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Lisa Dordoni Morpurgo

ASTROLOGIA > ANALISI ASTROLOGICHE di personaggi

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Analisi astrologica di L
isa Dordoni Morpurgo
(aspirante al 50%)

di Andrea Fontana
Pubblicato nel 2017 nel Percorso Astrologia dell'Anima





Elisa Dordoni, diventata nota come Lisa Morpurgo in seguito al suo matrimonio con il signor Morpurgo, è nata a Soncino (Cremona) il 19 maggio 1923, ed è morta a Milano il 9 marzo 1998, per le conseguenze di un grave tumore al cervello.

Finora sono stati pubblicati articoli dappertutto che hanno dato una descrizione di Lisa Morpurgo completamente di parte, senza citare l’altra parte meno conosciuta e molto scomoda per i suoi sostenitori che ancora diffondono le sue personali teorie, che ella ha teorizzato e propugnato nei suoi libri, benché siano inattendibili e fuorvianti, come per esempio cambiare l'Esaltazione e la Caduta di tre pianeti classici: Mercurio, Venere e Giove, assegnandoli ad altri Segni diversi da quelli della tradizione classica, che per migliaia di anni tutti gli astrologi hanno conosciuto e verificato.

Uno dei pochi astrologi seri ed onesti che ha avuto il coraggio di dire e scrivere pubblicamente la verità sulla scrittrice Morpurgo è stato Mario Zoli, che l’aveva conosciuta di persona e che ha svelato che negli anni '70 plagiò la scoperta di due astrologi francesi sugli ipotetici pianeti X e Y, senza mai citarne la fonte e negando addirittura di averne sentito parlare prima.

Ecco quanto Mario Zoli ha scritto nel 1991 (ossia sette anni prima della morte della Morpurgo, ma senza citare il suo nome, e quattri anni prima del suo improvviso decesso):
"Era il 1937. Lasson e Pollet, sulla base della pura logica zodiacale, ponevano l'esistenza (per primi, a quanto ne so) di due pianeti oltre Plutone, la cui scoperta astronomica era allora recente. Non davano ad essi alcun nome, ma li collegavano per domicilio: il primo al Toro; il secondo, il più lontano dal Sole, ai Gemelli. Nel febbraio del 1955 Leon Lasson pubblicava il suo “À la recherche des planètes transplutoniennes" (ed. Claude de Paire, 91, Rue General Douzelet, Nevilly sur Marne) e poneva in appendice le effemeridi (per il periodo 1600-1964) dei due pianeti in questione, ai quali dava ora il nome di X e di Y. Accanto alle effemeridi, i periodi di rivoluzione (325 anni per X e 361 per Y) e i perieli. Tutto ciò veniva ricavato non già da conoscenze astronomiche in materia, inesistenti, ma dalla astrologia applicata alla storia, letta alla luce dei significati simbolici di X e di Y. In altre parole, come in età antichissime, l'astrologia apriva la strada all'astronomia.
A Lasson non mancavano dunque, né la fede nella logica, anche matematica dell'astrologia, né il coraggio di tenersi coerente alle premesse fino alle ultime conseguenze, se, come faceva, si spingeva "pericolosamente" su un terreno ancora inesplorato dalla scienza ufficiale, certo che non ne avrebbe ricevuto umilianti smentite.
I meriti del pioniere Lasson sono dunque troppo grandi perché io non debba ora restare molto sorpreso, e amareggiato, notando che il suo nome, a proposito di questi due pianeti, di cui egli per primo fissò l'esistenza, il nome, i domicili-base, le effemeridi, non venga fatto mai.
Lasson godette di molto prestigio tra gli astrologi francesi; non passò la vita sulle montagne del Tibet in silenziose meditazioni, ma nella nostra nazione vicina, la cui ampia e varia ricerca astrologica ogni studioso conosce di necessità, essendosi la Francia battuta per la rinascita dell'astrologia, assai meglio e assai prima che l'Italia. Né infine Lasson fa parte di quella "tradizione" arcaica, remota e polverosa, contro la quale alcuni esibiscono ora il patetico vezzo di mostrare sufficienza e di emettere condanne, prima di darsi la briga di conoscerla.
Mi chiedo che cosa ci sia di scientifico in questa violenza morale, eretta a metodo di ricerca; e come possano questi signori credere in buona fede che la prima testa pensante comparsa al mondo sia la loro, come se per secoli l'astrologia avesse annaspato nel buio in attesa del loro salvifico "fiat lux!." !
Quale che sia la ragione del silenzio - davvero stranissimo - su Lasson e sui suoi meriti, mi è parso doveroso dire quello che sapevo, e darne le prove.
Credo che l'astrologia non possa avanzare d'un passo verso il futuro se non recupera, conoscendole e riconoscendole, le proprie radici, dalle prossime alle remote alle remotissime; come avviene, del resto, per ogni altra disciplina la cui natura, conquiste e limiti trovano spiegazione solo nella sua storia e non nei deliranti exploits di istrioni vocianti.
Se davvero vogliamo fare luce e progredire, soprattutto adottare, tanto per cominciare, quell’elementare criterio di giustizia che consiste, come la saggezza d'una Tradizione non demenziale ci insegnò, nel "tribuere unicuique suum".


Mario Zoli ha concluso il suo articolo con chiaro riferimento all’allora ancora vivente Lisa Morpurgo, ma egli è stato molto signorile a non citare mai il suo nome, eppure ricordo bene che quando parlai con Mario di tale persona, egli me ne parlò subito con disappunto se non disprezzo, precisando che lei viveva le caratteristiche egotiche del Leone all'ascendente.

Lisa Morpurgo, non ha mai ammesso di avere copiato la scoperta di Lasson, però ha citato un altro autore che a suo parere avrebbe identificato il pianeta X; a pag 67 del suo libro "Introduzione all’astrologia" ha scritto:
"L’astronomo Robert Harrington, il più attivo nella ricerca di questo pianeta e che ne ha promesso l’identificazione astronomica entro il 1983, lo chiama per ora punto X pur anticipando l’eventuale scelta di un nome mitologico analogo a quelli già segnalati."

La Morpurgo, dopo reiterati attacchi dagli astrologi sulla faccenda di X e Y, pubblicò in quegli anni su Sirio un articolo in cui spiegava, dal suo punto di vista personale, come erano andate le cose. In quell'articolo, lei ha affermato che non conosceva il lavoro del Lasson e che pure un bambino si sarebbe accorto dei cosiddetti "vuoti" domiciliari.





Ormai ella è una persona morta da tempo, tuttavia va tenuto presente che qualsiasi ipotetica teoria pubblicata da tale signora defunta che vada contro la tradizione dell'Astrologia Classica e dell'Astrologia Esoterica, deve ritenersi solamente il frutto delle sue elucubrazioni mentali, pertanto inattendibili ed inaffidabili sotto tutti i punti di vista dell'Astrologia di ogni livello, in particolare sono assurde le pretese di tale persona di cambiare l'Esaltazione e la Caduta di tre pianeti classici: Mercurio, Venere e Giove, assegnandoli ad altri Segni diversi da quelli della tradizione classica, che per migliaia di anni tutti gli astrologi hanno conosciuto e verificato; tale persona ha preteso che Mercurio non sarebbe in Esaltazione in Vergine, ma in Scorpione, inoltre non sarebbe in Caduta in Pesci, ma in Toro; Venere non sarebbe in Esaltazione in Pesci, ma in Cancro, e non sarebbe in Caduta in Vergine, ma in Capricorno; Giove non sarebbe in Esaltazione in Cancro, ma in Toro, e non sarebbe in Caduta in Capricorno, ma in Scorpione; in pratica questo sarebbe come affermare che tutti gli astrologi della storia hanno sbagliato e sono stati degli illusi, mentre solo lei sarebbe nel giusto e dunque sarebbe una geniale astrologa!

Naturalmente non sarà certo il sottoscritto a cercare di impedire a chicchessia di credere alle elucubrazioni della Dordoni, allo stesso modo se qualcuno dovesse credere che la Luna è quadrata.

Lo sbaglio più grossolano che lei ha fatto congetturando le sue ipotetiche teorie è stato cercare di usare a tutti i costi il metodo cartesiano della "res cogitans", cioè la base del pensiero scientifico concreto e razionale, ossia volendo usare imperativamente la logica per studiare la maggiore delle Scienze Astratte, in cui invece è indispensabile usare la mente astratta, pena il cadere in clamorosi errori.
Ciò che ella ha affermato per discolparsi, negando la verità, è ancora più penoso, poiché da uno sbaglio (la copiatura e il plagio) ella ne ha fatto uno sbaglio ancora più grande, negando addirittura l'evidenza; sarebbe stato più onesto e soprattutto apprezzabile se avesse ammesso la copiatura, anche senza scusarsi, poiché non è da tutti riuscire a farlo, ma almeno avrebbe dimostrato di avere un cuore e una mente in sintonia.

Per la "Legge di Analogia" chi ha fiducia in qualcuno che ha rubato le scoperte di altri, finisce per portare dentro di sé la scorrettezza e la disonestà mentale di tale persona.

Ho letto in un libro che il mese della morte di Lisa Morpurgo sarebbe stato marzo, non maggio, come invece era stato citato da varie fonti e siti internet, che ora ho notato sono stati corretti con la data giusta. Questo confondere perfino la data della morte indica chiaramente la forma-pensiero che tale persona si era formata intorno con le sue menzogne e false teorie, la quale è sopravvissuta per diversi anni e non è un caso che si sia disintegrata proprio adesso che Mercurio e Vulcano sono Retrogradi in un mese planetario della Luna che prevedeva distruzioni di cose ormai superate ed inutili.
Addirittura in un sito in cui viene celebrata con pompa magna, per cui dovrebbero conoscere la sua biografia, è stato scritto: "Nel febbraio del 1997 a Milano, Lisa Morpurgo ha lasciato la dimensione terrena."  http://ilcieloastrologico.altervista.org/lisa-morpurgo/
Insomma, chi maggio, chi febbraio, la confusione ha regnato sovrana!



RICERCA BASE ED ANALISI ASTROLOGICA


Aspirante al 50%; onestà 60%.
Raggi: I, 1; 1,1,1.




Tema natale di Elisa Dordoni Morpurgo



Ho saputo dal Maestro Nirmanakaya che le teorie astrologiche di Lisa Morpurgo diverse dalla tradizione classica sono totalmente inattendibili, ed inoltre che lei era consapevole di avere copiato le teorie di Lasson e conosceva anche il libro di Raffaele Bendandi, da cui ha preso spunto per i nuovi pianeti; infine ho saputo che il tumore al cervello che l’ha fatta morire è stato la conseguenza karmica accelerata del suo plagio reiterato alle importanti scoperte di Lasson, a cui egli aveva dedicato la sua vita con genialità e dedizione.

Come si vede, ella aveva tutti Raggi del Potere, soprattutto potere personale, non aveva nulla dei Raggi di Amore, infatti il suo comportamento che ha avuto in vita è stato dettato dal desiderio di potere personale, non da un desiderio di insegnamento, tipico del secondo Raggio, da notare che perfino nel corpo emotivo predominava il raggio del potere personale, quando invece dovrebbe essere nella linea dei Raggi Pari 2, 4, 6.

Nel suo tema natale, la Luna in Cancro in XII Casa, congiunta a Plutone ed in quadratura calante con Eris, indica un passato karmico disarmonico e contraddistinto da una sagace propensione alla discordia ed al pettegolezzo, che in questa vita il karma le ha riproposto con lo scopo di trasformarlo armoniosamente; ciò trova conferma anche da Urano congiunto esattamente al Nodo sud in IX in Pesci, in forte quadratura con la congiunzione Makemake-Marte in Gemelli in XI.

Il Sole in Toro in undicesima Casa, governatore dell'ascendente Leone, indica una personalità in continua proiezione personale verso le amicizie, di cui non poteva fare a meno, ma anzichè idealizzarle, come in genere accade con tale settore, le considerava come sudditi di sua maestà seduta su un trono ideale da lei idealmente formato, che però riusciva a cammuffare senza fare trapelare questa sua indole, come si vede da Nettuno, che è l'unico pianeta in prima Casa e che nel suo stadio (aspirante al 50%) indica i valori più bassi e materialisti di tale pianeta molto evoluto ed indica anche gli annebbiamenti della personalità, inoltre la percentuale del suo stadio (50%) indica che la sua Anima non ha mai praticato l'esperienza del mistico e che dovrà affrontarla nelle prossime vite e sviluppare il suo chakra del cuore per giungere al 100% di Aspirante; infatti il Maestro Tibetano D.K. ha spiegato che lo stadio del mistico è necessario per lo sviluppo dei petali dell'amore nel chakra del cuore e prelude allo stadio successivo del probandato, in cui le crisi personali si fanno più intense.

Il settore più occupato è il decimo, in cui si trovano 5 pianeti più Lilith, per cui tutta la sua vita era proiettata verso la carriera ed il successo personale, che ella cercava di ottenere a qualunque costo e senza tanto rispetto per chi non la pensava come lei.

Si è trattato di una persona rigida e dispotica, ed ho saputo che a volte insultava i suoi allievi senza alcuna compassione; inoltre rispose molto male su Alice Bailey, per cui ho già detto tanto e qui mi fermo.

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