Pier Luigi Ighina - EDIZIONI SCIENZE ASTRATTE E SPIRITUALI

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Pier Luigi Ighina

ASTROLOGIA > ANALISI ASTROLOGICHE di personaggi

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Analisi astrologica ed esoterica di Pier Luigi Ighina
(discepolo accettato al 90%)

di Andrea Fontana
Articolo del 2012, ampliato nel 2017 nel Percorso Astrologia dell'Anima








Pier Lugi Ighina è nato a Milano, martedì 23 Giugno 1908, ed è deceduto a Imola (BO) l'8 gennaio 2004 all'età di 95 anni.

Ighina è stato definito in tanti modi, ma io lo definirei l'uomo del mistero.
Non era un alchimista, nè un esoterista, e piuttosto che un tradizionale scienziato era un geniale sperimentatore oltre confine, collegato al passato ma anche proteso al futuro, che per tutta la vita è rimasto indipendente e distaccato dalla Scienza Ufficiale, della quale si faceva tante risatine e ripeteva che è cieca, ma invece crede di vedere e sapere tutto.
Nella sua lunga vita ha ideato e costruito svariati macchinari e prototipi, alcuni ad esempio per produrre energia elettrica pulita, senza usare celle solari o altri tipi già in uso, ma non aveva mai trovato i finanziamenti per metterle in produzione.

All’età di 16 anni ha scoperto l'atomo magnetico e successivamente lo ha fotografato nel 1940 con un microscopio atomico lenticolare di sua invenzione, che purtroppo è stato distrutto dai soldati tedeschi durante la guerra.
Durante i suoi esperimenti, Ighina ha capito che l’atomo magnetico è la “colla della materia” ed è riuscito a scomporlo nei suoi due monopoli, positivo e negativo.






Grazie alle intuizioni di Guglielmo Marconi, Ighina ha scoperto che l'energia del Sole è il monopolo positivo dell'atomo magnetico, che arriva sulla Terra a forma di spirale ed a contatto con la materia la riscalda per frizione.
Poi dalla Terra riparte verso il Sole con polarità negativa ed il ciclo si chiude: il riflesso di questa energia, abbinato al ritmo o pulsazione che la caratterizza, crea la vita sul pianeta Terra ed ogni cosa, animata o inanimata, è segnata da un proprio ritmo.


         



Oltre alla Terra, anche gli altri pianeti del Sistema solare possiedono un ritmo di energia proveniente dal Sole, ognuno secondo le sue caratteristiche.



    
   
Pier Luigi Ighina in una foto del 1955, e la copertina del suo libro


Pier Luigi Ighina ha pubblicato a Imola le sue scoperte ed esperimenti nel libro "
La scoperta dell'atomo magnetico", la prima edizione di 48 pagine del gennaio 1954 (prezzo di copertina: 250 lire) la seconda edizione, ampliata e corretta, di 89 pagine del marzo 1960; due rarissime edizioni finanziate dallo stesso Ighina, di cui egli mi donò la prima edizione in originale e la seconda in fotocopia.


    

Ighina nel 1994 con la grande statua in bronzo raffigurante Marconi realizzata dallo scultore Antonio Berti ed installata in occasione del 120° anniversario della nascita di Marconi nella Villa Griffone, dove Guglielmo compì i suoi primi esperimenti di radiotrasmissione nel 1895



     

La grande statua in bronzo di Marconi, alta 8 metri nel parco di Villa Griffone a Pontecchio Marconi





Ighina in una foto scattata da Andrea Fontana il 12 Giugno 1989 nel suo laboratorio a Imola




Ho incontrato Ighina la prima volta il 14 maggio 1989 e diventammo subito amici.
Grazie alla sua amicizia ed assistenza, favorita anche dal fatto che Imola è distante solo 25 km da Lugo, ho potuto fare nei mesi seguenti tanti esperimenti, sia da solo nel mio laboratorio a Lugo, che insieme a Ighina ad Imola, da cui sono nati alcuni originali modelli dell'Astroceramica, realizzati grazie alla consulenza specializzata di Ighina.



         

Rimini, agosto 1989, ingresso della Mostra nel Palazzo del Turismo e la locandina pubblicitaria




Nel mese di agosto 1989 ho allestito la speciale Mostra "MICROCOSMO E MACROCOSMO" nel Palazzo del Turismo di Rimini con la collaborazione di Ighina, che mi prestò alcuni pezzi del suo laboratorio e diversi poster illustrativi, mentre la parte espositiva della neonata "Astroceramica" fu curata da me e composta da opere di mia creazione.

Ighina era un allievo e collaboratore di Guglielmo Marconi, ed è stato uno scienziato poco conosciuto al pubblico fuori di Imola, perché le sue scoperte ed invenzioni non hanno ottenuto alcun riconoscimento dalla scienza ufficiale in quanto non esistevano strumenti fisici e tecnici per dimostrare concretamente l’esistenza dei corpi sottili, come sappiamo anche le fotografie Kirlian non sono state mai accettate dalla scienza concreta ufficiale.

Ighina ha suddiviso il suo libro in due sezioni: I) teoria; II) tecnica, ed ha descritto le sue ricerche nel campo della fisica dell'atomo, in particolare la scoperta dell'atomo magnetico.
Gli atomi magnetici sono costituiti da triplette neutre di quark (+1,-1,0).
Secondo questo modello di atomo magnetico quindi non ci sono protoni e neutroni nel nucleo atomico che contengono quark, ma i quark stessi costituiscono l'atomo.

Ighina ha affrontato lo studio dell'atomo da una prospettiva alquanto diversa rispetto agli altri ricercatori; infatti, invece di sottoporre l'atomo all'azione di potenti campi magnetici o di particelle ad alta energia, ha deciso di contenere il suo movimento utilizzando altri atomi, definiti assorbenti, che impediscono agli atomi luce e a quelli esterni di interferire nell'osservazione.
Egli ha scoperto che l'atomo magnetico è il più piccolo rispetto agli altri atomi, possiede una pulsazione più veloce ed inoltre ha la caratteristica di
"imprimere il movimento a tutti gli altri atomi, diventando così il promotore di essi".



                


La fotografia del microscopio atomico lenticolare pubblicata da Ighina a pagina 17 del suo libro



Attraverso questo geniale accorgimento e mediante il microscopio atomico lenticolare di sua invenzione, Ighina è riuscito a classificare varie categorie di atomi in base alle loro differenti pulsazioni.
Un concetto importante che egli ha inteso sottolineare è che
"l'atomo non oscilla, ma vibra, non si può dividerlo, sarebbe però possibile dividere la sua energia ma non l'atomo stesso".

La scoperta dell'atomo magnetico avvenne casualmente, come ha scritto Ighina nel suo libro:
"ero intento a queste prove quando, spostando inavvertitamente una calamita lì vicina, vidi che tutti gli atomi in osservazione e i cataletti di assorbimento si erano messi vertiginosamente in movimento scomparendo poi in una massa luminosa".

L'atomo magnetico è il più piccolo rispetto agli altri atomi, possiede una pulsazione più veloce ed inoltre ha la caratteristica di
"imprimere il movimento a tutti gli altri atomi, diventando così il promotore di essi".

Una delle apparecchiature costruite da Ighina è il regolatore di vibrazioni atomiche magnetiche, che si basa proprio sull'energia dell'atomo magnetico e più precisamente sulla variazione della frequenza di vibrazione della materia con la trasformazione della stessa. Con questa energia è possibile, secondo Ighina, guarire qualsiasi malattia, fondere i metalli a distanza, produrre energia elettrica, neutralizzare le radiazioni, investigare il sottosuolo alla ricerca di giacimenti petroliferi o falde acquifere, aumentare i raccolti agricoli ed altro ancora.




L'ATOMO MAGNETICO FOTOGRAFATO DA IGHINA NEL 1940


Nella foto, scattata da Ighina nel 1940 con il suo microscopio atomico lenticolare con ingrandimento di un miliardo di volte, si vede l'atomo magnetico con i cinque cataletti di atomi assorbenti. L'atomo produce una pulsazione che si espande dal centro ed è rappresentata da un sottile circoletto luminoso. Questo atomo è il più piccolo di tutti gli atomi e secondo la legge atomica più piccolo è l'atomo, più veloce è la sua pulsazione; esso è quello che imprime a tutti gli altri atomi il loro movimento diventando così il promotore di essi.

Il segreto della riproduzione della materia è racchiuso in questo atomo ultimo, che corrisponde all'Anu.

Intendo precisare che Ighina era nato con la capacità di viaggiare nel Piano Astrale, come faceva anche Nikola Tesla, ed era in grado di spostarsi nelle zone segrete chiamate Akasha, in cui sono archiviate tutte le informazioni e le conoscenze riguardanti ogni campo ed argomento del mondo, ma poichè egli era un autodidatta e non era guidato da alcun Maestro, le ricerche che conduceva erano scomposte e frammentate, per cui a volte trovava importanti informazioni tecniche che non riusciva a completare ed a volte gli occorreva molto tempo per sperimentarle e tradurle in pratica.
Ogni persona ha il proprio archivio karmico nell’Akasha, nel quale vengono registrate tutte le vite che l’Anima ha vissuto come personalità.




Imola, 1 Marzo 1990
Pier Luigi Ighina e Andrea Fontana nel cortile del Centro Internazionale Studi Magnetici, disperso nel 2006


Apro una dolente parentesi in cui coinvolsi involontariamente e infelicemente Ighina.
Il 15 aprile 1991 conobbi Giuseppe Zanella di Milano, che si presentava come grande 'Maestro' di Reiki, che era una cosa nuova di cui si stava appena iniziando a parlare in Italia, per cui non ebbi modo di capire subito gli inganni e le illusioni che il reiki nasconde, e diedi fiducia a tale individuo, al punto che dopo avere affrontato il cosiddetto "primo livello reiki" con Zanella, ebbi la pessima idea di accompagnarlo e presentarlo a Ighina, il quale in fiducia gli fece vedere il suo laboratorio e gli spiegò alcuni dei suoi studi ed esperimenti.  
Zanella ha subito sfruttato tale occasione per offrire a Ighina l’opportunità di ristampare il suo libro "La scoperta dell'Atomo magnetico", che poi ha modificato con una sua introduzione e con pagine aggiuntive in cui ha mischiato il suo reiki con gli studi di Ighina, senza avere un minimo di conoscenza sull’argomento, e poi ha commercializzato e venduto il libro in varie migliaia di copie e con diverse ristampe, senza dare un centesimo di diritti a Ighina, addirittura mi pare che ne abbia regalata solo una copia all’autore, quella che io vidi sul suo tavolo del laboratorio dopo alcuni mesi, per cui gli dissi di stare attento a Zanella per come si era pessimamente comportato con me; Ighina mi spiegò che non gli importava della disonestà di tale persona, poiché anche egli poteva portare avanti le sue scoperte con la diffusione del suo libro.
Quel giorno che accompagnai Zanella da Ighina, gli scattai una foto insieme a Ighina con la mia macchina analogica, che poi inviai a Zanella per posta ed egli la pubblicò nell'introduzione del suo libro; e molti anni dopo ho saputo che lo ha anche tradotto e pubblicato in inglese, arrivando a ben 4 ristampe, con incalcolabili guadagni ottenuti sfruttando il lavoro di Ighina.

Non so dire se Ighina ebbe ragione, sta di fatto che egli ha legato il suo nome a un farabutto del genere, millantatore di chissà quali poteri e sfruttatore della credulità delle povere persone che a tutti i costi cercano un vero Maestro ed invece si ritrovano un millantatore, ma è così che va la vita degli aspiranti spirituali, sbattono la testa fino a quando non capiscono ed imparano il discernimento.
Negli anni seguenti ho saputo che diversi allievi dei suoi seminari di reiki si sono distaccati da tale individuo dopo avere vissuto sulla loro pelle la delusione riguardo tale persona. Inoltre nel 2011 ho saputo che il "Reiki master Zanella" è stato condannato dal giudice del Tribunale per lesioni al nonno di sua figlia.







Proseguiamo con altri studi e scoperte di Ighina; egli sosteneva che tutti noi siamo immersi dentro una "grande cupola", che fa ci fa credere di essere piena di stelle lontanissime, ma invece mi spiegò che sono dei buchi di questa immensa cupola magnetica!

Un giorno egli mi raccontò che quando era più giovane aveva inventato un apparecchio che era in grado di annullare la nebbia se installato in un’autoveicolo, ma quando lo propose alla FIAT, gli risposero che per loro non era importante se in un anno muoiono centinaia di migliaia di persone per causa della nebbia, perchè in tale modo il lavoro di chi ruota intorno ai danni provocati dagli incidenti non è compromesso, ma, se le auto non si sfasciassero negli incidenti, le case automobilistiche fallirebbero perchè avrebbero meno lavoro e meno guadagni le carrozzerie, i meccanici, i gommisti e perfino le Imprese funebri!



    


La grande elica azionata da un motore elettrico che Ighina faceva ruotare per magnetizzare le nuvole



Era ormai diventata famosa la sua "macchina della pioggia", che egli aveva costruito nel vasto giardino dietro la sua casa-laboratorio e che ha mostrato in funzione più volte a persone che lui riteneva di fiducia, compreso al sottoscritto e dopo alcuni minuti dall'accensione vidi che le nuvole si erano avvicinate, ma poi egli fermò la macchina prima che iniziasse a piovere, perchè mi spiegò che non è permesso sconvolgere l'ordine naturale di Madre Natura.
Ighina è stato ripreso da una televisione locale mentre azionava tale macchina, di cui si trova il filmato su internet; con tale macchina egli era in grado di fare spostare le nuvole, avvicinandole per fare piovere, oppure allontanandole per aprire il cielo, per mezzo di una enorme elica formata dalle pale di un aereoplano collegate ad una spirale di tubi sottoterra riempiti adeguatemente con vari quintali di polvere di alluminio, che creavano un particolare e potente campo magnetico negativo o positivo a seconda dell'occorrenza. Azionava tale macchina per provocare la pioggia durante le corse di Formula Uno, perchè mi spiegò che con la pioggia riusciva a neutralizzare il forte inquinamento dei potentissimi motori delle auto da corsa ed in tale modo collaborava con Madre Natura a riequilibrare l'ambiente, ma non usava mai tale macchina per scopi personali e tantomeno per scopi negativi.





La proprietà di Ighina evidenziata con un cerchio al centro dell'autodromo di Imola






L'autodromo Ferrari di Imola visto dall'alto con evidenziata la pista lunga 4909 metri


    

L'autodromo di Imola durante le gare di Formula Uno



       

Ighina ospite per la seconda volta al "Maurizio Costanzo Show" nel 1994


All'inizio degli anni novanta Ighina partecipò per due volte come ospite al Maurizio Costanzo Show, e durante il dialogo con Costanzo affermò di essere della "Lega"... e dopo una pausa ben calcolata per vedere la reazione del pubblico che in quegli anni era in fermento per Umberto Bossi, aggiunse "...di chi se ne frega!". Infatti egli era apartitico e sempre fuori dagli schemi del potere di ogni tipo e mi diceva che per lui andavano bene tutti i partiti, e non aveva mai parole di astio o odio contro nessuno.
In quella puntata dello show televisivo, Costanzo chiese a Ighina di non attivare più la sua "macchina della pioggia" durante lo svolgimento delle gare di Formula Uno, per lui tanto fastidiose e negative, dato che abitava dentro il circuito dell'Autodromo, il quale fu costruito contro la sua volontà espropriando una parte del terreno che era di sua proprietà. Ighina promise a Costanzo che non avrebbe più fatto piovere durante le gare, e mantenne la promessa.
Nel successivo Gran Premio di Formula Uno di Imola in effetti non piovve, ma accaddero strani incidenti e morirono addirittura due famosi piloti in modo giudicato da alcuni "maledetto".




L'incidente mortale a Imola di Ayrton Senna il 1 maggio 1994



Venerdì 29 Aprile 1994, durante le prove, Rubens Barrichello, si schiantò a 220 km/h, ma se la cavò con la frattura del setto nasale e qualche escoriazione al braccio. Però il giorno dopo, il pilota austriaco Roland Ratzemberger, al suo primo anno in Formula Uno, morì a causa del cedimento dell’alettone anteriore mentre percorreva la curva Villeneuve alla velocità di 300 km/h. Il giorno dopo è toccato al campione brasiliano Ayrton Senna, durante il settimo giro dell’autodromo, ha perso il controllo della sua vettura per un guasto al volante ed è finito contro il muro di cinta in un impatto violentissimo, provocando la sua morte immediata, che produsse un grande malessere nel mondo sportivo.

Nei giorni seguenti andai a trovare Ighina e mi spiegò che quando egli faceva piovere durante le corse, le macchine erano costrette a correre meno veloci e per questo non si era mai ammazzato nessuno, dato che l'autodromo di Imola è situato in un punto molto vicino alle sue macchine, quindi con la loro energia egli modificava l’energia dell’autodromo in certi punti, ma soprattutto mi spiegò che la rotazione del circuito in senso antiorario usata dai piloti era sbagliata perché costringeva le macchine verso l’esterno, secondo l’energia della spirale positiva e negativa scoperta da Marconi, in questo modo le curve diventavano molto pericolose per le vetture se erano percorse ad alta velocità, poichè l'energia dinamica tendeva a spingerle in modo centrifugo all'esterno.

Molti anni dopo, quando Ighina era già morto, mi è capitato di assistere a una puntata di Voyager del 2007 dedicata alla morte di Senna ed intitolata: "Esiste il destino?" ed ho notato che l'interno dei muri dell'autodromo di Imola sono stati verniciati di verde. Questo curioso particolare mi ha fatto capire che potrebbe essere stato Ighina a consigliare ai proprietari dell'autodromo di colorare i muri di verde, poichè tale colore si forma dall'unione dell'energia positiva gialla del Sole con l'energia azzurra negativa della Terra e quindi armonizza gli eccessi di energia, esattamente come fa Madre Natura con la vegetazione di colore verde, però i prati verdi intorno alla pista, sempre curati e rasati, non sono sufficienti allo scopo indicato da Ighina, in quanto sono orizzontali e non possono contenere ed armonizzare l'energia sviluppata dalla estrema velocità delle macchine da corsa.



   

L'autodromo prima del 2000 con i muretti perimetrali al naturale, e poi dopo essere stati colorati di verde



   

Notare il colore verde nei muretti che riprende ed amplifica la colorazione naturale del manto erboso




    

Addirittura è stata fatta verde la pubblicità nella grande tribuna coperta dell'autodromo, prima bianca



Riguardo alla Radiestesia, Ighina non credeva nell'uso del pendolino e mi disse più di una volta, e con ironia, che quando qualcuno gli parlava del pendolo, egli dimostrava che lo poteva fare muovere a suo piacimento mentre lo teneva l'altra persona; ciò nonostante, quando gli chiesi di aiutarmi a testare il Pendolo Universale originale in legno, mi confermò che emette davvero le microvibrazioni dello spettro, che testò una per una e sorrideva compiaciuto nel percepire le varie energie differenti l’una dalla altre, tanto che decisi di realizzare un Pendolo Universale con la sfera composta dall’impasto ceramico dei modelli Astroceramica, anziché in legno e lo tradussi in italiano, sempre facendolo testare da Ighina, che al termine del lavoro, mi disse che il Pendolo Universale in Ceramica è migliore di quello in legno, in quanto il legno è un vegetale morto, mentre la ceramica è un composto di minerali che scambiano l’energia in modo eccezionale ed è in più non assorbe l’umidità, come invece accade con il legno.

Aggiungo, sulla mia esperienza, che ci sono svariate teorie sull'uso ed efficacia del pendolo, ed una non esclude l'altra, ma è anche vero che il pendolo può essere condizionato ed essere spostato a piacimento.




IL PENDOLO UNIVERSALE ASTROCERAMICA


Riguardo ai metalli, Ighina sconsigliava sempre di usare il rame, diceva che il rame è un metallo negativo come l'oro, perchè assorbono solo e non rilasciano energia, mentre consigliava sempre l'alluminio, che ha la migliore capacità di scambio energetico, pertanto favorisce il ritmo di energia.
Per comprendere il motivo della negatività del rame è necessario comprendere cosa sia il ritmo Sole-Terra che Ighina ha spiegato a tutti, ma è stato compreso poco e male. Diceva che il rame e l'oro sono negativi se portati addosso e sorrideva con commiserazione per coloro che si mettono piastre di rame sotto i piedi o bracciali in rame e oro, perché egli vedeva gli effetti negativi nei corpi sottili ed affermava che sarebbero subentrate malattie peggiori dei semplici dolori articolari.





PIER LUIGI IGHINA NEGLI ULTIMI ANNI



Ighina ha terminato le sue sofferenze a 95 anni, l’8 Gennaio 2004, dopo essere rimasto vedovo della moglie ed avere perduto l’uso delle gambe in seguito alla frattura del femore.

Dopo la sua morte i suoi due figli, Teresita e Giulio, hanno fatto ristrutturare tutta la grande casa e fatto smantellare tutto il suo laboratorio, disperdendo o demolendo tutto quanto egli ha costruito durante la sua vita. Rimangono i suoi studi e le testimonianze di chi lo ha conosciuto ed ha lavorato con lui.


    

Imola, 5 febbraio 2016, la casa di Ighina ristrutturata ed abitata dai suoi due figli, fra cui Giulio nella foto.





RICERCA BASE ED ANALISI ASTROLOGICA DI PIER LUIGI IGHINA


Discepolo accettato al 90%, probando alla Seconda iniziazione. Non guidato da membri della Gerarchia Spirituale.
Raggi: Primo, II, 7; 1, 4, 7




Tema natale di Ighina



Pier Luigi Ighina era un fortissimo Cancro, poiché nel suo cielo di nascita sono presenti, oltre al Sole, anche altri 5 pianeti in Cancro, compreso Vulcano, e per pochi secondi aveva anche l'Ascendente alla fine di tale Segno.

A proposito dell'ora della sua nascita, egli mi disse che altre persone avevano domandato la sua ora di nascita, ma siccome egli non aveva mai dato importanza all'astrologia, gli aveva riferito un'ora di nascita errata, per divertimento e per vedere cosa ne deducevano.

Da notare subito la posizione di Giove in Leone in I Casa in trigono a Saturno ed al MC; Giove è il pianeta sacro del II Raggio, dell'Amore-Saggezza, che nei discepoli esoterici indica sempre una vita di sofferenze e di incomprensioni da parte delle persone meno evolute, a maggior ragione se è il Raggio che governa l'Anima, come il caso di Ighina.
La sua Personalità di 7 Raggio (Ordine Cerimoniale o Legge, e Magia) era protesa a fare esperimenti e ricerche che erano più vicini alle Leggi naturali ed alla Magia, che non alla Scienza, ed infatti era stato definito il "mago della pioggia" e non era considerato dalla Scienza Ufficiale uno scienziato; infatti notiamo che anche nei suoi corpi sottili gli mancava il 5 Raggio (Conoscenza Concreta o Scienza).
Tanti pianeti in XII Casa indicano una persona fortemente sensitiva, di cui però ha sofferto e di cui si è sentito "imprigionato" per tutta la vita.
Egli "sentiva" con il suo Plesso solare e il Corpo emotivo "gli altri", ma credo che non sapesse precisamente quello che pensavano e piuttosto lo intuiva a livello mentale.

Il Cancro è il Segno dell’Inconscio Collettivo, e infatti Ighina mi disse che era un intermediario di "personaggi invisibili", che solo lui vedeva e che mi descrisse con il termine "gelatinosi", che mutavano di forma e spazio, di cui egli non mi ha mai confermato se fossero Angeli, ma probabilmente lo erano.

La cosa che ricordo a malincuore è che Pier Luigi era molto scontento, e non solo delle continue ostilità che incontrava dappertutto, comprese quelle di sua moglie, ma mi diceva che non ne poteva più di dover continuare a fare gli esperimenti con l'ingratitudine e l'ostilità di tutti, ma nello stesso tempo egli diceva che era necessaria questa negatività contro di lui, poichè, per la Legge degli opposti, produceva la positività di cui aveva necessità per le sue ricerche.

Nel suo Tema natale Saturno è culminante al MC e si trova in caduta, inoltre in X Casa si trova anche la Luna, che quadra Venere-Marte e l’ASC. Questo conferma tutta la vita sociale di Pier Luigi, che si capiva bene di avere una fortissima ambizione, ma era perennemente frustrata dalle circostanze e da una moglie-madre che lo bloccava sempre. Occorre dire che egli rimase orfano di sua madre quando era molto piccolo e che chiamava la propria moglie con l’affettuoso soprannome di "mamma", tipica dipendenza del Segno del Cancro, dove Ighina aveva ben 5 pianeti, oltre al Nodo Nord e l’ASC.

Da notare che egli aveva Mercurio Stazionario-Retrogrado, oltre che Venere Retrograda congiunta a Marte, che nel primo caso indica un tipo di intelligenza rivolta allo sviluppo interiore ed all'intuizione, e nel caso di Venere indica lo sviluppo della mente astratta e l'aumento del corpo Casuale.

Ighina è deceduto a Imola l’8 Gennaio 2004, all'età di 95 anni.

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