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LA TERRA CAVA

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LA TERRA CAVA
Una raccolta di articoli curata da Andrea Fontana il 17 Aprile 2013



Il Maestro Hilarion ha rivelato cosa c'è all'interno della Terra.
Dal libro: LA NATURA DELLA REALTA', Edizioni Crisalide, 1997.

"Fin da quando l'uomo è apparso sulla Terra, la vera natura di questa gli è sempre sfuggita. Egli, infatti, non ha mai compreso la qualità più importante di questo corpo collocato nello spazio, vale a dire, che esso è un essere vivente in possesso di emozioni e di intelligenza, proprio come l'uomo stesso. Se avessero riconosciuto la vera natura della grande entità sulla cui superficie vivono, gli esseri umani non ne avrebbero deturpato le bellezze e non ne avrebbero depredato le ricchezze nel modo che tutti sappiamo.
La struttura della Terra è molto diversa da quella concepita dai geologi. La Terra non ha un nucleo centrale liquido o semiliquido; al contrario, al suo interno esiste un'ampia zona vuota, che si estende dal Polo Nord al Polo Sud. In questa cavità, vivono da millenni persone e animali: tali abitanti differiscono geneticamente dagli esseri che popolano la superficie del pianeta, ma per il resto sono uguali a loro in tutto e per tutto.
Molti degli animali che vivono in questa cavità sono gli stessi che si trovano sulla superficie terrestre. Vi sono, però, anche specie sconosciute sulla terra e perfino molte specie che ormai vengono considerate estinte.
Nel centro geometrico della sfera terrestre si trova un Sole, molto piccolo se paragonato al Sole esterno, ma che genera la sua energia allo stesso modo. Entrambi i Soli sono costituiti da una massa di punti primari liberi (non occultati da atomi), che emettono una grande quantità di energia. Le caratteristiche degli strati esterni di questi due corpi sono tali che, nel caso del Sole esterno, il movimento generale dei nodi trasversali è centripeto, mentre in quello del sole centrale è centrifugo. E’ questa repulsione gravitazionale generata dal Sole centrale a far si che l'enorme massa della Terra non collassi su se stessa, distruggendo la cavità centrale. II campo gravitazionale repulsivo prodotto dal Sole centrale è responsabile anche della forza che spinge gli abitanti della cavità verso le pareti di questa. In effetti, questi abitanti registrano la gravità in modo perfettamente analogo a quello degli uomini, vale a dire, come una forza che li attira al suolo."



        
      

MAPPA DELLA TERRA CAVA CON IL REGNO DI AGARTA                POLO ARTICO CON LA GROELANDIA




"AGARTHA" LA TERRA CAVA
Articolo tratto da: http://avvistamentiecontatti.blogspot.it/2012/06/agartha-la-terra-cava.html#more


"Una delle sorprese maggiori che potrebbe avere la gente che vive sulla superficie della Terra è sapere che non siamo gli unici abitanti del nostro amato pianeta.
Il nostro pianeta infatti è cavo. All’interno di questa cavità esiste un ambiente perfettamente vivibile per gli umani e per gli animali. Tale ambiente è riscaldato dal sole che esiste al centro della Terra. L’Aurora, il sole al centro della Terra, è molto meno potente del Sole del nostro sistema solare. La Terra Cava è anche chiamata Agartha.Il Sole del nostro sistema solare è di 5° dimensione, mentre l’Aurora è di 3° dimensione. Per questo è molto meno potente e la sua luce è perfetta per mantenere luce 24 ore su 24 nella Terra Cava ed una temperatura piuttosto stabile, intorno ai nostri 20°-30°. Come potete immaginare, nella Terra Cava non esiste il buio.
Molta gente sarà sorpresa dal sapere che nella Terra Cava vivono ben 17 miliardi di umani!






Torniamo comunque alla Terra Cava. I suoi 17 miliardi di umani sono disposti su un unico continente. Non vi sono infatti oceani nella Terra Cava, vi sono solo laghi e fiumi, e la quasi totalità della superficie interna è quindi terraferma.
La Terra Cava inizialmente fu creata per ospitare solo animali. La superficie esterna invece avrebbe dovuto ospitare gli umani. Fino a 120.000 anni fa, gli umani non si erano mai trasferiti in massa nella Terra Cava. Furono le due distruzioni nucleari su Lemuria e su Atlantide poi che costrinsero molti umani a trasferirsi nel Regno degli Animali della Terra Cava.
Gli umani della Terra Cava sono molto simili agli umani che vivono in superficie. Se considerate che le origini genetiche sono le stesse, dovreste immaginare che non vi è differenza sostanziale fisicamente parlando. L’unica differenza sostanziale sta nel fatto che essi hanno mantenuto una base genetica alla nascita più elevata di quella degli umani di superficie.
Mentre gli umani di superficie, infatti, sono scesi ad avere una base genetica alla nascita di 2 basi di Dna attivate, quelli della Terra Cava non sono mai scesi ad una base genetica alla nascita inferiore a 1024 basi di Dna attivate. Hanno mantenuto in media, quindi, una maggior consapevolezza. La differenza non è poi così grande, ma sufficiente a far sì che siano riusciti a vivere in pace e a non aver avuto guerre fortemente distruttive tra di loro sin da quando i primi esseri umani scesero nella Terra Cava circa 120.000 anni fa.
Esistono molte città nella Terra Cava, esiste un governo della Terra Cava ed esistono governi locali. Hanno tecnologie che si basano non sull’elettricità, come le nostre, ma sulla radioattività.
Esistono due entrate principali che portano alla Terra Cava, e si trovano ai due poli. Ne esistono poi molte altre sparse per il mondo. Tali entrate sono sorvegliate (nel lato interno delle entrate) 24 ore su 24 da guardiani della Terra Cava. Qualche umano di superficie, nei 120.000 anni di storia degli esseri umani della Terra Cava, è riuscito ad entrare nella Terra Cava attraverso qualche passaggio, per lo più casualmente. Molte persone della Terra Cava, invece, sono venute in superficie in questi 120.000 anni ma non sono riconoscibili in quanto sono fisicamente come gli umani di superficie. E quando vengono in superficie, lo fanno per capire a che punto sono gli umani di superficie.
Quelli che vengono sono delle sorte di “agenti segreti” ai quali vengono fatte studiare le lingue, le culture e le caratteristiche della gente di superficie in modo che una volta saliti non siano riconoscibili come “non terrestri”. Gli umani della Terra Cava nel secondo semestre dell’anno in corso (2012) si presenteranno all’umanità e sarà l’inizio per poter iniziare una collaborazione ed unione di fratellanza e pace con questo meraviglioso popolo.


Derinkuyu: La città sotterranea misteriosa quanto le Piramidi


Da secoli si raccontano storie di grotte e tunnel nelle profondità della terra, passaggi sotterranei che conducono a regni di demoni e mostri. È possibile che queste leggende nascondano una sorprendente verità? Forse ci sono davvero luoghi misteriosi e inspiegabili sotto i nostri piedi, luoghi le cui origini potrebbero non essere di questo mondo.




L'Impero romano e la provincia romana di Cappadocia (in rosso) al tempo dell'imperatore Traiano


La Cappadocia, nella Turchia orientale, è delimitata al nord dal Mar Nero e a sud dalla catena montuosa del Tauro.





Tauro, la catena montuosa nella Turchia meridionale

Nel 1963, una semplice ristrutturazione nella città di Derinkuyu ha portao ad una scoperta straordinaria. L'apertura della parete di una grotta, ha rivelato un passaggio verso una città sotterranea, antica di migliaia di anni, ad oltre 85 metri di profondità.






Ci sono tredici piani che scendono sottoterra, con pozzi di ventilazione e circa quindicimila bocchette che portano l'aria anche ai livelli più profondi. Per quanto incredibile, le camere rocciose scoperte potevano contenere circa 20.000 persone tra uomini, donne e bambini. Ci sono perfino tracce di centri religiosi, magazzini, torchi per il vino e stalle per il bestiame. Nei livelli sotterranei sono stati trovati sale da pranzo, cucine annerite dalla fuliggine, cantine, botteghe di alimentari, una scuola, numerose saloni e anche un bar. La città ha beneficiato della presenza di un fiume sotterraneo e pozzi d’acqua. Era una piccola città completamente autosufficiente, che ancora oggi stupisce studiosi e ingegneri.







La costruzione di una città come Derinkuyu sarebbe stata un'impresa per chiunque, anche in tempi moderni e con attrezzature moderne. Pensare che un'opera del genere sia stata realizzata in un'epoca così remota è semplicemte stupefacente, paragonabile solo alle piramidi d'Egitto. A Derinkuiu, a causa della morbidezza della pietra, bisognava stare molto attenti a fornire abbastanza supporto ai piani superiori con i pilastri, altrimenti ci sarebbero stati crolli catastrofici. Invece, è sorprendente l'assenza di qualsiasi traccia di collasso grave, quindi dobbiamo supporre che dovessero essere particolarmente abili e conoscessero molto bene il materiale roccioso.







Parliamo di popoli antichissimi, ed è difficile immaginare come possano aver fatto a realizzare un'opera del genere. Forse furono aiutati da qualche altra civiltà? Ma chi ha costruito questa enorme città sotteranea? E quale motivazione misteriosa li ha spinti a vivere sottoterra? Perchè qualcuno vorrebbe vivere nella profondità di queste strane caverne?
Secondo molti archeologi e studiosi, è probabile che Derinkuyu servisse come rifugio temporaneo durante le invasioni e che sia stata costruita intorno all'800 a.C. dai Frigi, un popolo dell'Età del Bronzo imparentato con i Troiani. Altri credono che sia stata costruita dagli Ittiti, popolo guerriero menzionato nella Bibbia e che aveva prosperato centinaia di anni prima.
Ma è possibile che la città sotterranea sia ancora più antica? Secondo i teorici degli "Antichi Astronauti" lo è, e forse di varie migliaia di anni. La Cappadocia faceva parte dell'impero di Zoroastro, di origine persiana, con una delle più antiche tradizioni religiose dell'umanità. Si ritiene che la religione di Zoroastro, una fede antica basata sulle forze opposte del bene e del male, abbia fortemente influenzato sia l'Induismo che il Giudaismo e il Cristianesimo.
Fondata intorno al VI secolo a.C., il suo dio principale è il creatore Ahura Mazdā. Nel secondo capitolo del testo sacro zorastriano "Avestā", Ahura Mazdā salva l'intero genere umano da un distrato ambientale globale, un pò come la storia di Noè nella Bibbia ebraica: il grande profeta Yima fu incaricato dal creatore di costruire il palazzo "Vara di Yima" al fine di proteggere tutte le creature dall'imminente disastro. Secondo i teorici degli Antichi Astronauti, questo palazzo sarebbe da indentificare con l'opera realizzata a Derinkuyu.
Secondo i testi sacri, Yima costruì una città sotterranea a più piani per proteggere un gruppo scelto di persone e animali non dall'alluvione, ma da un'era glaciale globale. Nella "Vendidad" viene denominato come il "malvagio inverno". Secondo molti climatologi classici, l'ultima era glaciale si è verificata circa 18.000 anni fa, terminando intorno al 10.000 a.C. È possibile che Derinkuyu sia stata costruita come rifugio da un devastante inverno globale?
Non potendo datare la pietra al carbonio, chiunque può fare ipotesi su quanto sia antica Derinkuyu. Ma se Derinkuyu dovesse essere la città sotterranea che Ahura Mazdā ha ordinato di costruire, forse c'è un sorprendente nucleo storico dietro la leggenda. Se è così, chi o cosa era il dio Ahura Mazdā?
Dai testi sacri zoroastriani, Ahura Mazdā sembra essere il responsabile della gestione di tutto quello che succede sulla Terra. Lo si può leggere in vari modi: potrebbe rappresentare una sorta di forma di coscienza universale che sovraindente alla vita dell'universo e dell'umanità, oppure, molto più concretamente, potrebbe rappresentare un'intelligenza extraterrestre che vigila sul pianeta.
Quasi tutti i testi sacri antichi parlano della conoscenza data al genere umano da "divinità" discese dal cielo. È possibile che Ahura Mazdā sia stato un essere intelligente proveniente da un altro mondo e che sia stato riconosciuto come un dio dalle antiche popolazioni terrestri? E se sì, ha fornito la tecnologia necessaria ai suoi seguaci per costruire questo complesso labirinto di protezione contro un disastro ambientale?
Ma ci potrebbe essere un'altra inquietante ragione dietro la costruzione di Derinkuyu. Secondo alcuni studiosi, un indizio sarebbe l'insolito sistema di sicurezza della città sotterranea, realizzato con porte da 500 chili posizionate su rotelle e che possono essere spostate da una sola persona. Queste porte sono state realizzate con grande ingegno. In pratica, si possono aprire facendo leva solo dall'interno. Ciò lascia supporre che chiunque abitasse a Derinkuyu si nascondesse da qualcosa o da qualcuno.

Secondo i testi antichi zoroastriani, Ahura Mazdā si alza in cielo in un carro divino e muove guerra contro il suo eterno nemico Angra Mainyu, il demone della distruzione. È possibile che si tratti, come sostengono molti teorici degli Antichi Astronauti, della raffigurazione di due forze extraterrestri che si scontrano per il controllo della Terra e delle sue risorse?
Solo delle intelligenze evolute avrebbero potuto avere la capacità di alzarsi in volo con dei veicoli aerei (carri divini). Queste entità erano in possesso di quel genere di macchine di cui si legge in ogni cultura antica del mondo! Basta pensare alle "Vimana" della tradizione Indù o al "Carro di Fuoco" nella Bibbia ebraica che rapisce il profeta Elia portandolo in cielo.
Se prendiamo in considerazione la tradizione zoroastriana, ci sono chiari accenni ad una sorta di battaglia aerea tra fazioni in guerra. Perciò, è molto probabile che le grotte di Derinkuyu siano state usate come riparo contro i bombardamenti aerei degli extraterrestri che si combattevano tra loro. Se un veicolo aereo sorvola Derinkuyu ad alta velocità, non potrà mai vedere le bocchette di areazione della città sotterranea. Derinkuyu è il rifugio antiaereo per eccellenza!"





SHAMBALLA
di Lorella Binaghi
http://www.cieliparalleli.com/storia-delle-religioni/shamballa.html
da: http://www.cieliparalleli.com/Storia-delle-religioni/shamballa.html




Secondo "La Dottrina Segreta" rivelata in parte e trascritta da H. P. Blavatsky nel 1888, in tempi remoti da un globo dello schema di Venere con uno della catena di terra si formò un canale energetico (wormhole) con il quale fu possibile la discesa dei "Signori della Fiamma" da Venere alla Terra. I "Signori della Fiamma" chiamati genericamente i Sanat Kumara risiedono all'interno del nostro globo che è vuoto come un geode e sono in ogni antica tradizione denominati gli Dei o gli Angeli.
Le spie del Vaticano appresero le storie inerenti ai Signori di Venere da spezzoni di tradizioni religiose arcaiche che però non rivelavano ai profani il luogo esatto dove essi risiedevano e per tale ragione dal XV secolo dopo uno zero gli agenti del vaticano che a quei tempi si facevano chiamare Francescani furono sguinzagliati intorno al mondo per cercare l'accesso al regno dei Sanat Kumara e per tentare di penetrarvi. Nel XV secolo i missionari cattolici di quel santo regno appresero solo un nome dai popoli dell'Asia Centrale, e quel nome è Shamballa.




I viaggi di "Amerigo Vespucci" per ricerca al "Regno del Prete Gianni", 1499



L'azienda cattolica fin dai tempi di Federico d'Aragona (Federico I di Napoli) ha speso ingenti fortune per ricercare e conquistare il "Regno del Prete Gianni", termine con il quale i Francescani si riferivano al complesso di terre continentali interiori, quel misterioso regno è citato in quasi tutte le tradizioni antiche anche come: "Città Celeste" (Edda scandinave), "Asar" (Mesopotamia), "Terra dell'Amenti" (Egitto), la "Città dei Sette petali di Vishnù" (India), Agharti o Agharta (induismo), la "Città dei Sette Raggi di Edom o Eden" (tradizione giudaica), l'Ade (miti greci), "Shamballa" (Asia Centrale), "Erdami" (Tibet), Shangri-La (Nepal), "Alberdi" o "Aryana" (Persia), la "Terra di Caanan" (tradizione nomadica), "Maya-Pam" (Aztechi), "Xibalba" (Maya Quiché), "Tula" (Messico), "Dual, Dananda o la Terra dei Misteri" (Gallia occidentale), "Valhalla" o "Thule" (Germania), il "Regno d'Avalon" (tradizione arturiana dei Francescani).

Soltanto quando il Vaticano riuscì a far costruire velivoli e quindi a sorvolare zone remote polari fu in grado d'individuare gli accessi più eclatanti al "Regno del Prete Gianni". Da quel momento la Santa Sede e i suoi membri servitori tentano missioni per la conquista della nostra Terra interna risultate però impossibili.




La Terra cava con il Sole interno
Immagine tratta da: http://nuevafrontera.wordpress.com/2010/12/10/557



Il dipinto mostra la costituzione morfologica del pianeta Terra, vuota al suo interno. La gravità è presente in diversi punti entro lo spessore della crosta terrestre mentre al centro splende un sole atomico formato dal canale energetico elettronico naturale che attraversa il geode terrestre dai poli ed è chiamato dai fisici contemporanei FTE (Flux Transfer Event). Il Sole atomico illumina la nostra Terra interiore 24 ore al giorno mantenendo le temperature interne del pianeta costantemente sui 29° centigradi. I continenti interni sono percorsi da fiumi e circondati da mari le cui acque si connettono con quelle oceaniche esterne attraverso le due grandi cavità polari del diametro di 2.000 chilometri.

La luce del Sole interno fuoriuscendo dalle cavità polari forma il fenomeno delle aurore polari.





Cavità polare artica in un'immagine reale. Veduta dalla Stazione MIR





Disegno tibetano d'Agharta la terra interna



Alcune autrici e autori che hanno parlato del mondo interno:
Dante Alighieri (La Divina Commedia 1321), Tommaso Campanella (La città del sole 1602), Julio Verne (Viaggio al centro della terra 1864), Bulwer Lytton (The Coming Race, 1871), Helena Petrovna Blavatsky (Iside Svelata 1877, La Dottrina Segreta 1888), William Reed (Phantom of the Poles 1906), Willis George Emerson (Il Dio Fumoso il Viaggio nella Terra Cava 1908), Marshall Gardner (A Journey to the Earth's Interior 1920), Ferdinand Ossendowski (Bestie, uomini e dèi 1922), Alice Bailey (A Treatise on the Cosmic Fires. 1925), James Hilton (Orizzonte Perduto 1933), Nicholas Roerich (Il Cuore dell’Asia 1940), Alice Bailey ("Esoteric Astrology - a Treatise on the Seven Rays. Vol. III 1951) Francis Amadeo Giannini (Worlds beyond the Poles: Physical Continuity of the Universe 1959), Ray Palmer (rivista Flying Saucer, New York, ritirata dalla circolazione 1959), Raymond Barnard (Il Grande Ignoto 1960), William F. Warren (Il Paradiso Perduto, o la Culla della Razza Umana al Polo Nord, 1964.)

Note

1) -In immagine, la catena della terra e i suoi sette globi, secondo gli insegnamenti della Dottrina Segreta trascritta da H. P. Blavatsky. (H. P. Blavatsky: "The Secret Doctrine. The Synthesis of Science Religion, and Philosophy", Editor William Q. Judge, 117, Nassau Street, New York. The Theosophist, Adyar, Madras - 1888.)












Grafico del Settenario Solare

Il Divino Settenario appeso alla Triade formando così la Decade e le sue permutazioni 7, 5, 4, 3. (S.D. Vol. I, pp 259).

2) - La "scala di Giacobbe" entro la Bibbia scritta dai Gesuiti nel XVI secolo simbolicamente si riferisce alla connessione tra un globo della catena di Venere con uno della catena planetaria terrestre.





Udine-Palazzo Patriarcale. Sogno di Giacobbe, di Giambattista Tiepolo



Approfondimenti

La storia di un pianeta di H. P. Blavatsky
http://www.cieliparalleli.com/Costume/la-storia-di-un-pianeta-di-h-p-blavatsky.html

Seguono estratti dai libri di Alice Bailey (opera del Maestro Tibetano D.K.).

N.d.E.: i testi di Alice Bailey tradotti in italiano sono purtroppo stati volutamente corrotti in alcuni punti dai Gesuiti che ne hanno curato la traslazione dall'inglese, per tale ragione io suggerisco ai ricercatori di leggerli nella versione originaria.

Esoteric Astrology. A Tratise on the Seven Rays . Vol. III. Di Alice Bailey(Lucis Publishing Company, New York, 1951):
"... gli Angeli solari, giunsero in origine da Venere." (48).

A Treatise on the Cosmic Fires. Di Alice Bailey (Lucis Publishing Company, New. York, 1925):
"Venere ha polarità negativa, e perciò fu possibile il misterioso assorbimento, da parte della Terra, della forza di Venere." (323).

"... quando questi due poli opposti si collegarono elettricamente. (324).
 -- Shamballa: ... dove il Signore del Mondo, l’Antico dei Giorni, ha la sua sede principale."
H.P.Blavatsky dice che è “una località molto misteriosa a causa delle sue associazioni future”. - S.D., II, (413).

Esoteric Astrology. A Tratise on the Seven Rays . Vol. III. Di Alice Bailey (Lucis Publishing Company, New York, 1951):

"Quelli che concludono in Pisces e conseguono gradi più elevati nel loro sviluppo entrano nel centro che
chiamiamo Shamballa, ma la gran parte degli iniziati e dei discepoli aderisce al secondo centro, la Gerarchia del Servizio."
(141).

"Shamballa, il Custode del Piano per il nostro pianeta."
(196).

"Polaris — La Stella di Direzione — regge Shamballa."
(197).

(Sanat Kumara, Signore di Shamballa);
(431).

"Ai tempi di Atlantide, l’ultimo grande intervento si verificò proprio direttamente da Shamballa e ne conseguì la dstruzione parziale di intere regioni e continenti."
(441).

"Chi cerca di evocare la forza di Shamballa si avvicina di molto all’energia del fuoco. Il fuoco è simbolo e qualità del piano mentale. Il fuoco è un aspetto della natura divina. Fu anche una delle caratteristiche più notevoli della guerra. Lo si produce con mezzi fisici e col concorso del regno minerale, e fu il mezzo di distruzione più minaccioso scelto durante il conflitto. Fu l’avverarsi dell’antica profezia secondo cui si sarebbe tentato di distruggere la razza Ariana col fuoco, così come l’Atlantidea fu spazzata via dalle acque. Ma l’ardente buona volontà e l’uso consapevole e focalizzato della forza di Shamballa possono opporre fuoco a fuoco...
(587).
Una delle cause della seconda guerra mondiale fu appunto nel contatto prematuro (con Shamballa) — provocato da alcune menti egoiste di relativa alta qualità, sostenute dalla Loggia Nera (N.d.E.: i Gesuiti). Per rimediare ed eliminare l’influenza delle forze oscure dal nostro pianeta Terra, può intervenire la forza di Shamballa, attivamente e coscientemente applicata dalla Loggia Bianca (N.d.E.: Gerarchia planetaria degli Istruttori/trici, Società Vril), con la collaborazione degli uomini la cui volontà - di - bene sia abbastanza forte da proteggerli nella loro opera e non farli deflettere in canali scorretti e rischiosi." (588).

A Treatise on the Cosmic Fires. Di Alice Bailey (Lucis Publishing Company, New. York, 1925:

"La Verga dell’Iniziazione nota come il “Diamante Fiammeggiante”, che è usata da Sanat Kumara, l’Unico Iniziatore, chiamato nella Bibbia l’Antico dei Giorni. Questa Verga è celata “in Oriente” e contiene il fuoco latente che irradia la Religione di Saggezza. Questa Verga fu portata dal Signore nel Mondo quando Egli prese forma e venne sul nostro pianeta diciotto milioni di anni fa..." (211).

"Vi sono sette Kumara connessi alla nostra evoluzione planetaria, dei quali quattro sono exoterici; i quattro exoterici hanno veicoli di materia eterica; tre Kumara sono esoterici ed hanno i veicoli di materia più sottile. Sanat Kumara, il Signore del Mondo, è il rappresentante in terra della forza specializzata del Logos Planetario; gli altri sei Kumara trasmettono energia dagli altri sei schemi planetari."
76 S.D., I, 186-189. (105).

"Gli studiosi distinguano attentamente i cinque Figli di Brahma nati dalla Mente, i cinque veri Kumara, dai loro rappresentanti sul nostro pianeta, Coloro che stanno intorno a Sanat Kumara, e che si può dire (in senso esoterico) Lo rappresentino." (206).

"... attraverso la catena di Venere del nostro schema; per effetto di una stimolazione che ebbe origine nello schema di Venere; perché il kundalini logoico aveva vitalizzato uno dei triangoli di forza sistemici, triangoli di cui Venere e la Terra formavano (temporaneamente) due vertici; questo produsse l’individualizzazione di coloro che, specialmente nella Gerarchia umana, costituiscono un centro particolare del corpo del Logos planetario."

"Sanat Kumara ed i suoi allievi sono nella forma fisica, ma non hanno preso dei corpi fisici densi. Lavorano sui livelli vitali eterici e dimorano in corpi eterici.
Shamballa, dove dimorano, esiste come i Kumara, nella materia fisica, ma è materia degli eteri superiori del piano fisico, e soltanto quando l’uomo avrà sviluppato la vista eterica, sarà rivelato il mistero che sta al di là dell’Himalaya. Perciò Sanat Kumara è il Logos planetario e tuttavia non lo è."
(379).



IL SOLE AL CENTRO DELLA TERRA
di Giuliana Conforto
http://www.giulianaconforto.it


      

"C’è un CRISTALLO nel “cuore” della Terra: si sta espandendo e dimostra una spiccata personalità oltre a un’incredibile autonomia rispetto al resto del pianeta. Il CRISTALLO ruota, infatti, più veloce del resto del pianeta, quindi è nella Terra, ma non è della Terra.
Suddiviso in due emisferi, simili, ma diversi a livello strutturale, il CRISTALLO può coincidere con il MOTORE PRIMO, cantato da saggi e poeti. Con i Suoi tanti movimenti liberi e indipendenti, è il Piccolo Sole che compone Suoni ed emette l’eterna ARMONIA, è la FONTE della VITA, la vera LUCE, che anima infiniti mondi.
La vera LUCE è citata nei Vangeli ed è l’imponente e straordinaria FORZA nucleare che i fisici chiamano “debole”, l’unica FORZA capace di generare l’espansione, accelerare la rotazione di tutti i corpi celesti, riscaldare l’intero sistema solare, accelerare l’espansione dell’intero universo e vincere l’attrazione gravitazionale, cioè provocare i fenomeni che stanno avvenendo, che l’astronomia non è capace di spiegare e i media perciò non diffondono. Sono i tanti segni che precedono la rivelazione tante volte annunciata: il VERO SOLE è il CRISTALLO, al centro della Terra, cantato da saggi come Giordano Bruno e descritto da poeti quali Dante che lo chiama “il mobile cielo cristallino”
Il CRISTALLO in questi ultimi anni sta cambiando il Suo MESSAGGIO: il lato sensibile – il campo debole – sta crescendo, mentre quello visibile, il campo elettromagnetico sta diminuendo. Gli effetti di questo cambio si vedono in fenomeni quali il riscaldamento globale e la riduzione del campo magnetico terrestre. Non solo; si sentono anche come coscienza di una verità profonda che la conoscenza ortodossa ignora."


    

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