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LA TEORIA DELLE ANIME GEMELLE

FISIOGNOMICA E ALCHIMIA

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LA TEORIA DELLE ANIME GEMELLE
di Andrea Fontana
13 Aprile 2020



Prima di tutto è necessario considerare due aspetti fondamentali della teoria, o dottrina, delle cosiddette "anime gemelle", che sono la chiave per comprendere bene questo argomento ed evitare di giungere a conclusioni erronee ed illusorie:
1) l'origine della teoria delle cosiddette "anime gemelle", definite anche "fiamme gemelle", oppure "anime compagne" ed in altri modi, deriva impropriamente da Platone e riguarda il Mito di Zeus citato nel suo famoso ‘Simposio’;
2) la terminologia usata nella lingua originale dei termini che è stata usata per commentare tale mito.

Iniziamo dal Mito che ha dato origine alla teoria, come è stato scritto da Platone, nel ‘Simposio’:

1)
"Finalmente Zeus ebbe un'idea e disse: "Credo di aver trovato il modo perché gli uomini possano continuare ad esistere rinunciando però, una volta diventati più deboli, alle loro insolenze. Adesso li taglierò in due uno per uno, e così si indeboliranno e nel contempo, raddoppiando il loro numero, diventeranno più utili a noi."

Platone ha parlato di ‘Zeus’, corrispettivo latino di Giove, ed ha parlato di ‘uomini’ ma non di ‘anime’ e nemmeno di ‘gemelle’, termini che sono stati usati successivamente dai commentatori, che hanno travisato il significato simbolico ed altamente spirituale di quel mito:
Zeus = Dio, Logos Planetario;
Uomini = Umanità di individui composti da Monade, Anima e Personalità.

2) Il termine "anima" in greco è ‘psiche’, con i vari livelli della Psiche lungamente studiati e spiegati da Jung, Assagioli e tanti altri:
Spirito o Sé superiore; corpo astrale e mentale; corpo eterico o vitale.

Con il tempo ne è risultata una teoria sentimentale delle "anime gemelle" sempre più campata per aria, dove addirittura si afferma e si crede che le ‘anime gemelle’ sarebbero due parti della stessa anima/individuo, che rinascerebbe molte volte fino a quando sarebbe giunto il momento di non rinascere più.

Il Maestro Tibetano D.K. ha accennato alla dottrina delle "anime gemelle" associandola a qualsiasi altra teoria come una perversione della realtà, ed ha spiegato che l’origine di tale dottrina è collegata al Mito dell’Androgino, o divino Ermafrodita, da non confondere con l’omosessualità (spiegata in questo articolo) che è molto diversa dall’idea sentimentale delle ‘anime gemelle’.

Dal Trattato dei Sette Raggi, volume primo, Psicologia Esoterica) pag. 278 del testo originale e pag. 126 del pdf):
"Parlando in senso cosmico, sesso è una breve parola usata per indicare il rapporto (durante la manifestazione) fra spirito e materia, fra vita e forma. In ultima analisi è espressione della Legge di Attrazione, quella legge fondamentale alla base di tutta la manifestazione della vita nella forma, e che causa tutte le apparenze fenomeniche. Parlando in senso umano o fisico, sesso è il termine usato a denotare il rapporto fra uomo e donna, il cui risultato è la riproduzione della specie. Parlando delle usanze moderne fra le masse che non pensano e gli uomini comuni, sesso è un termine che indica l’allettante soddisfazione degli impulsi animali, a qualunque costo e senza alcuna norma ritmica. È essenzialmente un’espressione di dualità, e della separazione dell’unità in due metà, o aspetti. Possiamo definirli come spirito e materia, maschio e femmina, positivo e negativo; sono per natura una fase del processo evolutivo che conduce all’unità finale, o Omosessualità, che nulla ha a che fare con la perversione che oggi, alla leggera, viene indicata con lo stesso nome. Quest’ultima oggi è dilagante nella sua concezione mentale e moderna, ma è ben raro trovare chi veramente combini in sé i due sessi e, fisiologicamente e mentalmente, sia completamente "autoappagantesi, autosostentantesi e autopropagantesi".
Nel corso dei millenni, di quando in quando vediamo il vero Omosessuale che emerge a garanzia di un lontano conseguimento razziale ed evolutivo, quando il ciclo mondiale sarà giunto al termine e le due metà disgiunte si saranno nuovamente fuse nella loro unità essenziale. Con quanto sopra non mi riferisco a qualche dottrina delle anime gemelle, o a qualsiasi perversione della realtà, come oggi ordinariamente s’intende, bensì al divino Ermafrodito, al vero Androgino, e all’Uomo perfetto. Ma il vero significato del termine è stato falsato e nove volte su dieci (meglio novantanove su cento) si applica ad un genere di perversione mentale, a un atteggiamento distorto della mente che spesso sfocia in pratiche e reazioni fisiche la cui manifestazione risale a tempi tanto remoti che la loro stessa antichità basta a smentire l’idea che siano indizio di un progresso. Si tratta invece di un regresso, di un ritorno ad un ritmo antico, della ripresa di antiche abitudini.
Sono perversioni che appaiono sempre quando una civiltà sta per crollare ed il vecchio ordine muta in uno nuovo. Perché? Perché i nuovi impulsi che si riversano su quelli antichi, e l’impatto delle nuove forze risvegliano nell’uomo il desiderio di ciò che per lui rappresenta un campo d’espressione ancora inesplorato, e di ciò che è insolito e spesso anormale. Accade allora che le menti deboli soccombano, o che anime forti che sperimentano cadano vittime della loro natura inferiore e indaghino in direzioni illecite.
Quindi, per effetto di queste nuove energie, si avanza in modo definito in nuovi regni spirituali inesplorati, ma nello stesso tempo si sperimenta anche nell’ambito del desiderio fisico, che per l’uomo non è la linea di progresso."

L’unico modo per comprendere questo Mito è il concetto esoterico della dissoluzione dell’Anima, il Sé superiore, alla Terza iniziazione e delle successive espansioni di coscienza fino alla Quinta Iniziazione, quando la Personalità si fonde con la Monade e ne diventa una pura espressione sul Piano Fisico.






Inoltre, il Maestro D.K. ha spiegato, in termini diversi, cosa potrebbe essere scambiata per la dottrina delle "anime gemelle", ossia una coppia di individui che hanno tutti i loro corpi sottili dello stesso Raggio: Monade, Anima, Personalità, mentale, emotivo e fisico con gli stessi Raggi dell’altro, ed ha precisato che una tale combinazione è alquanto rara ed indica una notevole affinità di vedute ed intenti.

Da notare che il termine "gemello", femminilizzato in "gemella", è usato anche a livello astrologico per coloro che nascono lo stesso giorno e mese dell’anno: gemello o gemella astrologica, ma senza alcun riferimento alla scissione dei sessi o dell’anima.

Dalle ricerche delle vite precedenti effettuate da chiaroveggenti nelle Cronache dell’Akasha, risulta che le persone che credono di essere ‘anime gemelle’ rinate per riunirsi e stare sempre insieme, sono persone che in altre vite hanno vissuto altre comuni esperienze insieme e non le hanno completate, ma solo a livello personale: fisico, emozionale o mentale inferiore, per cui sono rinate con lo scopo di portare a termine la relazione karmica fra loro: in pratica l’attrazione esisterà fino a quando non sarà completato il loro karma.

Dalla ricerca su questo controverso argomento, ho saputo dal Maestro Nirmanakaya che la teoria delle "anime gemelle" è valida al 90% e non esistono Anime in comune per due nascite sul Piano Fisico, come non esistono Monadi in comune, in quanto le Anime e le Monadi vivono tutte insieme nel loro Piano, dove non esiste alcuna separazione (Piano Causale e Piano Monadico).

I grandi Maestri Spirituali hanno sempre insegnato che ogni individuo deve imparare a percorrere il Sentiero del ritorno da solo e senza appoggiarsi a nessuno, altrimenti non percorre il Sentiero evolutivo, ma quello involutivo, in quanto ripeterebbe esperienze e situazioni già lungamente sperimentate e utilizzate nelle centinaia o migliaia di vite precedenti, non apportando nulla di nuovo nel Corpo Causale ed all’Anima.




LA CONGIUNZIONE DEL RE CON LA REGINA, DEL SOLE CON LA LUNA, O REBIS
ALLEGORIA MEDIOEVALE DELL'UNIONE DEGLI OPPOSTI CHE STA ALLA BASE DELL'ALCHIMIA



A conclusione, il Mito di Platone, ripreso anche in tempi più recenti da Maestri come Yogananda, è relativo all'unione che sta alla base dell'Alchimia e dell'Unione degli Opposti o Contrari, che in Oriente è chiamato Yoga, termine sanscrito che significa "unione, congiunzione dell’uomo con la divinità", e che è stato frainteso da molti come unione di due individui.

I testi sull'Alchimia sono chiarissimi per chi vuole comprendere. Chi non vuole comprendere continuerà a travisare tutto sul piano personale.



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