PUBBLICO DIARIO DELLO SCIBILE UMANO - SCIENZE ASTRATTE

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Pier Luigi Ighina.

Pubblicato da Andrea Fontana in IN MEMORIA DI: · 27/8/2012 23:17:57

Pier Lugi Ighina è nato a Milano, Martedì 23 Giugno 1908, ed è deceduto a Imola (BO) l'8 Gennaio 2004 all'età di 95 anni.


Il Ritmo solare rotativo scoperto da Marconi

   

Pierluigi Ighina in una foto del 12 Giugno 1989

Ighina era per me un caro amico, allievo di Guglielmo Marconi, che ha lavorato a Imola (BO) per tanti anni da solo come autodidatta, con il quale ho potuto fare tanti esperimenti e da cui sono nati alcuni originali modelli dell'Astroceramica nel 1989 e negli anni seguenti.

Pier Luigi Ighina è stato definito in tanti modi, ma io lo definirei l'uomo del mistero.
Non era un alchimista, nè un esoterista, e piuttosto che un tradizionale scienziato era un geniale sperimentatore oltre confine, collegato al passato ma anche proteso al futuro, che per tutta la vita è rimasto indipendente e distaccato dalla Scienza Ufficiale, della quale si faceva tante risatine e ripeteva che è cieca, ma invece crede di vedere e sapere tutto.
Nella sua lunga vita ha ideato e costruito svariati macchinari e prototipi per produrre energia elettrica pulita, senza usare celle solari o altri tipi già in uso, ma non aveva mai trovato i finanziamenti per metterle in produzione.
Un giorno mi raccontò che quando era più giovane aveva inventato un apparecchio che era in grado di annullare la nebbia se installato in un’autoveicolo, ma quando lo propose alla FIAT gli risposero che per loro non era importante se in un anno muoiono centinaia di migliaia di persone per causa della nebbia, perchè in tale modo il lavoro di chi ruota intorno ai danni provocati dagli incidenti non è compromesso, ma se le auto non si sfasciassero negli incidenti le case automobilistiche fallirebbero, perchè avrebbero meno lavoro e guadagno le Carrozzerie, i meccanici, i gommisti e perfino le Imprese funebri!
All'inizio degli anni novanta egli partecipò per due volte come ospite al Maurizio Costanzo Show, e durante il dialogo con Costanzo affermò di essere della "Lega".
.. e dopo una pausa ben calcolata per vedere la reazione del pubblico che in quegli anni era in fermento per Umberto Bossi, aggiunse "...di chi se ne frega!"  Dato che egli era apartitico e sempre fuori dagli schemi del potere di ogni tipo. Ma diceva anche che per lui andavano bene tutti i partiti e non aveva mai parole di astio o odio contro nessuno.
Costanzo chiese a Ighina di non attivare più la sua macchina della pioggia durante lo svolgimento delle gare di Formula Uno, per lui tanto fastidiose e negative, dato che abitava dentro il circuito dell'Autodromo, che fu costruito contro la sua volontà espropriando una parte del terreno che era di sua proprietà. Ighina promise a Costanzo che non avrebbe mai più fatto piovere durante le gare, e mantenne la promessa.
Nel successivo Gran Premio di Formula Uno di Imola in effetti non piovve, ma accaddero strani incidenti e morirono addirittura due piloti in modo giudicato da alcuni "maledetto".
Venerdì 29 Aprile 1994, durante le prove, Rubens Barrichello, si schiantò a 220 km/h, ma se la cavò con la frattura del setto nasale e qualche escoriazione al braccio. Ma il giorno dopo, il pilota austriaco Roland Ratzemberger, al suo primo anno in F1, morì a causa del cedimento dell’alettone anteriore mentre percorreva la curva Villeneuve alla velocità di 300 km/h. Il giorno dopo è toccato al campione brasiliano Ayrton Senna, durante il settimo giro dell’autodromo, ha perso il controllo della sua vettura ed è finito contro il muro di cinta in un impatto violentissimo, provocando la sua morte immediata.
Nei giorni seguenti andai a trovare Ighina e mi spiegò che, quando egli faceva piovere durante le corse, le macchine erano costrette a correre meno veloci e per questo non si era mai ammazzato nessuno, e che l'autodromo di Imola è situato in un punto molto vicino alle sue macchine, quindi la loro energia modificava l’ambiente dell’autodromo in certi punti, ma soprattutto mi spiegò che la rotazione del circuito in senso antiorario era sbagliata perché costringeva le macchine verso l’esterno, secondo l’energia della spirale positiva e negativa scoperta da Marconi, in questo modo le curve diventavano molto pericolose percorse ad alta velocità per le vetture, poichè l'energia dinamica tendeva a spingerle in modo centrifugo.

Molti anni dopo, quando era già morto Ighina, mi è capitato di assistere a una puntata di Voyager del 2007 dedicata alla morte di Senna ed intitolata: "Esiste il destino?
" ed ho notato che tutti i muri dell'autodromo di Imola sono stati verniciati di verde. Questo particolare mi ha fatto capire che potrebbe essere stato Ighina a consigliare ai proprietari dell'autodromo, di colorarlo di verde, poichè tale colore si forma dall'unione dell'energia positiva gialla del Sole con l'energia azzurra negativa della Terra.



Imola, 1 Marzo 1990. Foto ricordo dell'autore di questo articolo con Pier Luigi Ighina nel cortile del suo Centro Internazionale Studi Magnetici, oggi smantellato.


Ighina sosteneva che tutti noi siamo immersi dentro una “grande cupola”, che fa ci fa credere di essere piena di stelle lontanissime, ma invece mi spiegava che sono dei buchi di questa immensa cupola magnetica!

C'è un argomento delicatissimo e misterioso che Ighina ha tenuto nascosto, ma credo che debba essere approfondito ed ormai rivelato interamente, che spiegherò fra poco. In realtà di misteri Pier Luigi Ighina ne ha tenuti nascosti parecchi e li ha portati nell'aldilà, ma sono certo che egli vedesse entità che sono invisibili alla gente non preparata, come egli mi spiegò bene varie volte.
La prima volta che mi parlò di tale argomento fu davanti al tradizionale grande Presepio poliscenico-meccanico
itinerante, che in quell'anno avevo allestito a Imola. Eravamo nei giorni successivi al Natale del 1990 ed in quell'anno avevo aggiunto ad una delle scene del Presepio una statua di un Angelo, che da vari anni non avevo più aggiunto ai miei Presepi perchè mi sembrava inverosimile rappresentare le creature eteriche degli Angeli con un corpo tangibile, e quindi fino ad allora avevo preferito usare il metodo della proiezione da diapositiva; ma per l'allestimento di Imola avevo creato appositamente la statua di un Angelo e lo avevo aggiunto alla scena dell'Annuncio ai Pastori. Accadde un giorno mentre era venuto a trovarmi Ighina, che davanti a quella scena mi venne l'idea di chiedergli se egli avesse mai visto in vita sua un Angelo; la sua risposta fu decisa ma anche misteriosa, ovvero che non sapeva se avesse visto degli angeli, ma che nel suo laboratorio a volte gli si presentavano esseri trasparenti e gelatinosi, che gli parlavano in modo telepatico. Naturalmente io pensai che fossero Angeli e mi rallegrai molto nel sapere questa notizia.
Dovettero passare altri mesi prima che egli me ne parlasse di nuovo, e stavolta me ne parlò in modo che dovetti comprendere in modo diverso da quello poetico e spirituale che avevo creduto di capire.
Gli rivolsi varie domande su questo argomento e ci sono tornato sopra altre volte, ma egli mi disse che tali "esseri gelatinosi" in realtà erano presenti nel suo laboratorio anche mentre noi stavamo parlando, ma che si facevano vedere solo quando volevano loro.
Ho capito che Ighina era dotato dalla nascita della cosiddetta vista eterica, che il Maestro Tibetano D.K. ha ben spiegato che non si tratta della chiaroveggenza, bensì di una particolare sensibilità della retina dell'occhio che permette di vedere le entità dei Piani Eterici, che non sono l'Aldilà come comunemente si intende.

Ighina possedeva anche altri poteri personali che le persone comuni non hanno, ad esempio una volta gli chiesi di farmi sentire il suo "prana", ed egli acconsentì: restando seduto nella poltrona, lontano da me circa 4 metri, alzò la mano con le dita protese verso di me e dopo pochi istanti ho sentito un vortice di energia che assomigliava all'aria di un ventilatore, ma era di tipo diverso, pizzicava leggermente e mi ha prodotto un'euforia simile a quella che può esserci quando arriva una bellissima notizia.
A volte mi raccontava di esperimenti che aveva effettuato con l'uso della sua energia, che non mi dilungo a descrivere, ma ci sarebbe da scrivere molte pagine.

Un'altra volta mi fece vedere la sua "macchina delle nuvole" in azione, che dopo alcuni minuti dall'accensione delle grandi pale, vidi che le nuvole si erano avvicinate, ma poi egli la fermò prima che iniziasse a piovere, perchè mi spiegò che non è permesso sconvolgere l'ordine naturale di Madre Natura.

Di sicuro egli aveva una grandissima sensibilità tattile, che constatai numerose volte durante le prove efffettuate con i prototipi dell'Astroceramica che gli portavo ogni volta da testare, e che egli pazientemente esaminava minuziosamente, mentre io annotavo tutto.
Mi raccontò che quando egli entrava in una stanza con tante persone, riusciva a percepire e distinguere l'energia di ogni singola persona, che è sempre diversa da altre persone, e tale energia egli riusciva a riconoscerla anche quando le persone erano andate via dalla stanza, poichè per un certo periodo l'energia rimane nel punto dove è stata la persona.



Tema natale


Sintesi di analisi astrologica.

Astrologia dell'Anima


Stadio evolutivo e Raggi:

Discepolo accettato al 90%, vicino alla Seconda iniziazione.

Monade: Primo
Anima: II
Personalità: 7
Mentale: 1
Emotivo: 4
Fisico: 7

Onestà 100%


Pier Luigi Ighina era un fortissimo Cancro, come si vede nel suo Tema natale, aveva oltre al Sole anche altri 5 pianeti nel Cancro, compreso Vulcano, e secondo l'ora della nascita che mi confidò, era nato anche con l'Ascendente che per pochi secondi è alla fine di tale Segno.
In proposito all'ora della sua nascita, egli mi disse che altre persone avevano domandato la sua ora di nascita, ma siccome egli non aveva mai dato importanza all'astrologia, gli aveva riferito un'ora di nascita errata, per divertimento e per vedere cosa ne deducevano.

Da notare subito la posizione di Giove in Leone in I Casa in trigono a Saturno ed al MC; Giove è il pianeta sacro del II Raggio, dell'Amore-Saggezza, che nei discepoli esoterici indica sempre una vita di sofferenze e di incomprensioni da parte delle persone meno evolute, a maggior ragione se è il Raggio che governa l'Anima, come il caso di Ighina.

La sua Personalità di 7 Raggio (Ordine Cerimoniale o Legge, e Magia) era protesa a fare esperimenti e ricerche che erano più vicini alle Leggi naturali ed alla Magia, che non alla Scienza, ed infatti era stato definito il "mago della pioggia" e non era considerato dalla Scienza Ufficiale uno scienziato; infatti notiamo che anche nei suoi corpi sottili gli mancava il 5 Raggio (Conoscenza Concreta o Scienza).

Tanti pianeti in XII Casa indicano una persona fortemente sensitiva, di cui però ha sofferto e di cui si è sentito "imprigionato" per tutta la vita.
Egli "sentiva" con il suo Plesso solare e il Corpo emotivo "gli altri", ma credo che non sapesse precisamente quello che pensavano e piuttosto lo intuiva a livello mentale.
Il Cancro è il Segno dell’Inconscio Collettivo, e infatti Ighina mi disse che era un intermediario di “personaggi invisibili”, che solo lui vedeva e che mi descrisse con il termine “gelatinosi”, che mutavano di forma e spazio, di cui egli non mi ha mai confermato se fossero Angeli, ma probabilmente lo erano.

La cosa che ricordo a malincuore è che Pier Luigi era molto scontento, e non solo delle continue ostilità che incontrava dappertutto, comprese quelle di sua moglie, ma mi diceva che non ne poteva più di dover continuare a fare gli esperimenti con l'ingratitudine e l'ostilità di tutti, ma nello stesso tempo egli diceva che era necessaria questa negatività contro di lui, poichè, per la Legge degli opposti, produceva la positività di cui aveva necessità per le sue ricerche.

Nel suo Tema natale Saturno è culminante al MC e si trova in caduta, inoltre in X Casa si trova anche la Luna, che quadra Venere-Marte e l’ASC. Questo conferma tutta la vita sociale di Pier Luigi, che si capiva bene di avere una fortissima ambizione, ma era perennemente frustrata dalle circostanze e da una moglie-madre che lo bloccava sempre. Occorre dire che egli rimase orfano di sua madre quando era molto piccolo e che chiamava la propria moglie con l’affettuoso soprannome di "mamma", tipica dipendenza del Segno del Cancro, dove Ighina aveva ben 5 pianeti, oltre al Nodo Nord e l’ASC.

Da notare che egli aveva Mercurio stazionario retrogrado, oltre che Venere retrograda congiunta a Marte, che nel primo caso indica un tipo di intelligenza rivolta allo sviluppo interiore ed all'intuizione, e nel caso di Venere indica lo sviluppo della mente astratta e l'aumento del corpo Casuale.

Ighina ha terminato le sue sofferenze a 95 anni, l’8 Gennaio 2004, dopo essere rimasto vedovo della moglie ed avere perduto l’uso delle gambe in seguito alla frattura del femore.


Tema Progresso all'8 Gennaio 2004, data del decesso



In questo Blog si raccolgono le testimonianze delle persone che hanno conosciuto Ighina e anche i commenti di coloro che non l'hanno conosciuto.





1 commento
24/06/2015 07:46:48
Ecco il film del 2009 con diverse interviste a persone che hanno conosciuto Pier luigi Ighina, fra cui la figlia Teresita. https://www.youtube.com/watch?v=iyq9iUPb4F8
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