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Raffaele Bendandi

ASTROLOGIA > ANALISI ASTROLOGICHE di personaggi

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Analisi astrologica ed esoterica di Raffaele Bendandi
(aspirante al 90%)

di Andrea Fontana
Pubblicato nel 2017 nel Percorso Astrologia dell'Anima






Raffaele Bendandi, è nato a Faenza (RA) il 17 Ottobre 1893 alle ore 12, ed è deceduto a Faenza il 1 Novembre 1979 all'età di 86 anni, compiuti da poco.

Bendandi ha elaborato una sua teoria personale sulla natura dei terremoti e sulle cause che li determinerebbero. Egli è stato un autodidatta, ed anche per tale motivo i suoi studi e le sue previsioni sono ritenuti privi di validità empirica e fondatezza teorica dalla comunità scientifica.
Nacque da un'umile famiglia, che non potè permettergli di andare avanti con gli studi superiori, ma ultimò le scuole elementari, poi frequentò un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio; ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi, grazie alla sua professione di intagliatore di legno.

In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, egli si appassionò ai terremoti, e riuscì talvolta a predirli.  
Nel 1920 ha formulato la sua teoria «sismogenica», che ha avuto origine durante una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante il servizio militare nel 1919, egli ha intuito che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) è infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo.

Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo. Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo "Colui che prevede i terremoti"; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale.
Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetismo, studi cosmici ed atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.
Oltre ai suoi studi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.


       


Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.
Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi ha affidato all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, ed in seguito, autofinanziandosi, è riuscito a pubblicare il suo libro: "Un principio fondamentale dell’Universo", dove ha descritto la sua precedente scoperta.

Nel 1959 Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, a cui diede il nome della sua città natale, Faenza.
Solo successivamente, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l'astronomo inglese Smith hanno portato avanti il metodo elaborato da Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati.
Anche il terremoto del Friuli nel 1976 è stato previsto da Bendandi, ma inutilmente egli ha cercato di avvisare le autorità competenti, che lo hanno trattato come un ciarlatano.

E' stato trovato morto, per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio di Faenza, all'età di 86 anni.
Nel suo libro del 1931 "Un principio fondamentale dell’Universo" ha trattato anche l'Astrologia e gli influssi che i pianeti possono avere nei terremoti, un altro motivo per cui è stato emarginato dalla scienza ufficiale.

Aggiungo la mia esperienza su Bendandi.

Ho lavorato per 6 anni a Faenza, dal 1976 al 1982 nel laboratorio che avevo allestito in una delle stanze del convento di San Francesco, situato a poche decine di metri dalla casa di Bendandi, e mi ero promesso di andare a fargli una visita, ma sapevo che era un personaggio molto schivo e riservato, inoltre ero troppo concentrato e impegnato a dedicarmi alla costruzione delle statue dei presepi, per cui mi è sfuggita l’opportunità di conoscerlo di persona.
Alcuni anni dopo la morte di Bendandi, la sua casa è stata trasformata in un Museo aperto al pubblico su richiesta, quindi ne ho approfittato e nel 1987 ho fatto una visita alla sua casa, ed ho notato, fra i tanti libri della libreria di Bendandi, la presenza di alcuni vecchi libri di Astrologia. Però, in una mia successiva visita fatta al Museo molti anni dopo, non risulta più che Bendandi abbia mai avuto libri di Astrologia e mi è stato detto dalla direzione che non sono mai stati trovati libri di Astrologia nell’inventario.

Per accertarmi della sua vera ora di nascita, nel 1987 effettuai una ricerca nell’Archivio del Duomo di Faenza, dove ebbi modo di vedere il Registro battesimale in cui è scritto che è nato alle ore 12, diversamente da quanto è scritto nell’anagrafe comunale di Faenza, in cui è annotato che sarebbe nato alle ore Una p.m., ossia le ore 13; per cui l'ora giusta da considerare è le 12, perchè il registro battesimale è in genere più preciso, essendo stato scritto pochi giorni dopo la nascita con la testimonianza dei genitori, mentre invece l'ora scritta all'anagrafe comunale viene spesse volte arrotondata, ed a volte è perfino inventata, pur di scrivere tale dato richiesto.


RICERCA BASE ED ANALISI ASTROLOGICA DI BENDANDI

Aspirante al 90%, non guidato da alcun membro della Gerarchia Spirituale.
Raggi: Secondo, II, 5; 1, 2, 3.





Tema di nascita di Raffaele Bendandi


Anche per Bendandi vale ciò che abbiamo detto per Palamidessi riguardo allo stadio di VIRGO ed alla rotazione oraria dello Zodiaco, ed anche nel suo caso la Croce attiva è quella Mobile, infatti nel suo tema natale si possono notare ben due Croci Mobili, la prima formata da Giove R, Cerere, Venere e Orcus, tutti in quadratura fra loro, ma Cerere è ancora alla fine del Leone, per cui si nota in tale caso che si sta attivando lentamente la Croce Fissa; l'altra Croce Mobile è formata da Eris, Haumea, Chirone e si chiude con Lilith, che non è un pianeta, ma rende ancora attiva la Croce Mobile.

Nel suo tema notiamo un Ascendente appena entrato in Capricorno, governato da Saturno, sia per la personalità che per l’Anima, ma nel suo caso Saturno, esaltato in Bilancia, governa la sua personalità di quinto raggio insieme a Cerere, pianeta non sacro di quinto raggio, ed il suo AS Capricorno indica il suo corpo fisico di terzo raggio.

La Luna in Capricorno isolata in prima Casa indica il suo carattere schivo e la sua natura estremamente solitaria, infatti non si è mai sposato ed ha sempre vissuto da solo.

Giove, che governa la sua Anima di II Raggio, si trova Retrogrado in V Casa, che è ritenuta la Casa dell'Anima, per cui possiamo intuire che la solitudine in cui ha vissuto per tutta la vita sia servita alla sua Anima per dominare la sua personalità ed ispirarlo nelle ricerche, inoltre Giove forma un quinconce perfetto con l'Ascendente in Toro.
Il quinconce rappresenta una disarmonia che genera un malessere lieve ma costante e snervante, come un problema di cui ci si vuole liberare ma la cui soluzione scappa continuamente, diversamente dalla quadratura e dall’opposizione. Il quinconce è un aspetto estremamente frustrante, che non potrà mai far scorrere i simboli finché non si avrà cura di vedere come sono e come funzionano, infatti esso richiede una grande attenzione ed un grande lavoro interno per riuscire ad allineare le due energie ed a farle collaborare. Per vivere bene il quinconce è necessario essere attivi e coscienti, facendo uno sforzo per far funzionare i due protagonisti dell’aspetto. Quando se ne risolve la dinamica, si ha l’impressione che tutta la personalità faccia un grande salto di consapevolezza e di allargamento. La parola chiave del quinconce è "compromesso", per cui si intuisce che Bendandi sia stato indotto a sacrificare la sua vita e trovare un compromesso fra il suo desiderio di libertà ed il suo senso del dovere.

Riguardo a Cerere, pianeta non sacro di quinto Raggio, che ha governato la personalità di Bendandi, possiamo notare che tale pianeta nel suo tema è esattamente congiunto alla stella fissa Regulus, la quale, secondo la tradizione, indica un destino illustre quando un pianeta è congiunto ad essa, infatti per Bendandi è stata la notorietà in tutto il mondo grazie ai suoi studi e scoperte sui terremoti, ciò viene anche indicato dal suo Sole culminante al MC e congiunto al Nodo Sud, per cui si capisce che la notorietà avuta in questa vita è stata la prosecuzione di quando aveva già vissuto nel suo karma precedente.

Si potrebbe andare avanti esaminando altri elementi, ma mi fermo qui.

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