2025 prenderà il posto dell'Astrologia Classica, che appunto risale a 25.900 anni fa.
Infine dobbiamo ricordare che l’Astrologia rimane “Esoterica” fino a quando non viene studiata ed applicata nella vita quotidiana, ma con il tempo diventa Exoterica e si fonde con l’Astrologia Classica, fino a formare un’unica grande Scienza Spirituale, benché ancora sia usata da pochissimi nella sua estensione completa, a causa della natura umana che è tendenzialmente diffidente verso l’ignoto ed il “nuovo”.


STORIA DELLE CARTE E DEI TAROCCHI

La storia e le origini delle carte da gioco e dei tarocchi si conosce solo in parte ed il resto è avvolto nella nebbia e nell’oscurità.

Secondo alcuni studiosi l’origine dei Tarocchi risalirebbe al I secolo d.C. e sarebbero stati rielaborati in Francia, a Marsiglia, da santa Maria Maddalena e da un gruppo d’Iniziati gnostici, suoi discepoli.
Nei secoli successivi le rappresentazioni dei primi modelli dei Tarocchi o 'Tarot' sarebbero state custodite e tramandate da un Ordine monastico, i Cassiniti, fondato dal monaco Giovanni Cassiano, che nacque intorno al 365 d.C. nelle regioni dell’attuale Romania e visse quasi per un ventennio nei deserti d’Egitto. Accadde che nel periodo che Cassiano era alla ricerca degli anacoreti, divenne discepolo di Evagrio Pontico, il grande ispiratore del monachesimo orientale, e venne a conoscenza di insegnamenti di cui non aveva mai sentito parlare in precedenza, come egli scrisse nei suoi testi. Verso il 415 d.C. Cassiano fu inviato dal Papa Leone in Francia, a Marsiglia con il compito di fondare un monastero, l’Abbazia di San Vittore, e con lo scopo di restaurare il monachesimo occidentale su modello di quello orientale da lui stesso appreso e vissuto. Il compito di Cassiano sarebbe stato duplice: da un lato garantire in Europa la continuità dell’insegnamento cristiano-egizio mediante la creazione di un Ordine religioso, dall’altro, custodire la Tradizione delle icone dei “Tarocchi” o Tarot, graficamente riadattate agli inizi del I secolo, quali depositarie e veicoli del messaggio filosofico e spirituale del suo insegnamento religioso.
Nel corso del primo millennio, il contenuto dei ‘Tarot’ si sarebbe gradatamente disperso ed i primitivi simboli sarebbero stati modificati, dando vita ai tanti tipi di giochi di carte, talvolta molto lontani dai disegni originari.
Nel 1337 è stato rinvenuto negli statuti dell’Abbazia di San Vittore, fondata da Giovanni Cassiano, il più antico riferimento ai Tarocchi attualmente conosciuto, cioè la menzione del divieto di svagarsi con il ‘paginae’, voce che secondo alcuni studiosi indicherebbe l’arcaico nome del gioco di carte, poiché “pagina” significa pergamena, in quanto in una citazione del 1408 i termini “carta per giocare” e il più generico “carta” si riferivano allo stesso gioco.

Nel corso del tempo le immagini simboliche dei Tarocchi sono state trasformate in oggetti con finalità esclusivamente ludiche, cioè in carte da gioco, perdendo il loro significato originario.
Ma il simbolismo degli originari ‘Tarot’ è stato conservato dai benedettini per mezzo dei tarocchi creati nel 1760 dal cartaio francese Nicolas Conver, che è considerato da alcuni studiosi il continuatore della conoscenza simbolica delle originarie immagini create nel I secolo.

Altre fonti indicano che le prime carte da gioco risalirebbero al decimo secolo d.C. in Cina ed in India con il Ganjifa o Gânjaphâ, un gioco di carte che ha le sue origini in Persia e che divenne popolare in India durante l'impero Moghul nel sedicesimo secolo.
Il nome Ganjifa deriva dal persiano ganjifeh, che significa 'carta da gioco'.
Il primo riferimento conosciuto risale a una biografia di Bâbur di inizio XVI secolo, il fondatore della dinastia Mughal.
Inizialmente il gioco divenne popolare a corte, sotto forma di lussuose collezioni di prezioso avorio intarsiato o guscio di tartaruga (darbar kalam). Più tardi si diffuse al pubblico, anche con serie più economiche (bazâr kalam) che vennero create con materiali quali legno, foglie di palma, o cartone. Le carte Ganjifa sono tonde. I semi sono composti da dodici soggetti su sfondi colorati, con puntini dall'1 al 10 e due carte di corte, una di un ministro o consigliere, e una di un re. Lo stile preciso e l'organizzazione della decorazione di ogni serie dipende dal suo artista. Il design delle carte di Dashavatara Ganjifa utilizza motivi presi dalle dieci Avatar di Vishnu.
Nel 1895, il Generale Albert Houtum-Schindler descrisse Ganjifa con i seguenti commenti:
"La parola "ganjifeh" e' ormai utilizzata in persiano solo per carte da gioco europee (quattro semi, dall'asso al dieci; tre figure per ogni seme), che, comunque, sono anche chiamate rarak i âs - rarak i âsanâs - o semplicemente âs, dal gioco âs oâsanâs. Dai viaggiatori diretti in Persia nel XVII secolo sappiamo che un mazzo di ganjifeh consisteva in novanta o novantasei carte in otto semi o colori. Attualmente un mazzo consiste di venti carte in cinque colori o valori. Questi valori sono:
1. Shîr va Khurshíd o âs: Leone e Sole, o Asso.
2. Shâh o Pishâ: Re.
3. Bîbî: Signora (o Regina).
4. Sarbâs: Soldato (o Fante).
5. Lakat (nel senso di qualcosa di poco valore ): generalmente una ragazza danzante.
Il retro delle carte e' sempre nero o di colore scuro, ma sulla facciata anteriore ci sono sfondi di colori diversi, vale a dire: il Leone e il Sole, su sfondo nero; il Re, su sfondo bianco; la Signora, rosso; il Soldato, dorato; il Lucchetto, verde. Le figure sulle carte mostrano una grande varietà di soggetti e sono spesso oscene, in particolare quelle sulle carte di valore minore. I tipi più comuni sono: Asso, un Leone e Sole, come nell'armata di Persia; un Re seduto su un trono; una Signora europea in costume d'epoca; un soldato persiano col fucile in spalla; una danzatrice persiana."

Ci sono varianti di questo gioco di carte:
= Moghul Ganjifa è giocato in alcune parti di Orissa con 96 carte in 8 semi di 8 colori.
= Dashavatara Ganjifa si gioca in tre persone con 120 carte, principalmente in Sawantwadi nello stato federato indiano di Maharashtra, sebbene venga giocato anche in cinque persone a Bishnupur, nello stato federato indiano del Bengala Occidentale.

Alcuni storici collegano l’origine delle carte alla nascita della carta moneta proprio in Asia, dove il mezzo e la posta in gioco d’azzardo si fondevano in un unico veicolo.
Altri storici sostengono invece che le carte derivino direttamente dai tasselli del “Domino”.
Non si conosce con esattezza quale delle due tesi sia vera, ma di certo sappiamo che il termine cinese “p’ai” viene usato per descrivere sia le carte che le tessere per il gioco del domino o del “mahjog” che lega a doppio filo l’origine e la storia di entrambi gli strumenti ludici.
Le tradizioni Indiane o Cinesi passarono comunque attraverso la Persia fino a giungere alle coste mediorientali dominate dagli arabi che nel Medioevo trasformarono le carte in un modello che divenne molto simile a quello contemporaneo.
Ad esempio i Mamelucchi, che dominavano al tempo le coste settentrionali dell’Africa, utilizzavano per scopi ludici un mazzo di circa 52 carte divisi in quattro semi: daràhim (denari), tùmàn (coppe), suyùf (spade), jawkàn (bastoni da polo), ognuno dei quali era formato da 13 carte di cui 10 numerali e 3 figure: il Re, il Vicerè ed il Sottodeputato. La carte mamelucche, seguendo i dettami del Corano, che vietava di ritrarre le persone, riportavano solo disegni astratti, ma avevano comunque una didascalia con il nome degli ufficiali dell’esercito. Un mazzo mamelucco completo di 56 carte fu rinvenuto nel 1939 ed è ora conservato nel museo 'Topkapi Sarayi' di Istambul, che sebbene sia risalente al XV secolo ha permesso l’interpretazione storica di frammenti di carte più antichi datati tra il XII ed il XIII secolo.
Si cita storicamente come origine dell’esistenza delle carte da gioco il 38° concilio di Worcester del 1240 in Inghilterra, e si ritiene che tale gioco sia derivato dagli scacchi, ma è più probabile che le carte abbiano iniziato la loro diffusione nel vecchio continente solo a partire dal XIV con l’intensificarsi degli scambi commerciali con i mamelucchi egiziani.
Le prime testimonianze storiche in Europa dei giochi di carte si ebbero in Italia ed in Spagna da dove poi si diffusero cambiando forma e adeguandosi di regione in regione.
Durante il XIV secolo le carte si diffusero velocemente in tutta Europa, come si vede dalle date delle più importanti testimonianze storiche.
Nel 23 maggio 1376 a Firenze un’ordinanza vietò il gioco di carte delle naibbe, nome arcaico derivato dall’arabo ‘nàib, e cioè il deputato o vice-rè delle carte memelucche.
Nel 1377 a Parigi un’ordinanza vietò il gioco delle carte nei giorni feriali.
Nel 1377 un frate domenicano di Basilea descrisse in un sermone il gioco delle carte.
Nel 1380 un mercante di Barcellona scrisse un inventario che contiene tra le altre cose un mazzo di nayps (carte) composto da 44 carte.
Il mazzo di carte più antico risale al 1430 e venne chiamato il “mazzo di Stoccarda” e le carte che lo compongono ritraggono scene di caccia.

La Storia delle carte in Europa è svariata e la forma delle carte da gioco è iniziata con l’introduzione di disegni che ne hanno semplificato l’utilizzo.
Gli spagnoli hanno cambiato i bastoni, per loro sconosciuti, con i randelli; inoltre, hanno perso l’uso del 10 e hanno portato le carte dalle originarie 52 alle locali 48.
In origine nei paesi di cultura germanica i semi diventarono cuori, campanelli, ghiande e foglie e si sviluppò una tipologia di mazzo a cinque semi, di cui il quinto sono gli scudi, che raffigura scene di caccia, e questa variante, destinata a scomparire, verrà chiamata “Mazzo Venatorio”. I mazzi venatori erano di solito splendidamente illustrati e utilizzavano semi rappresentanti animali o strumenti di caccia.
La Francia cambiò i semi in forme stilizzate, pare come derivazione dei semi tedeschi.
I semi francesi si estesero anche all’Inghilterra dove i fiori sono tornati a chiamarsi bastoni (clubs) e i quadri sono stati chiamati diamanti (diamonds).
In Italia sono state unite alle carte di origine moresca 22 soggetti illustrati di origine locale e sono stati aggiunte alle tre figure maschili una figura femminile la “Regina” dando così origine al mazzo per il gioco dei trionfi cioè i “Tarocchi” che con alterne fortune sono arrivati fino a noi.
I Tarocchi vennero utilizzati  solo dai ceti ricchi, a causa della difficoltà di realizzazione e dei complessi regolamenti che legavano il gioco dei Trionfi.


Tarocchi dei Visconti Sforza del XV secolo



In Italia i primi tarocchi giunti fino a noi sono dei primi anni del 1400 e si collegano al ducato di Milano.
Vennero eseguite tre serie di tarocchi per il duca Filippo Maria Visconti:
1) le carte di proprietà dei Visconti di Modrone, alienate durante la seconda guerra mondiale e oggi fuori d'Italia (67 carte);
2) le carte di Giovanni Brambilla, oggi di proprietà del conte Lanza di Mazzarino di Milano (48 carte);
3) la serie quasi completa di carte divisa oggi tra la famiglia Colleoni di Bergamo, la biblioteca Pierpont-Morgan di New York e l'Accademia Carrara sempre di Bergamo.
Anche i tarocchi di Carlo VI, erroneamente attribuiti al pittore Gringonneur (secondo una nota del tesoriere reale Charles Poupart, risalente al 1392) sono anch’essi collegati a quelli dei Visconti, anche nel gusto miniaturistico veneto-bolognese o anche ferrarese, e comunque sicuramente risalenti al Quattrocento inoltrato. Collegati ancora con questi mazzi sono i 15 tarocchi di castello Ursino (Catania, Museo Civico), già suddivisi tra la raccolta Bischeri e quella Benedetti.
Tra i vari tarocchi miniati del '400, il gioco suddiviso tra Bergamo e New York, non solo è considerevole dal punto di vista artistico, ma eccezionale anche per la storia delle carte da gioco, infatti, è il più completo, in quanto mancano solo il Diavolo, la Torre e il 3 di spade: 3 carte su 78. Alcune carte di questo mazzo vennero scambiate dal conte Alessandro Colleoni di Bergamo con l'amico Baglioni in cambio di alcuni oggetti d'arte tra cui il ritratto di un'antenata del Colleoni, dipinto da Fra’ Galgario, a cui il conte teneva molto. In un secondo tempo il Colleoni propose di riacquistare le carte, ma non poté ottenerle a nessun prezzo; il Baglioni successivamente lasciò le carte in eredità all'Accademia Carrara di Bergamo, nel cui museo oggi si trovano.
L'esecuzione delle carte è collocabile fra il 1441, nel matrimonio di Francesco Sforza con Bianca Visconti, figlia di Filippo Maria duca di Milano, e il 1447, morte del duca

Nel 1760 Nicolas Conver ha inciso il più celebre mazzo di Tarocchi di Marsiglia ed ha fondato la fabbrica Conver. Egli fu incisore alla corte del Re, e pare che fosse il migliore dell’epoca, poichè non solo era "Mastro di Carte" ma gli veniva anche riconosciuto uno status superiore agli altri esperti. Il suo titolo ufficiale era, infatti, quello di "Maestro di Carte a Marsiglia, incisore alla Corte del Re".


I 22 Arcani Maggiori di Nicolas Conver del 1760, conservati nella Biblioteca Nazionale di Parigi.


Il termine Tarocco pare sia stato introdotto solo a partire dal XVI secolo e solo nel 1780 si è sviluppato l’uso di queste carte per pratiche esoteriche.
Secondo alcuni studiosi i semi nell’epoca tardo medievale presero anche un valore simbolico divenendo rappresentazione metaforica delle classi sociali secondo l’analogia: Coppe=Religiosi, Spade=Nobili, Denari=Mercanti, Bastoni=Contadini;
secondo altre fonti invece i semi rappresenterebbero le quattro Stagioni.
Le carte da gioco hanno continuato ad evolversi e mutare di aspetto, ma senza cambiare le regole della struttura.  
Nel corso del XV secolo le carte hanno mutato aspetto per rappresentare le famiglie reali europee ed i loro vassalli. Originariamente le figure furono il “Re”, il “Cavaliere”, “il Vassallo”; poi fu introdotta la “Regina” che nei mazzi tedeschi addirittura rimpiazzò il Re nei due semi di maggior valore.
Nei primi giochi le figure dei Re erano considerate le carte di maggior valore senza nessuna eccezione, ma già a partire dalla fine del XV secolo si è iniziato a dare un significato speciale alla carta nominalmente di valore minore, che da questo momento è stato chiamato Asso.
Tra il Cinquecento e il Settecento hanno iniziato ad apparire i primi manuali che hanno fissato le regole dei vari giochi di carte.
A partire dal XIX secolo hanno iniziato a comparire le indicazioni del valore delle carte sui bordi, per permettere al giocatore di tenere le carte ravvicinate a ventaglio con una sola mano. L’innovazione successiva è stata quella di disegnare le figure in modo simmetrico ovvero “a due teste” così da non costringere il giocatore a girare la carta dando indicazione all’avversario delle carte in proprio possesso.
La Matta o Jolly, in inglese chiamata Joker, è stata una creazione solo per il gioco alsaziano dell’Euchre e si è diffusa assieme al Poker, dove però oggi non viene più usata, e nonostante la somiglianza con il Matto dei Tarocchi, non c’è nessuna prova storica di qualche correlazione.

Gli Arcani Minori rappresentano l’intera società:
i Bastoni rappresentano il popolo bruto, che conosce soltanto la legge della forza;
le Coppe rappresentano l’alto clero della Chiesa, che sono i depositari della spiritualità;
le Spade rappresentano i Cavalieri, la Nobiltà, l’Aristocrazia, coloro che lottano per l’affermazione di un’ideale;         
i Denari rappresentano i commercianti, la Borghesia, coloro che usano il denaro come mezzo di affermazione e di espansione.


ARCANI MAGGIORI DEI TAROCCHI MARSIGLIESI


I TAROCCHI DI OSWALD WIRTH

Oswald Wirth (1860 – 1943) è stato un esoterista, scrittore e disegnatore svizzero, nome completo Joseph Paul Oswald Wirth.
Fu affiliato alle principali società segrete. Studiò il pensiero di Eliphas Lévi, e divenne amico di studiosi come Gérard Encausse ("Papus"), Joséphin Péladan e Stanislas de Guaita.
I suoi studi si diressero anche verso la Massoneria e l'Astrologia. Nell'opera "Le Symbolisme Hermétique, dans ses rapports avec la Franc-Maconnerie et l'Alchimie" del 1910, ha cercato di penetrare i segreti e i significati dell'Alchimia, o "Arte Regia".
Credendo nella universalità del simbolo, Oswald Wirth si è sforzato di ricondurre i diversi insegnamenti esoterici ad una matrice comune, tramite l'uso di un sistema generale di simboli.
Nel 1887 ricevette una lettera da Stanislas de Guaita (1861-1897), poeta ed esoterista francese di origine italiana, col quale instaurò subito un rapporto di amicizia, divenendone il segretario e collaboratore, sul quale ha dichiarato: «Egli fu l'ispiratore dei miei studi che non ho mai abbandonato.»                                    
Su richiesta di De Guaita, Oswald Wirth ha approfondito lo studio e la simbologia dei Tarocchi. Ha Studiato i Tarocchi di Marsiglia e ne ha ridisegnato i 22 Arcani Maggiori, o Trionfi, cercando di recuperarne l'antico aspetto simbolico, nonché i giusti colori e significati esoterici.
Il suo libro, del 1924, è il trattato forse più famoso e completo sui Tarocchi, e il suo mazzo di carte, sebbene non sia il più diffuso, è considerato come il più rigoroso dal punto di vista esoterico e simbolico.


I 22 Arcani Maggiori disegnati da Oswald Wirth su indicazioni di Stanislas De Guaita


GIOCHI DI CARTE

Ecco un cenno anche alle Carte da gioco, che spesse volte vengono usate dalle cartomanti.

Il Poker è nato nel 1829 negli Stati Uniti, il Bridge si è sviluppato tra fine ‘800 e gli anni ‘20, il Baccarà è nato nella prima metà dell’ottocento, la Canasta è stata inventata a Montevideo durante la seconda guerra mondiale, la Scala quaranta ha iniziato la sua diffusione in Ungheria nel primo dopoguerra.
I giochi tradizionali italiani hanno di solito origini più lontane ma la loro forma attuale ha ben poco a che vedere con quella originale: Barrica e Primavera risalirebbero al XVI secolo, la Scopa e la Briscola risalgono all’inizio del 1800, il Tresette sarebbe nato agli inizi del 1700 ed il Settemezzo intorno al 1890.
Alcuni elementi delle carte moderne, sebbene non usati, sono degni di nota.
I due Jolly presenti in ogni mazzo vengono denominati “rosso” e “nero” e uno dei due dovrebbe essere più decorato dell’altro.
L’asso di picche ha di solito un segno più grande degli altri. Questa tradizione iniziò con una legge inglese del re Giacomo I, che richiedeva una stampigliatura su quella carta come prova del pagamento di una tassa sulla produzione delle carte.
Il fante di picche e di cuori sono normalmente disegnati di profilo e per questo vengono denominati “one-eyed-jack”.
Il re di cuori tiene normalmente la spada dietro la schiena e da alcuni viene soprannominato il re suicida, questo deriva dal fatto che originariamente questa carta veniva disegnata con un ascia.
Le carte tedesche ed austriache hanno un aspetto diverso: di solito le carte di quadri sono gialle o arancioni ed i picche sono verdi; probabilmente questo deriva dai loro semi tradizionali che rimangono in uso nella Germania del sud ed in Austria.
I mazzi italiani sono tipicamente composti da 40 carte ma esistono molte variazioni stilistiche tipiche di ogni regione, che possono essere riassunte in quattro grandi gruppi:
1) tipo settentrionale: derivano dai tarocchi del XV secolo, hanno le spade a scimitarra e i bastoni a forma di scettri, gli assi di solito molto elaborati spesso riportano dei motti. Si trovano nelle versioni a 36 (anche se raro) a 40 o a 56 carte.
2) tipo spagnolo: sono le più usate, i bastoni sono a forma di tronchi e le spade sono diritte. Esistono solo nella versione a 40 carte.
3) tipo francese: portano i semi delle carte francesi, sono essenzialmente diffuse nel nord-ovest e si trovano nelle versioni a 36 (genovesi), 40 o 52 carte.
4) tipo tedesco: portano i semi tipici tedeschi, sono diffuse soprattutto nella provincia di Bolzano dove sono conosciute con il nome di Salisburghesi. Nate come mazzo a 36 carte, negli anni’80 furono portate a 40 che ad oggi è l’unico mazzo che si trova in Alto Adige.
Da notare che le carte bresciane sono l’unico mazzo regionale che esiste solo nella versione a 52 carte.  
Il gioco delle carte contemporaneo ed i giochi di carte in generale sono legati a doppio filo con la rete.
I siti per giocare on line ai vari giochi di carte si sono numericamente moltiplicati aprendo alle generazioni più anziane la possibilità di avvicinarsi a questa realtà e, viceversa, facendo conoscere questi giochi ai più giovani. Così come il poker, anche il burraco online ha goduto di una amplissima diffusione diventando negli ultimi anni non solo un gioco da ombrellone ma anche una solida realtà di circoli e di siti che ne offrono una versione giocabile attraverso internet. Per non parlare degli scacchi, la cui federazione prevede un legame importante con una serie di siti specializzati nel giuoco on line.
Anche se in misura minore anche giochi di carte regionali quali il tresette o passatempi più leggeri come la scala 40 o il gin hanno trovato casa in Ludopoli, la città dei giochi.


SIMBOLISMO DEI TAROCCHI


Gli Arcani Maggiori e Minori possiedono un profondo simbolismo collegato con la Numerologia per cui ogni figura corrisponde a un numero che rivela la personalità e il potenziale carattere della persona.

Ad esempio i primi 22 Arcani Maggiori sono collegati con i primi 22 numeri, dal Numero 23 al 36 sono in analogia con i Bastoni, dal 37 al 50 con le Coppe, dal 51 al 64 con le Spade, dal 65 al 78 con i Denari.

Gli Arcani maggiori rappresentano simbolicamente una simulazione del Cammino evolutivo dell’uomo attraverso i Piani dell’esistenza: Piano Fisico, Piano Astrale-Emotivo, Piano Mentale, Piano Spirituale.
Gli Arcani minori rappresentano il cammino di tutta l’umanità e le 40 lame legate alla simbologia dei Bastoni, Coppe, Spade e Denari sono collegate ai 4 Elementi Astrologici: Fuoco, Acqua, Aria e Terra.

I BASTONI sono in analogia con i semi dei FIORI (FUOCO= VOLERE, volontà) e rappresentano il PIANO FISICO ED ETERICO, simboleggiano le esperienze che si devono fare a livello fisico e materiale;
le COPPE sono in analogia con i semi dei CUORI (ACQUA= SAPERE, conoscenza) e rappresentano il PIANO ASTRALE EMOTIVO, simboleggiano la ricettività, le emozioni, i desideri, le passioni, i sentimenti, l'amore personale e l'amicizia;
le SPADE sono in analogia con i semi delle PICCHE (ARIA= OSARE, coraggio) e rappresentano il PIANO MENTALE, che è diviso in due parti, la prima parte rappresenta il PIANO MENTALE CONCRETO, e simboleggia la mente concreta e razionale, l'intelletto da usare per sfruttare le conoscenze acquisite per migliorare la vita;
la seconda parte rappresenta il PIANO MENTALE ASTRATTO, detto anche PIANO CAUSALE, dove risiede il Sè superiore, (simboleggiato dall'Asso di Spade) e simboleggia la mente astratta e l'intuizione spirituale che deve essere sviluppata attraverso il discernimento per evolvere, infatti la spada è il simbolo dello Spirito che separa la spiritualità dal materialismo;
i DENARI sono in analogia con i semi dei QUADRI (TERRA= TACERE, segretezza) e rappresentano il PIANO SPIRITUALE, poichè solo quando si è riusciti, dopo molte incarnazioni, a dominare gli istinti (Bastoni) i desideri e le passioni (Coppe) ed i pensieri (Spade) si ottiene la capacità di usare in modo impersonale e spirituale il potere (Denari).


I 22 ARCANI MAGGIORI

1= IL BAGATTO: abilità, inganno, studio, intuizione, autocontrollo.
Significato: L’Uomo
Simbolo Esoterico: La Volontà
Valore Occulto: L’Iniziato
Elemento: Aria
Pianeta: Mercurio – Numero pitagorico 5
Lettera Ebraica: Aleph
Nome Divino: EIEH
Motto dell’Arcano: “Non tendo le mani a chi mi offre oro per nulla. Aspetto il Regno”
Il Bagatto o il Mago, a seconda di come è definito in alcuni mazzi, è una figura fortemente simbolica e allegorica.
Viene rappresentato come un giovane prestigiatore che tiene una bacchetta magica nella mano, simbolo di stabilità e potenza, ed è posto davanti al suo tavolo di lavoro, sul quale sono appoggiati alcuni oggetti che hanno una relazione con il resto delle carte da gioco.
Il suo nome deriva dal termine “Pagad” ossia “Maestro, Capo” ma “Gad” da solo assume il significato di “Fortuna”.
In effetti tra i suoi principali significati vi è la forza di volontà, le capacità personali, l’abilità e la creatività.
Il Bagatto dunque rappresenta un uomo sicuro e determinato nel significato divinatorio positivo.
L’aspetto negativo invece indica che si ha a che fare con una persona ingannevole e infida che crea confusione e instabilità nella propria vita ma soprattutto vi impedisce di raggiungere i vostri obiettivi e che non vi permette di superare le difficoltà.
La forma del suo cappello ricorda il simbolo dell'infinito anche perché egli stesso viene dall’infinito come principio di vibrazione, l’1.
Inoltre essendo la prima carta dei Tarocchi riveste un'importanza interpretativa particolarmente forte perché rappresenta la rimozione del velo posto sul sapere nascosto.
Il Mago è una carta che simboleggia il successo, ma anche il coraggio e la perseveranza nel raggiungimento gli obiettivi prefissati.

2= LA PAPESSA: conoscenza, segretezza, intelligenza, protezione, immoralità.
Significato: La Bocca
Simbolo Esoterico: La Scienza
Valore Occulto: La Custode
Elemento: Acqua
Pianeta: Luna – Numero pitagorico 2
Lettera Ebraica: Beth
Nome Divino: Bachour
Motto dell’Arcano: “Sono colei che resta nel tempio. Cerca il mio volta dentro la tua essenza”
La Papessa è una figura religiosa di immensa sapienza e conoscenza.
La Papessa è raffigurata seduta su di un trono racchiuso da colonne che simboleggiano la vita e la morte, il bene e il male.
Ha il libro della sapienza poggiato sulle sue ginocchia ma il suo sguardo va oltre, dato che non ha necessità di consultare quel libro.
Con una mano quindi indica un punto importante del volume e con l'altra sfoglia le pagine.
Legata al numero 2, che simboleggia la mediazione tra l’uomo e la divinità, la Papessa è nello stesso tempo luce e tenebra, figura di grande fermezza e autorità; dispensatrice di ottimi consigli grazie alla sua infinita sapienza e saggezza.
Nello stesso tempo però, può rivelarsi ingannatrice, che offre pessimi consigli, ostile, egocentrica e che desidera dominare con la tirannia tutti gli altri. L'interpretazione della carta può significare, tra l’altro, la presenza di una figura esterna femminile: in casi come questo è una figura generalmente retta ma anche severa.

3= L’IMPERATRICE: fertilità, sostegno, intelligenza, aiuto decisivo, seduzione.
Significato: La Mano che Afferra
Simbolo Esoterico: L’Azione
Valore Occulto: Sole del Verbo
Elemento: Terra
Pianeta: Venere – Numero pitagorico 6
Lettera Ebraica: Ghimel
Nome Divino: Gadol
Motto dell’Arcano: “Sono la verità anelata. Nessuno può offuscare la mia luce”
L'imperatrice è essenzialmente una donna di successo.
Quindi di fondo l’interpretazione è generalmente positiva, sia essa legata al successo economico o a quello affettivo.
Anche le connotazioni opposte non sono particolarmente negative e si riferiscono a un successo solo parziale in ambito economico o affettivo.
In particolare l'Imperatrice è connessa alle persone di grande intelligenza che con le loro doti innate riusciranno a raggiungere prima o poi risultati anche grazie ai loro sforzi ed impegni personali.
Incarna la suprema conoscenza, la natura come simbolo di tutta la creazione. Simbolo della luce e dell’eterna energia.
La sua interpretazione positiva riguarda la comprensione il superamento delle difficoltà l’abbattimento dei conflitti e il ristabilimento dell’equilibrio.
Il suo lato negativo si esprime con superbia, vanità, amore eccessivo per il lusso. In generale donna che causa seri problemi, sia economici che legali che affettivi e ciò si deduce che sia una donna anche senza scrupoli e prevaricatrice.

4= L’IMPERATORE: dominio, costrizione, autorità, controllo, obbligo.
Significato: Il Seno
Simbolo Esoterico: La Realizzazione
Valore Occulto: Verbo di Conoscenza
Elemento: Acqua
Pianeta: Marte – Numero pitagorico 9
Lettera Ebraica: Daleth
Nome Divino: Dagoul
Motto dell’Arcano: “Sono il Signore dell’Aquila. Sono la Porta del Cosmo”
Se interpretata negativamente questa carta estremizza il concetto di potere ed autorità fino a sfociare nella tirannia e prepotenza.
L'Imperatore rappresenta il demiurgo per eccellenza ed è legato con la terra, l’acqua e il fuoco e ha potere sul mondo.
Porta con sé il potere dell’iniziazione e la via per il raggiungimento della perfezione.
Tramite il suo verbo, colui che entra nel suo regno avrà il dono di realizzare se stesso attraverso l’iniziazione.
L'Imperatore è una figura che simboleggia con decisione fermezza e concretezza. Egli esercita il suo potere senza dubbi o indecisioni. La sua autorità non è in discussione ed egli governa con giustizia e distacco.
E' chiaro nell'interpretazione della carta il riferimento alla figura maschile che spesso è una persona molto sicura delle proprie decisioni ma al tempo stesso con un forte senso paterno.
Il suo lato negativo si manifesta con un eccessivo autoritarismo, forte ambizione tanto da trasformarsi in perfetto calcolatore per poter avvantaggiarsi economicamente a discapito altrui.

5= IL PAPA: guida, dogmatismo, ispirazione, perdono, gerarchia.
Significato: Il Soffio
Simbolo Esoterico: L’Ispirazione
Valore Occulto: Padre Spirituale
Elemento: Terra
Pianeta: Venere – Numero pitagorico 6
Lettera Ebraica: Heh
Nome Divino: Hadom
Motto dell’Arcano: “Resto Potere Divino. Ritorno sui passi perduti e mi ritrovo”
Il Papa in alcuni mazzi dei tarocchi è identificato come "Lo Ierofante" cioè colui che spiega le cose sacre e guida verso la verità.
Rappresenta dunque la legge divina. E' sicuramente una figura buona e comprensiva.
Simboleggia gli affetti duraturi e sentimenti profondi.
L'interpretazione rimanda alla correttezza e al senso del dovere, anche se negativamente si riferisce ad un forte attaccamento alle tradizioni e al dogmatismo.
Di contro tale dogmatismo in senso positivo lo pone come grande studioso del divino e che ci giuda nei dubbi che si possono manifestare nella nostra fede.
Le mani del Papa sono velate dai guanti a sottolineare il suo distacco dalle cose materiali e la sua rigidità e incorruttibilità, sia essa nel bene o nel male.
La sua presenza in modo negativo rappresenta, lussuria, frigidità, instabilità sia nei pensieri che nelle emozioni ed anche colui che pratica la magia nera, rancore e fanatismo.

6= GLI AMANTI: scelta, indecisione, decisione, alleanza, bivio.
Significato: L’Occhio
Simbolo Esoterico: La Prova
Valore Occulto: La Scelta
Elemento: Aria
Pianeta: Mercurio – Numero pitagorico 5
Lettera Ebraica: Vau
Nome Divino: Vesio
Motto dell’Arcano: “Sono la Luce che splende dentro ed attorno al tuo esistere”
In alcune versione dei tarocchi viene chiamato anche “L'Innamorato".
La carta rappresenta più che il sentimento dell'amore, la tensione tra due forze contrapposte.
L’eterno conflitto tra il bene e il male e la conseguente difficoltà a scegliere tra le due forze.
La scelta tra ciò che è materiale e ciò che è più spirituale.
Occorre saggezza ed equilibrio nel percorre la via giusta che porta a non perdersi. Il libero arbitrio dunque, può diventare un’arma a doppio taglio.
Simboleggia positivamente amore verso il prossimo, equilibrio tra le forze, profondità nei sentimenti, bellezza morale, fisica e spirituale, purezza ma anche grande energia sessuale.
Per tale motivo questa figura richiama esplicitamente il concetto di tentazione. Dunque al presentarsi di un bivio è necessario operare una precisa scelta.
La tentazione, i vizi, e la cattiva strada sono fattori centrali che determinano il significato di questa carta.
L’aspetto negativo si esprime con irrequietezza, eccessiva sensualità, indecisione e antagonismo.
Indica di diffidare dalle persone che vi dichiarano amore folle.

7= IL CARRO: conquista, arroganza, trionfo, capacità direttiva, avanzamento.
Significato: La Freccia
Simbolo Esoterico: La Vittoria
Valore Occulto: Viaggio di Luce
Elemento: Acqua
Pianeta: Luna – Numero pitagorico 2
Lettera Ebraica: Zain
Nome Divino: Zakai
Motto dell’Arcano: “Sostare dentro le reti del mio sogno e divenirne partecipi”
Il Carro raffigurato nei tarocchi è il carro del vincitore, del trionfatore.
Come l'auriga deve condurre i cavalli verso la meta così sarà necessario gestire ed equilibrare forze in contrapposizione per raggiungere e governare il proprio successo.
In sostanza tali forze caratterizzano profondamente questa figura. Siano esse interiori o esteriori, la carta sottolinea proprio la necessità di dover "guidare" e gestire queste forze.
Eliphas Levi lo considera come Il Carro di Ermete ovvero la Settima Chiave che era in possesso solo ai sacerdoti che la custodiscono mantenendo il segreto persino tra gli iniziati.
L'auriga torna tra gli onori dopo una grande impresa o una importante vendetta.
In generale il riferimento al successo, alla conquista, ai valori, al coraggio e al superamento delle difficoltà finalizzato al raggiungimento degli obiettivi, qualunque ne sia la natura.
Grande attenzione deve essere posta agli elementi negativi che rappresenta questa figura.
Simboleggia molte delle caratteristiche che non permettono di sviluppare il talento e la necessaria fermezza in situazioni avverse, definisce una persona dalla pessima reputazione e condotta, scarsa qualità nelle idee e grande confusione d’intenti.

8= LA GIUSTIZIA: equità, rigidità, equilibrio, inflessibilità, spartizione, realizzare in sè la giustizia.
Significato: Un Campo
Simbolo Esoterico: L’Equilibrio
Valore Occulto: Il Compimento
Elemento: Terra
Pianeta: Venere – Numero pitagorico 6
Lettera Ebraica: Cheth
Nome Divino: Chased
Motto dell’Arcano: “Sono il senso della visione interiore. Non conosco né gioia né dolore”
La Giustizia viene raffigurata con una spada in una mano e una bilancia.
La spada simboleggia la giustizia fatta dagli uomini e rappresenta in generale il giusto governo e distrugge tutto ciò che non ha equilibrio, mentre la bilancia si riferisce alla giustizia naturale.
È bendata e questo significa che nessuno deve e può influenzare il suo verdetto.
Se la bilancia è troppo spostata verso il materialismo il giudizio finale sarà pesante.
Tra i lati positivi che rappresenta tale figura possiamo elencare il rigore morale, il compimento di un’opera o di un progetto, guarigione da malattie anche di una certa gravità, forze nei sentimenti, equilibrio nel matrimonio e non per ultimo consiglia di non farsi prendere dall’impulsività ma di cercare l’equilibrio in tutte le cose se si vuole raccogliere buoni frutti. Nonostante l’intrinseco doppio significato che simboleggia, questa carta ha carattere prevalentemente positivo. Da sottolineare anche il significato della bilancia come travaglio interiore.
Tutto ciò fa riferimento all’eterna lotta tra bene e male simboleggiato dalla bilancia il cui equilibrio è sempre fragile proprio per la natura delle forze in campo.
L’aspetto negativo si manifesta con l’eccessiva rigidità nel giudizio che porta ad una mancanza di comprensione, alla repulsione, alla pignoleria e al divorzio e in generale ad una improvvisa interruzione dei legami affettivi.
Indica infine persona che trama alle vostre spalle.

9= L’EREMITA: ritiro, isolamento, prudenza, ricerca spirituale, solitudine, riconoscere i propri limiti.
Significato: Una Copertura
Simbolo Esoterico: Prudenza
Valore Occulto: Fiamma Nascosta
Elemento: Aria
Pianeta: Mercurio – Numero pitagorico 5
Lettera Ebraica: Teth
Nome Divino: Tehor
Motto dell’Arcano: “Conosco la ricerca. So che chi giunge a me torna dal buio”
Il senso di solitudine che evoca questa figura è profonda e forte.
Fa rifermento al distacco per la ricerca di se stessi e anche della conoscenza per poter raggiungere il dominio di se stessi, arrivare ad un equilibrio interiore attraversando numerose e difficili fasi di apprendimento.
L'Eremita Rappresenta un percorso in cui viene abbandonato ogni presupposto egoistico e viene compiuto nel buoi dove si è guidati solo da una debole fiamma.
L'eremita è una figura solitaria che medita su se stessa, e sui significati più veri e profondi delle cose.
In generale tale figura indica la necessità di dover capire qualcosa da soli, senza l’appoggio o il consiglio di altri poiché questi non ci fornirebbe le risposte che cerchiamo.
Si dovrà cercare di fare uno sforzo di oggettività e riflettere su noi stessi come se fossimo una terza persona.
Il lato positivo dell'Eremita si manifesta con una vera avversione per il male, un’intesa moralità, fermezza, solitudine interiore tipica del genio, l’introspezione.
Mentre l’aspetto negativo si traduce con misantropia, avarizia, menzogna; persona che trama segretamente contro di voi. Vi consiglia fortemente di diffidare dalle persone che maneggiano il vostro denaro.
Infine può significare, se unita ad una carta di spade anche una morte per assassinio, malattia, superbia e intolleranza.

10= LA RUOTA: fortuna, caso, alternanza, opportunità, il tempo.
Significato: L’Indice
Simbolo Esoterico: La Fortuna
Valore Occulto: L’Incontro
Elemento: Fuoco
Pianeta: Giove – Numero pitagorico 3
Lettera Ebraica: Jod
Nome Divino: Iah
Motto dell’Arcano: “Sono e sarò sempre fuggevole astrazione. Movimento, Spirale, Ureus del Faraone”
"La Ruota della Fortuna" alcune volte viene chiamata anche “La Fortuna”.
Essendo la decima carta dei tarocchi assume il significato di un nuovo ciclo, un mutamento di eventi.
Pertanto il solo elemento certo è che il mutamento ci sarà e che pertanto la situazione attuale non perdurerà.
La parola fortuna non deve essere confusa con la "sorte positiva", ma come "Fato, Destino", che può manifestarsi nella vita sia in senso positivo, sia in quello negativo.
La sua interpretazione è chiara: non possiamo resistere agli eventi e alle condizioni che mutano poiché il cambiamento dovrà essere affrontato prima o poi. Non è possibile se tale mutamento avrà esiti negativi o positivi.
Inevitabilmente simboleggia in senso positivo, la vittoria il successo che arriveranno senza grandi sforzi; forti guadagni.
Se in cerca di lavoro e dell’amore, entrambi arriveranno presto.
Forte intesa sessuale, vi terrà lontani da ogni sorta di male.
Il suo lato negativo fornisce indicazioni preziose soprattutto per quanto riguarda l’attenzione che un uomo deve avere nella sua vita e in particolare deve stare attento a non fare le cose in modo precipitoso, avventato e senza scrupoli indica molta attenzione nell’ambito fiscale, a documenti importanti tenendo sempre la mente vigile.

11= LA FORZA: disciplina, brutalità, energia, sfogo, paura tra opposti.
Significato: La Mano che Serra
Simbolo Esoterico: La Forza
Valore Occulto: Fuoco Bianco
Elemento: Fuoco
Pianeta: Sole – Numero pitagorico 1
Lettera Ebraica: Kaf
Nome Divino: Mittatron
Motto dell’Arcano: “Sono il Segno. Sorella del potere che resta inaccessibile al debole”
La Forza è la figura che rappresenta la forza della ragione che vince sul potere dell’energia fisica, delle pulsioni e dell’istinto.
In sostanza simboleggia l'autocontrollo. Solo colui che saprà dominare tali forze potrà elevarsi ad una nuova conoscenza e percorrendo pericolosamente le tenebre degli inferi riuscirà a rinnovarsi e ritrovare la via della luce interiore. Ciò permette di piegare la propria volontà per combattere i conflitti interni e le tentazioni.
Il suo lato positivo rappresenta un potere ottenuto con grande forza e fermezza; padronanza del proprio se; successo nel lavoro; buona salute e grandissimo controllo sulle emozioni; minimo coinvolgimento nei sentimenti d’amore; atteggiamento generale positivo.
In negativo tale Lama significa eccessivo furore, ignoranza, vanità, sprezzo per il pericolo, insensibilità, collera e impazienza.
In opposizione alla sua natura simbolica indica manca di controllo, abuso di potere, disprezzo del prossimo e cattiveria nei confronti degli animali.
Infine forte difficoltà a resistere alle tentazioni e a sapersi dominare.

12= L’APPESO: prova, sacrificio, idealismo, distacco dalla materia, difficoltà temporanea.
Significato: Il Braccio Che si Tende
Simbolo Esoterico: Morte Violenta
Valore Occulto: L’Oscillazione
Elemento: Aria
Pianeta: Urano – Numero pitagorico 4
Lettera Ebraica: Lamed
Nome Divino: Sadai
Motto dell’Arcano: “Provengo dall’eterno del remoto. Subisco nel mio attendere il martirio, per trasformarlo in vortice nel cerchio.”
In questa carta l'Appeso è raffigurato come un uomo legato con una coda per una caviglia e con la testa all’ingiù.
Tale posizione è una forma di tortura che veniva praticata in passato.
Porta con sé numerosi simbolismi e tale figura va interpretata come un inevitabile quanto momentaneo sacrificio che viene richiesto da situazioni contingenti esterne e che è necessario effettuare.
Al di là del fatto che il sacrificio che ci è imposto potrebbe essere anche scomodo e doloroso, il risultato che si prospetta può essere diverso in funzione di come lo stesso viene affrontato.
Si avrà dunque una maggiore crescita interiore se il disagio viene affrontato con equilibrio e saggezza mentre nel caso di approccio sbagliato il significato della carta si trasforma in una situazione di blocco con conseguenze scomode e disagevoli. Inoltre nella sua accezione positiva può significare abnegazione, vocazione alla missione, profezia e carisma.
Il suo lato negativo si esprime con apatia, indecisione, rinuncia, dubbia e ambigua moralità, illusione, malattia grave, squilibrio.
Disonore, scarso intelletto, vedute ristrette, eccessiva timidezza, tristezza, furbizia e condanna.

13= L'ARCANO SENZA NOME: trasformazione, termine, cambiamento improvviso o inaspettato, mutamento radicale, irreversibilità, rinnovamento.
Significato: La Donna
Simbolo Esoterico: Trasformazione
Valore Occulto: Madre Segreta
Elemento: Terra
Pianeta: Saturno – Numero pitagorico 8
Lettera Ebraica: Mem
Nome Divino: Ehovah
Motto dell’Arcano: “Non posso farti esistere. Ti sarò da Guardiana se non avrai timore di seguirmi.”
Nonostante le apparenze la figura più inquietante dei tarocchi non implica necessariamente morte, distruzione e disgrazie. Anzi, il suo significato è prevalentemente positivo e deve essere vista come una figura che porta al cambiamento e alla trasformazione. Fa parte di una fase del ciclo della vita e si inserisce in un percorso generale il cui fine è il rinnovamento, la rigenerazione da una dimensione prettamente legata all’apparenza ad una rivolta all’essenza.
La carta in questione dunque fornisce il modo per reagire in maniera proattiva al cambiamento, per vivere direttamente la fase di trasformazione senza subirla. Ovviamente tutte le fasi di cambiamento comportano una certa attenzione per le possibili insidie e pericoli che si possono incontrare sul cammino.
In senso positivo significa, oltre alle caratteristiche già citate, liberazione dello spirito dalla materialità, incorruttibilità morale, eredità in arrivo.
L’aspetto negativo invece si esprime con insuccesso, dissoluzione, corruzione, lutto, solitudine, tristezza, tragedia improvvisa, malattia.
È importante segnalare che quando si interrogano i Tarocchi per ottenere informazioni sulla salute, sia personale che degli altri, il suo significato spesso non è per nulla positivo.

14= LA TEMPERANZA: mediazione, confusione, adattamento, cambiamento graduale, perdita d’identità.
Significato: Un Frutto
Simbolo Esoterico: Iniziativa Umana
Valore Occulto: Acqua Eterna
Elemento: Terra
Pianeta: Saturno – Numero pitagorico 8
Lettera Ebraica: Nun
Nome Divino: Emmanuel
Motto dell’Arcano: “Disseto la tua attesa per farti divenire.”
Nella Temperanza viene raffigurata una persona che mescola dell’acqua contenuta in due coppe che tiene in ciascuna delle mani.
Le due coppe simboleggiano forze che si contrappongono e la Temperanza riporta equilibrio tra di esse.
In generale si tratta di una carta con caratteristiche positive e si riferisce all’armonia, alla pace, all’amicizia, e anche ad un cambiamento di vita, amore, serenità dello spirito, crescita interiore, pazienza e tenacia.
In sostanza nel percorso iniziatico verrà trovata una nuova condizione di equilibrio positivo.
Quando si consultano i Tarocchi per conoscere lo stato di salute questa carta, al contrario di quella precedente, quella della Morte, è spesso foriera di presagi altamente positivi.
La parte negativa si esprime con apatia, freddezza, rassegnazione, mancanza di interessi.
Inoltre mette in guardia da alcune amicizie che si rivelerebbero ambigue, consiglia di non giocare altrimenti perdereste e dei progetti non si realizzeranno.

15= IL DIAVOLO: passione, eccesso, istintività, fascino, egoismo, illusione.
Significato: Il Serpente
Simbolo Esoterico: La Fatalità
Valore Occulto: Le Tenebre
Elemento: Fuoco
Pianeta: Giove – Numero pitagorico 3
Lettera Ebraica: Samek
Nome Divino: Samek
Motto dell’Arcano: “Sono l’assenza dello spirito. Non seguirmi o non avrai ritorno.”
Come è facilmente intuibile questa carta rappresenta la Lama più negativa dei Tarocchi.
Egli è il signore delle tenebre eterne, scacciato da Dio e ora in preda alla più grande delle invidie.
Un tempo era il “Portatore di Luce” ma poi questa è diventata solo un flebile bagliore. Satan in ebraico significa “avversario” quindi nemico di Dio, della creazione e dell’uomo.
Grande seduttore che porta con sé una fortissima carica di fascinazione tale da coinvolgere ogni creatura.
La sua natura dunque è essenzialmente negativa tranne un'unica sfaccettatura che tra l’altro emerge poche volte, cioè forte pulsione e carica sessuale. In sostanza non ha aspetti positivi.
Quando Il Diavolo non si riferisce ad una persona ma ad una situazione, il suo significato cambia rappresentando l'abuso di potere e la dipendenza da cose materiali o vizi.
Tutto ciò che di malvagio, decadente, angoscioso e triste vi è nel mondo e nell’universo è dovuto alla sua presenza e alla sua influenza.
Egli rappresenta il male in senso universale, la depressione, magia nera, disordine, panico, dissolutezza, mancanza di valori positivi, malattie, tutti i vizi, droga, alcolismo, furto, assassinio.

16= LA TORRE: esilio, crollo, chiusura, perdita di sicurezza, allontanamento, ambizioni da moderare.
Significato: Il Legame
Simbolo Esoterico: La Rovina
Valore Occulto: Le Caduta
Elemento: Acqua
Pianeta: Marte – Numero pitagorico 9
Lettera Ebraica: Hain
Nome Divino: Jehovah Sabaoth
Motto dell’Arcano: “Sono la Guardiana della soglia. Non salire le scale sgretolate che portano alla fiamma.”
La Torre è raffigurata, nei Tarocchi, in fiamme a causa di un fulmine dal cielo. Simboleggia la necessità di umiltà, rifuggendo la superbia e la presunzione. Bisogna arrivare alla conoscenza attraverso un passo alla volta senza fretta e senza eccedere, poiché come ammonisce La Torre, rischiamo di essere presuntuosi, e se insistiamo nel nostro atteggiamento superbo è probabile che andremo incontro ad una forte punizione o delusione.
Nella sua connotazione positiva questa carta segnala il rinnovamento, e soprattutto il momento propizio per abbandonare vecchie abitudini e modi di ragionare, cominciando a costruire sulle loro ceneri.
Può significare la liberazione da qualche forma di prigionia o dopo che la tempesta sia passata con le sue rovinose conseguenze, di ricominciare a ricostruire dalle ceneri.
L’aspetto negativo si manifesta con catastrofi, perdita di potere; insieme al diavolo o alla morte significa perdita improvvisa di qualcosa o di qualcuno; crollo di valori morali, rivolta, assenza d’amore, guerra, forte invito a non affrontare viaggi e a non lasciare incustodita la vostra casa.

17= LE STELLE: speranza, ottimismo, lungimiranza, purezza, bellezza, ammirazione.
Significato: La Bocca
Simbolo Esoterico: La Speranza
Valore Occulto: Luce Astrale
Elemento: Terra
Pianeta: Saturno – Numero pitagorico 8
Lettera Ebraica: Peh
Nome Divino: Phode
Motto dell’Arcano: “Se il viandante si sofferma, la nostra luce diviene presenza.”
Questa figura simboleggia che gli astri sono favorevoli e quindi sia avranno delle brillanti prospettive e gli influssi saranno positivi. Occorre essere accorti nel capire ciò che una buona disposizione delle stelle ci porterà.
Essenzialmente è una lama fortemente positiva che nel peggiore dei casi indicherà solo delle grandi occasioni che non sono state sfruttate al meglio o per nulla.
Il suo significato generale è l’inizio di un evoluzione il fine sarà il raggiungimento di una rigenerazione, una vera e propria risurrezione.
Inoltre può indicare, equilibrio e armonia, passione, innocenza, predestinazione, felicità e speranza.
Il suo lato negativo viene espresso con disordine, illusione, invidia, amicizie pericolose, tentativo di un amico o amica di portarvi via la donna o l’uomo amato, fatalismo e rassegnazione.
In particolare quando l'argomento oggetto della consultazione riguarda la salute il suo significato è quello di rigenerazione indicando con forza che riuscirete a dare la giusta importanza alla nuova e migliore condizione fisica, godendone pienamente.

18= LA LUNA: sogno, illusione, intuizione, mistero, ambiguità.
Significato: Il Tetto
Simbolo Esoterico: Delusione
Valore Occulto: L’Oscurità
Elemento: Acqua
Pianeta: Luna – Numero pitagorico 2
Lettera Ebraica: Tsad o Tzadd
Nome Divino: Tsedek
Motto dell’Arcano: “Sono la tua sorgente. La De Madre Regina, sigillo della notte.”
La Luna è una carta prevalentemente negativa. Evoca chiaramente l’oscurità, la notte, la penombra.
Figurativamente si riferisce alla ricerca di trovare la strada giusta da percorrere senza poter sbagliare.
Negativamente indica esattamente il contrario.
Il percorso della vita potrebbe mettervi in guardia anche dagli inganni perpetuati dalle persone che incontrerete, dalla malafede, dalle incertezze e dai vari pericoli. In sostanza questa figura mette in guardia sulle possibili condizioni esterne sfavorevoli rendendo il cammino più difficile.
Vi è anche un sottile richiamo all'illusione e al distacco dalla realtà; questo produce un desiderio dii fantasticare su di essa con il rischio di non volersi confrontare con la realtà vera.
Come alle paure e ad un senso di smarrimento, ambiguità, superficialità, pregiudizi, magia nera e sofferenze d’amore.
Ma positivamente significa liberazione dello spirito dopo una grande prova da superare, la fede, chiarezza intellettuale, misticismo, poteri occulti di natura psichica, veggenza.

19= IL SOLE: energia, luce, armonia, generosità, chiarezza.
Significato: L’Ascia
Simbolo Esoterico: La Felicità
Valore Occulto: La Verità
Elemento: Fuoco
Pianeta: Sole – Numero pitagorico 1
Lettera Ebraica: Qof
Nome Divino: Kodesh
Motto dell’Arcano: “Apollo guida il carro della mia Luce.”
Il Sole dona positività contrapponendosi in tal modo alla Luna.
La figura del Sole simboleggia una situazione molto favorevole e in generale una condizione di felicità.
Tali condizioni devono essere lette in senso soggettivo e più che oggettivo.
Infatti Il Sole indica in realtà non tanto successi o grandi vittorie, quanto una forte sensazione di appagamento interiore dovuto per ciò che si sta vivendo.
Questo senso di serenità interiore indicato dalla carta spesso si accompagna anche un forte senso di generosità, che porta a condividere il destino benigno con le persone vicine, e a non far pesare sugli altri i momenti di sconforto ed infelicità.
In senso positivo significa anche armonia, pace, giustizia, amicizia, fortuna, pensieri e animo nobili, lealtà.
L’aspetto negativo si manifesta con egocentrismo, vanità, superficialità, megalomania, scarso interesse verso la cultura, poco predisposizione alle fatiche. Inoltre indica, testardaggine, pignoleria, bassa moralità, tendenza a iniziare molte cose e a non completarne nessuna.

20= IL GIUDIZIO: rinascita, pentimento, rinnovamento, esame di coscienza, sentenza.
Significato: La Testa
Simbolo Esoterico: Il Rinnovamento
Valore Occulto: Il Messaggio
Elemento: Fuoco
Pianeta: Plutone e Nettuno – Numeri pitagorici 4 e 7
Lettera Ebraica: Resh
Nome Divino: Rodesh
Motto dell’Arcano: “L’uomo non può decidere se non ha voce. Sono verbo di luce.”
L'Angelo raffigurato sulla carta non è un angelo qualsiasi ma si tratta dell'angelo del giudizio, ossia l’Arcangelo Gabriele.
Il suo fuoco serve per purificare ogni cosa tale da poter avvicinare ogni uomo alla propria natura divina.
Il suo significato è duplice: simboleggia sia il giudizio finale prima di un profondo cambiamento ma anche uno sbarramento all'accesso al regno dei cieli.
Indica una fase di preparazione ad un evento radicale che porterà alla resa dei conti poiché lo stato attuale non può perdurare.
Il più delle volte questa carta si riferisce ad una prova che nella maggioranza dei casi l’esito sarà positivo.
Altri aspetti positivi sono, la vita eterna, l’Unione con l’Assoluto, un messaggio, guarigione da una grave malattia, miracolo, liberazione, stesi, innocenza e divinazione.
Non mancano ovviamente gli elementi negativi che la carta esprime ovvero la perdita di beni e della celebrità, disonore, scarso intelletto, vedute ristrette, eccessiva timidezza, tristezza, furbizia e condanna.

21= IL MONDO: completezza, equilibrio, unità, ricompensa, pienezza, mistero dei misteri.
Significato: Il Torace
Simbolo Esoterico: La Ricompensa
Valore Occulto: Ruota Finale
Elemento: Terra
Pianeta: Saturno – Numero pitagorico 8
Lettera Ebraica: Tau
Nome Divino: Techinah
Motto dell’Arcano: “Su di me vanno e vengono. Salgono e scendono. Cercano e trovano.”
Il Mondo, ultima delle XXI lame che segnano il percorso iniziatico, è una carta essenzialmente positiva che simboleggia la chiusura di un ciclo.
È la struttura della creazione; il capovolgimento della distanza tra uomo e donna; l’equilibrio fra Yin e Yang.
Nel suo viaggio, l’uomo se seguirà scrupolosamente le direttive celesti, otterrà la sua ricompensa.
Le caratteristiche positive di questa figura sono, la ricerca della perfezione, dolcezza, persona appagata pienamente, ricompensa dopo un periodo di dolori, carisma; assenza di egoismo, successo sociale e vincite.
E inoltre buone notizie finali e positiva conclusione di un'opera di grande impegno. Ha spesso connotazioni in senso sociale, indicando sì nuovi e piacevoli incontri ma tali relazioni non andranno oltre, rimanendo per lo più ad un livello abbastanza superficiale.
Negativamente indica estrema stima di sé, indifferenza verso gli altri, eccessiva ambizione, persona incapace di amare, irresponsabilità e che non mantiene le promesse, menzogna.

22 oppure 0 = IL MATTO: innocenza, follia, libertà, spensieratezza, incoscienza, creatività.
Significato: La Freccia
Simbolo Esoterico: L’Espiazione
Valore Occulto: Il Vuoto
Elemento: Aria
Pianeta: Urano – Numero pitagorico 4
Lettera Ebraica: Shin
Nome Divino: Shaddai
Motto dell’Arcano: “Giungo dalle tenebre e resto in bilico per trovare la luce.”
Il Matto identificato con il numero 0, che sta a significare l’energia vitale così come era prima della incarnazione.
È la carta che da senso alle altre XXI lame degli Arcani Maggiori.
La chiave che risolve tutti i misteri ma che nello stesso momento può avere infiniti significati.
È una carta che simboleggia l'eccentricità, l'instabilità, e molte altre caratteristiche generalmente non positive.
In virtù del fatto che assume svariate simbologie egli non trova stabilità nemmeno all'interno del mazzo dei tarocchi.
Il Matto rappresenta l’infinito, da cui tutto ciò che va al di là della comprensione umana.
Fonte di ciò che ancora deve essere creato partendo dalla bruta materia.
Può simboleggiare il distacco dalla realtà, la vita caratterizzata dalla completa anarchia, senza meta e senza guida.
Promesse non mantenute.
Disordine, scarsa affidabilità, infido ingannatore.
Può essere indicato come monito contro la stoltezza dell'ignoranza, o esortare a vivere senza curarsi troppo degli eventi, desiderando di liberarsi dai legami materiali.
Pertanto vista la sua ricchezza di significati, è bene che questa figura venga interpretata alla luce delle altre carte che verranno estratte durante il consulto.


             


           


              


           


        



GLI ARCANI MINORI



Alcuni Arcani Minori disegnati nel 1660-65 da Giuseppe Maria Mitelli di Bologna.

Vi sono tantissimi tipi di Tarocchi e di Arcani Minori, che sarebbe lunghssimo citare anche solo in parte.
Poichè mi sono sempre piaciuti i Tarocchi di Giuseppe Maria Mitelli di Bologna, li mostro come esempio, sebbene non siano certo i più completi.

Questo mazzo di dimensioni superiori alla media fu disegnato da Giuseppe Maria Mitelli attorno al 1660-65, per la famiglia nobile Bentivoglio di Bologna, la stessa città dell'artista.
Lo stile del tarocco di Bologna prevede solo 62 soggetti, da cui il nome di Tarocchino.
Ciò che rende unica l'edizione di Mitelli è il tentativo di realizzare un mazzo artistico in stile regionale utilizzando illustrazioni che vanno al di là dei comuni soggetti tradizionali (trionfi, figure e carte non figurate). Si potrebbe quasi affermare che l'artista usò il Tarocco come un pretesto per mettere in mostra la propria abilità di incisore e disegnatore.
Infatti, sebbene i soggetti siano gli stessi che appartengono allo stile bolognese, le consuete illustrazioni dei trionfi furono reinventate da Mitelli, che inoltre impreziosì anche le carte dei semi con ricchi dettagli e dispose i segni dei semi secondo schemi insoliti.

  
Ingrandimento dell'Asso di Denari con l'autoritratto di Mitelli, ed alcuni Arcani Maggiori colorati successivamente


I Tarocchini di Mitelli sono forse l'esempio più antico di Tarocco non convenzionale, o di fantasia, basato sullo stile Bologna; all'epoca in cui fu prodotto dev'essere sembrato a tutti una novità assoluta. Finora è anche l'unica edizione nota di questo tipo, poiché qualsiasi altro Tarocco non convenzionale prodotto dal XVI secolo ad oggi è sempre stato modellato sullo stile in uso in Francia e nel resto d'Europa, oggi meglio noto come Tarocco Marsigliese.




Bibliografia essenziale:

"Attraverso gli Occhi dei Maestri"- David Anrias - 1932
"Autobiografia Incompiuta" - Alice Bailey - 1951
"Astrologia Esoterica" - Alice Bailey (Maestro Tibetano D.K.) - 1951
"I Tarocchi" - Oswald Wirth - Edizioni Mediterranee, 1975-2005
Accademia dei Tarocchi: http://www.tarocchi.net/I_Tarocchi.htm

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