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Peter Van Wood

ASTROLOGIA > ANALISI ASTROLOGICHE di personaggi

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Analisi astrologica di Peter Van Wood
(affermazione della personalità al 45%)

di Andrea Fontana
Articolo del 2012, pubblicato nel 2017 nel Percorso Astrologia dell'Anima







Peter Van Wood è nato all'Aia in Olanda il 19 Settembre 1922 alle 23.45, dati comunicati personalmente da Peter, il cui vero nome era Pieter Van Houten, morto a Roma il 10 Marzo 2010 all'età di 87 anni, anzichè 83 come scrissero sui giornali, poichè si basavano sull'anno di nascita fittizio (1927) diffuso da Peter, come egli mi aveva spiegato, data errata che tutt'ora circola dappertutto.

Van Wood è stato uno dei primi ad usare gli effetti di eco e riverbero con la chitarra elettrica. Si trasferì in Italia nel 1949 e formò un popolare trio con Renato Carosone e Gegè Di Giacomo. Poi dal 1954 si dedicò alla carriera solista. Tra i suoi successi si ricordano "Butta la chiave", "Via Montenapoleone", "Tre numeri al lotto", "Carolina" e "Capriccio". A Milano aprì negli anni Sessanta un locale dal titolo "Amsterdam 19" in Galleria Passarella, dove spesso si esibiva come cantante chitarrista.







A partire dagli anni sessanta si dedicò anche all'astrologia, pur continuando la produzione musicale, scrivendo l'oroscopo giornaliero per diversi giornali e riviste.
Nel 1982 incise la sigla della trasmissione "La Domenica Sportiva".
Tornò con successo in televisione nel 1993 come ospite nella trasmissione "Quelli che il calcio", ed in suo onore fu fondata la squadra di calcio amatoriale "Atletico Van Goof", denominata Van Goof sulla falsariga del suo cognome, e la cui immagine caricaturale era stata collocata alle sue spalle nella postazione dello studio televisivo. Gli autori del programma idearono infatti una specie di sfida tra il musicista e il pupazzo, ed a seconda dell'esito reale dei vari pronostici calcistici veniva assegnato un punteggio, favorevole rispettivamente al primo o al secondo, per stabilire così il vincitore alla fine di ogni puntata.

Nell'ottobre 2007 chiese un milione di euro di risarcimento al gruppo dei Coldplay, sostenendo che la canzone Clocks fosse plagiata dalla sua Caviar and Champagne.

Van Wood visse gli ultimi anni della sua vita a Castelnuovo di Porto (Roma), dove è deceduto all'alba del 10 marzo 2010 al Policlinico Gemelli di Roma dopo una lunga malattia, ed è stato sepolto nel cimitero del paese.
Ha lasciato una figlia, Benedetta Van Wood, nata dalla sua prima moglie Aurora Van Houten, anche loro studiose e praticanti di astrologia. Benedetta ha preso il posto del padre per la pubblicazione dell'oroscopo dei 12 segni pubblicato dal settimanale "Intimità".


        



Ho letto i primi Oroscopi scritti da Van Wood per i 12 Segni quando ero un ragazzo, pubblicati su giornali e riviste, di cui conservo uno dei suoi primi "almanacchi", se non il primo, per l'anno 1980 in formato tascabile, dal titolo "Calendario astrologico 1980" pubblicato come supplemento alla rivista femminile "Tutto uncinetto" anno VIII - N. 1.

Ho incontrato di persona Peter Van Wood per la prima volta il 7 Dicembre 1987 a Roma, nel suo studio di via Cava Aurelia, vicino al Vaticano, dopo esserci scambiati nei mesi precedenti telefonate ed accordi per una Mostra artistica che stavo allestendo a Ferrara, "Natale, Astrologia & Ceramica", alla quale Peter collaborò con alcune sue musiche natalizie. Diventammo subito amici già per telefono, e si congratulò con me per un mio lungo studio in dattiloscritto che gli avevo spedito in anteprima sulla correlazione fra i Mestieri di una volta, i Mesi dell’anno ed i Segni Zodiacali in analogia alle principali città dell'Emilia-Romagna, che successivamente feci stampare nel catalogo della Mostra di Natale a Ferrara, 15 giorni dopo il nostro primo incontro.
La seguente foto l'ho scattata nel suo studio quel giorno.




Roma, 7 Dicembre 1987



      

La copertina della musicassetta registrata da Peter con le sue melodie natalizie



Siamo sempre rimasti in contatto telefonico o epistolare (non esisteva ancora internet) ed andai un paio di volte a casa sua, dove conobbi la sua compagna Laura, che credevo fosse sua moglie.
Ogni volta che Peter si trasferiva di abitazione mi telefonava e mi dava il suo nuovo indirizzo, e poi parlavamo di alcune novità, ed in una sua telefonata mi fece notare che le nostre telefonate avvenivano sempre intorno al suo compleanno.
Quando chiesi a Peter il motivo per cui egli continuasse a scrivere oroscopi fasulli e generalizzati in vari programmi e rubriche della RAI e anche su tante riviste e giornali, egli mi spiegò che era ben cosciente che non potevano essere previsioni valide per tutti i Segni zodiacali, ma precisò che le scriveva sempre e solo con esito positivo ed ottimista, perchè in tale modo condizionava in modo positivo la giornata di chi leggeva i suoi oroscopi, e quindi a me venne spontaneo dirgli che il metodo da lui usato era come una piccola psicoterapia benefica.

In una delle nostre conversazioni telefoniche, chiesi a Peter cosa ne pensasse dell'Astrologia Esoterica del Maestro Tibetano, ed egli mi rispose allegramente che conosceva i libri di Alice Bailey, ma aggiunse solo che aveva molto imparato dai libri di Alan Leo, che considerava un suo maestro.
Un'altra volta mi disse che aveva stima del collega Branko, serio studioso di Astrologia, ma non ne aveva per nulla di Paolo Fox, di cui esclamò che non sapeva nulla di Astrologia (ed aggiunge anche un'insulto, che non cito).



L'orologio di Peter Van Wood che donava ai suoi amici



Negli ultimi anni ci sentivamo di rado, ma l'11 Agosto 2009 notai che l'orologio zodiacale a muro, che Peter mi aveva regalato nel nostro primo incontro, si era fermato e non funzionava più anche sostituendo la pila con una nuova. Per la Legge di Analogia compresi che stava accadendo qualcosa a Peter e gli telefonai subito; mi rispose lui, ma subito non riconobbi la sua voce. Gli dissi che si era rotto il suo orologio e che pensavo fosse un segno, e lui mi rispose allegramente che era il segno della sua morte, infatti mi spiegò che era da tempo ammalato in seguito ad una sua caduta e conseguente rottura di una vertebra.
Inoltre gli dissi che stavo scrivendo un articolo su Alan Leo e che gradivo la sua opinione, ma poi mi salutò perché era dolorante e stanco di stare al telefono.
Alcuni giorni dopo gli ho spedito in anteprima il mio articolo su Alan Leo e gli ho scritto che avevo intenzione di scrivere un altro articolo con l’analisi del suo Tema astrologico e prima di pubblicarlo volevo sapere la sua opinione. Gli ho telefonato altre volte, ma mi ha risposto sempre la sua compagna Laura, riferendomi che Peter ormai aveva finito di dedicarsi all'astrologia e per questo non mi aveva risposto.

Ho parlato con Peter al telefono per l'ultima volta il 3 Novembre 2009, in cui mi confermò i suoi veri dati di nascita che mi aveva dato tanti anni prima. Era il giorno dopo la "Commemorazione dei Defunti" e mi sono ricordato che una decina di anni prima mi disse che si era calcolato la data della sua morte, per cui gli stavo chiedendo tale data, ma mi ha interrotto e mi ha detto che era stanco di stare al telefono. Poi ho chiesto alla sua compagna se sapesse tale data, ma mi ha risposto che non le piaceva saperlo.
Dopo poco più di 4 mesi ho saputo della sua morte.


     


Quadro-scultura in ceramica a rilievo dipinto con colori fosforescenti
donato da Andrea Fontana a Van Wood nel 1988, con il particolare della dedica incisa


Il suddetto quadro-scultura raffigurante Mercurio fu da me donato a Peter nel 1988 in occasione del suo 66° compleanno, con una dedica incisa sopra la figura della Vergine. Si tratta di un duplicato di uno dei quadri-scultura dei Miti Astrologici che realizzai in quell'anno e che per l'occasione modificai appositamente in omaggio a Peter, dipingendolo con colori fosforescenti che si illuminano al buio usando una lampada o neon di Wood, richiamando quindi il suo cognome d'arte.

Alcuni anni dopo la sua morte ho saputo da sua figlia Benedetta tanti particolari che non conoscevo, ad esempio che l'Editoriale Albero, che pubblicava i suoi libri ed almanacchi annuali, era una ditta individuale da lui aperta per conto terzi con lo scopo di pagare meno tasse di quante ne doveva già pagare per i suoi elevati incassi derivati dai diritti musicali e per le partecipazioni televisive alla RAI, ed inoltre che nel corso della sua lunga carriera aveva accumulato una notevole somma di denaro, ma di cui non ha lasciato nulla in eredità a sua figlia, con suo grande sconforto, che ha divulgato in vari modi su internet.


RICERCA BASE ED ANALISI ASTROLOGICA DI PETER VAN WOOD



Affermazione della personalità al 45% per mezzo del corpo emotivo e mentale. Non consapevole.
Raggi: Monade Primo, Anima II; Personalità 1; Mentale 1; Emotivo 6; Fisico 7

Nello stadio di affermazione della personalità è valido considerare solo il tema di nascita Tropicale con i governatori classici, poiché è prematuro considerare l’Oroscopo dell’Anima, che inizia a prendere forza lentamente nelle vite successive. In questo stadio non ha senso esaminare i decani esoterici e nemmeno le eventuali Croci o Stelle fisse, ma è valido osservare tutti gli elementi dell’Astrologia Classica, qui pienamente rappresentati.
Lo stadio di Van Wood corrisponde allo stadio del Leone, che non deve essere confuso con chi nasce con il Sole nel Segno del Leone, che è lo stadio di affermazione dell’ego personale.




Tema natale di Pieter Van Houten (Peter Van Wood)




Oroscopo della personalità

Nel Tema di nascita di Van Wood spicca subito Plutone congiunto all'AS, che fa parte di un grande Trigono d'Acqua formato da Venere in Scorpione ed un forte Urano Retrogrado al MC.
Peter mi spiegò che questo grande trigono gli donava una grande sensibilità per poter captare quelle sottili sfumature nel carattere delle persone e dei loro probabili destini, che egli non disdegnava di prevedere, o almeno cercava di farlo, ma non sempre gli riusciva in quanto usava solo i governatori classici dei pianeti e non considerava altre tecniche.
Sicuramente la congiunzione Plutone e AS in Cancro indica che aveva molta carica misteriosa e quel suo modo di nascondere quello che non voleva divulgare o fare sapere, specialmente per quanto riguarda la propria sfera intima, ad esempio riguardo la sua vera età, che ha tenuto nascosta per tanti anni ai mass media ed anche ai suoi colleghi ed amici astrologi, come ha dichiarato con rammarico il suo caro amico Ciro Discepolo quando ha saputo la sua vera età solo negli ultimi anni prima della sua morte, ma anche perchè fino ad allora aveva considerato ed analizzato un tema di nascita inesistente.

La Luna congiunta al FC in opposizione a Urano indica un forte attaccamento alla sua terra di nascita, l'Olanda, ma che per qualche motivo venne a interrompersi bruscamente ed a trasferirsi lontano, nella nostra Italia, dove Peter ha gradualmente e lentamente ottenuto quel successo personale che egli mi disse era già scritto nelle sue stelle, così come il suo futuro di astrologo, indicato dal suo forte Urano culminante.

La congiunzione del Sole con il Nodo Nord in Vergine, indica la sua personalità in affermazione predisposta dal suo karma, ed il Segno della Vergine ha indicato la tipologia in cui si è affermato, ossia con tatto e prudenza, nonchè una forte attrazione verso il denaro, che ha guadagnato in grande quantità.

La congiunzione Giove-Mercurio all'inizio della V Casa non solo ha indicato la sua visione allegra e gioviale della vita, insieme alla sua capacità di entrare con successo personale nell'intricato mondo dello Spettacolo, ma ha anche avuto riscontro a livello fisico nella tipologia dei suoi denti, che presentavano un diastema nei due incisivi superiori, tipici di chi possiede una forte segnatura legata a Giove, il quale espande la natura dei pianeti con cui viene in contatto, nel suo caso Mercurio, che governava la sua Luna, il Sole, il FC e il Nodo Nord.

Dal punto di vista dell’affermazione possiamo dire che egli abbia seguito il suo scopo, infatti è diventato un affermato musicista-astrologo, al punto che nella sua carta intestata aveva fatto stampare oltre al suo nome d'arte, "Musica & Astrologia".

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